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Quando i brufoli mettono a disagio: cosa fare

La maggior parte degli adolescenti soffrono di acne, ma, anche se molto comune, l’acne giovanile crea ansia e disagio nei ragazzi. Infatti, occorre tenere bene a mente che questi ragazzi stanno attraversando un delicato momento di maturazione fisica e psichica e vedere nello specchio la pelle del proprio viso lucida e coperta di brufoli con tanto di pus non è un’esperienza semplice da gestire per l’equilibrio psicologico.

Vedere un cambiamento così evidente, come quello che comporta l’acne, induce i giovani a relazionarsi in maniera diversa coi coetanei; il proprio aspetto esteriore comporta delle modificazioni dei comportamenti, soprattutto di quelli con l’altro sesso. Alcuni giovani tendono a diventare più insicuri, solitari e “ribelli”. E, purtroppo, gli effetti psicologici negativi dei brufoli possono permanere per anni e segnare quella che dovrebbe essere una delle più belle stagioni della vita.

Il rischio della patologia acneica è che si creino dei meccanismi viziosi che inducono il soggetto affetto ad avere una bassa autostima, a causa del suo aspetto, che a sua volta può isolare il giovane, renderlo via via più introverso. Questo induce chiaramente a una maggiore difficoltà nel relazionarsi, che diventa un’azione complessa e temuta e, in particolare, evitata. Ma questo evitamento ha il potere di condurre direttamente alla depressione giovanile.

La causa dell’acne

Il processo di formazione dell’acne è relativamente semplice. Si tratta di un esito della combinazione di due fattori: l’eccessiva produzione di sebo e l’alterata proliferazione dei cheratinociti (cellule della cute).

La combinazione dei due elementi provoca una lesione non visibile a occhio nudo, che si ingrandirà diventando un punto nero o bianco a causa dell’accumulo ulteriore di sebo e cheratina.

Alcuni sostengono che alla base dell’acne si trovino cause ormonali, alimentari, genetiche o legate allo stile di vita, come il livello di stress sperimentato o il consumo di sigarette. In realtà, invece, il fattore scatenante è un agente batterico denominato Propionibacterium Acnes.

Un altro colpevole dello sviluppo dell’acne è il sebo della pelle. Il problema non è tanto l’eccessiva produzione di sebo, quanto l’ossidazione dei suoi componenti che possono influenzare reazioni infiammatorie, che poi conducono alle manifestazioni acneiche tipiche quali brufoli, macchie, macule o nodi.

brufoli cosa fare

Nel caso in cui i brufoli creino disagio o imbarazzo al soggetto, è necessario non trascurare la situazione, ritenendola una piccola e innocua esperienza che tutti i giovani sono destinati a superare.

Cosa fare per eliminare i brufoli

Tutte le informazioni e i rimedi suoi brufoli puoi trovarli qui.

A ogni modo, nel caso in cui i brufoli creino disagio o imbarazzo al soggetto, è necessario non trascurare la situazione, ritenendola una piccola e innocua esperienza che tutti i giovani sono destinati a superare. Al contrario, come genitori o adulti, dovremmo ricordare il disagio che l’acne ha causato in noi, oppure in alcuni ragazzi nostri coetanei che hanno sperimentato questo disturbo in modalità più persistente rispetto a noi.

Occorre quindi:

  • agire rapidamente con una cura dermatologica personalizzata in grado di prevenire il peggioramento dell’acne, e soprattutto di evitare le lesioni che questo può lasciare sulla pelle;
  • sostenere e motivare il soggetto colpito dall’acne. Infatti, come abbiamo detto, l’acne colpisce dei soggetti che stanno attraversando un periodo di cambiamento e questo può comportare la sperimentazione di emozioni contrastanti che potrebbero essere amplificate dalla presenza dell’antiestetico disturbo acneico. È dunque necessario supportare il giovane e la sua voglia di guarire dall’acne, senza lasciarlo abbattersi.
  • Creare una routine antiacne. Questo è forse il punto più complesso del percorso di guarigione. Spesso i giovanissimi vorrebbero ottenere grandi risultati in breve tempo; poiché tutta la loro vita si muove rapidamente, non credono di riuscire a tollerare grandi attese. Invece, per curare l’acne occorre stabilire una routine terapeutica di cura e per mantenerla, così da giungere a concreti risultati, serve determinazione, metodicità e costanza.
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