Come farsi venire la febbre? È una domanda che si pongono molti studenti desiderosi di saltare un giorno di scuola, adducendo come scusa una febbre improvvisa che li obbliga a stare in letto. Lo stesso vale anche per diversi adulti che cercano un pretesto per non presentarsi al lavoro o per evitare altri tipi di impegno. Si ricorda che si definisce febbre l’aumento, sopra il valore normale di trentotto gradi, della temperatura corporea. Temperature comprese fra trentasette e trentotto gradi da molti non sono considerate una vera e propria febbre, al più, una febbricola.
Ovviamente la temperatura corporea può innalzarsi sopra i “normali” 37 gradi in molte patologie, oppure per cause naturali (come dopo un’intensa attività fisica; a tal proposito si consulti l’articolo Febbre da sforzo). Esistono metodi per farsi venire la febbre senza conseguenze per la salute? Possibilmente con risultati immediati, in modo da ingannare i poveri genitori di turno che lasciano a casa il figlio o la figlia febbricitante? In Rete circolano molti consigli, la gran parte dei quali sono veramente di dubbia efficacia, pericolosi o addirittura una vera e propria presa in giro. Per esempio, il consiglio più gettonato è prendersi un colpo di sole. Effettivamente, se ci si espone al sole per troppo tempo la temperatura corporea si alza e si hanno altre spiacevoli conseguenze come nausea e mal di testa.
Il colpo di sole in realtà può avere effetti molto gravi per la salute e, inoltre, è difficilmente attuabile perché non bastano pochi minuti di esposizione diretta, soprattutto se non siamo in estate, e la febbre compare di norma dopo qualche ora (o addirittura il giorno dopo). Altro consiglio è quello di esporre il corpo a variazioni brusche di temperatura, per esempio alternare bagni in acqua calda a bagni in acqua fredda. Altro suggerimento è esporsi a correnti d’aria fredda una volta usciti da un bagno bollente oppure, viceversa, spararsi addosso l’asciugacapelli bollente dopo un bagno freddo.
Questi potrebbero essere metodi per farsi venire la febbre, ma anche i concomitanti mal di gola, raffreddori e bronchiti. Un altro consiglio molto in voga è masticare tabacco a lungo: spesso l’unico risultato è di avere una forte nausea. Inoltre, il tabacco è comunque considerato una sostanza tossica, e se si ricorre troppo spesso a questa tecnica, si sviluppano gli stessi rischi associati al fumo di sigaretta, in primo luogo la dipendenza e l’esposizione a sostanze cancerogene.
Altri metodi che si trovano in Rete, del tutto inverosimili, sono: spalmare il dentifricio sotto gli occhi e poi uscire da casa correndo; mettere il ghiaccio sotto il cuscino tutta la notte; bere il caffè con il sale. Anche tenere una saponetta sotto l’ascella tutta la notte alzerebbe la temperatura, anche se chi lo consiglia non spiega in base a quale principio funzionerebbe.
Come farsi venire la febbre in breve tempo: i metodi funzionano?
Volendo escludere i metodi che fanno venire la febbre perché si cerca deliberatamente di ammalarsi (esponendo il corpo a correnti d’aria, sbalzi termici notevoli o situazioni estreme come immersione nel ghiaccio), in realtà non esistono metodi provati di sicura efficacia e soprattutto immediati.
L’unico modo è di truccare la misurazione del termometro, cosa molto più facile quando esistevano i termometri a mercurio: era sufficiente metterli su un termosifone o immergerli nel tè bollente per far schizzare la temperatura misurata verso i quaranta gradi e oltre. Poi, occorreva scuotere il termometro per far scendere un po’ la misura e renderla credibile. Oggigiorno, con i termometri digitali, la cosa è più complicata; in linea di principio se posti vicino a una fonte di calore misurano, in effetti, la temperatura più alta, ma, una volta fatta la misurazione, il risultato non può essere “aggiustato”.
La risposta quindi alla domanda iniziale potrebbe essere un’altra domanda: ma perché mai si dovrebbe farsi venire la febbre? Non sarebbe meglio essere onesti e ammettere che non si vuole andare a scuola (o al lavoro)? Certo forse non si otterrà il risultato sperato, ma fingere di aver la febbre per eludere l’interrogazione o il compito in classe è una forma di realizzazione di strategia di fuga (fuggo dall’evento spiacevole inventandomi una scusa credibile).

La febbre è definita alta quando supera i 39 °C
Febbre – Le distinzioni
La febbre può essere distinta riferendosi alla temperatura corporea:
- febbricola (>37,2 e <38,1)
- febbre lieve (dai 38,1 ai 38,5 °C)
- febbre moderata (da 38,6 a 39 °C)
- febbre alta (da 39,1 a 39,5 °C)
- iperpiressia (da 39,6 a 41 °C)
- iperpiressia estrema (temperatura corporea superiore ai 41 °C).
La febbre raramente supera i 42 °C.