Come sciogliere il catarro? La risposta è piuttosto semplice; è necessario ricorrere a quelle sostanze che sono in grado di renderlo più fluido; ricordiamo infatti che il catarro (per le informazioni di carattere generale sull’argomento si veda l’articolo specifico) è una secrezione vischiosa che si manifesta in presenza di numerose patologie che interessano il tratto respiratorio (bronchite, broncopneumopatia ostruttiva cronica, pertosse, raffreddore, tubercolosi ecc.) oppure l’orecchio (è per esempio il caso dell’otite catarrale).
Le sostanze in grado di facilitare la rimozione del catarro sono di vario tipo: mucolitici, espettoranti e mucoregolatori; alcune di queste sostanze sono veri e propri farmaci, altre rientrano nella categoria dei cosiddetti rimedi naturali.
Va comunque ricordato che prima di ricorrere a un farmaco o a un rimedio naturale è opportuno consultare il proprio medico curante; ricordiamo infatti che il catarro è un segno che può manifestarsi nel caso di banali patologie da raffreddamento, ma anche nel corso di malattie di maggiore gravità, ivi comprese certe forme tumorali.
Come sciogliere il catarro: i farmaci
I farmaci espettoranti sono medicinali che agiscono stimolando l’espulsione delle secrezioni che si sono man mano accumulate nel tratto respiratorio; uno degli espettoranti più noti è la guaifenesina, un principio attivo che ha anche proprietà fluidificanti e antitussigene; fra i farmaci commerciali più noti che contengono guaifenesina si ricordano Actigrip tosse mucolitico, Bronchenolo sedativo e fluidificante e Vicks tosse fluidificante.
I farmaci mucolitici sono principi attivi (acetilcisteina, ambroxolo, bromexina, carbocisteina, erdosteina, neltenexina, sobrerolo, telmesteina, tiopronina) che agiscono con vari meccanismi di azione; quelli che sono impiegati più frequentemente rompono i legami fra le proteine che costituiscono il muco, ne incrementano la fluidità consentendone quindi una sua più semplice eliminazione. Il mucolitico più noto è la già citata acetilcisteina (principio attivo a base del farmaco commerciale Fluimucil mucolitico).
I farmaci mucoregolatori hanno un meccanismo diverso da quello che caratterizza i mucolitici; agiscono non direttamente sul muco, ma sulle cellule che lo producono (le cosiddette cellule mucipare); il catarro potrà quindi essere più acquoso e meno vischioso oppure avere meno adesività; anche il questo caso la sua eliminazione risulterà decisamente più facile. Fra i mucoregolatori più noti vanno ricordati l’ambroxolo (principio attivo del noto farmaco Fluibron), la bromexina (contenuta nel Bisolvon Linctus) e la carbocisteina (presente nel Fluifort).
I farmaci in grado di sciogliere il catarro sono presenti sotto varie forme (compresse, sciroppi, granulati, soluzioni per aerosol ecc.); è compito del medico stabilire la forma di assunzione i dosaggi più appropriati al caso specifico.
Come nel caso di tutti i farmaci, anche quelli utilizzati per sciogliere il catarro non sono esenti da effetti collaterali; i più comuni sono a carico dell’apparato digerente.
I rimedi naturali
Per sciogliere il catarro non è sempre necessario ricorrere a farmaci di sintesi; in molti casi, infatti, sono utilizzati rimedi fitoterapici, quali le radici di liquirizia e quelle di Polygala vulgaris, che sono ricche di saponine triterpeniche. Viene anche consigliata l’assunzione di oli essenziali (abete, eucalipto, pino e timo) sotto forma di tisana, compresse, capsule o suffumigi.
Negli ultimi tempi, per sciogliere il catarro è sempre più spesso consigliato lo sciroppo a base di bava di lumaca cui sono attribuite proprietà fluidificanti ed espettoranti.
Anche nel caso dei rimedi naturali, non mancano effetti collaterali e controindicazioni all’utilizzo; è sempre opportuno consultare il proprio medico prima di assumere un qualsivoglia prodotto.

I farmaci in grado di sciogliere il catarro sono presenti sotto varie forme (compresse, sciroppi, granulati, soluzioni per aerosol ecc.).