Depilazione ed epilazione sono due termini che, molto spesso, sono utilizzati indifferentemente; in realtà, il loro significato differisce. Con depilazione, infatti, si fa (o perlomeno si dovrebbe fare) riferimento all’eliminazione di quella parte del pelo che emerge dalla cute, mentre con epilazione si indica la rimozione di tutto il pelo, bulbo compreso. Se vogliamo, si può considerare l’epilazione come una tipologia di depilazione, mentre non è possibile il contrario.
Un tipico esempio di depilazione è rappresentato dalla rasatura, mentre un procedimento di epilazione è rappresentato dalla ceretta.
La depilazione è una pratica estetica o igienica che può essere effettuata meccanicamente oppure chimicamente. Esempi di depilazione meccanica sono la depilazione effettuata con rasoio (a lame o elettrico) oppure quella fatta con dischetti depilatori. Tra i metodi chimici ricordiamo invece la depilazione con creme o saponi depilatori.
La depilazione tramite rasoio è sicuramente un metodo piuttosto rapido e indolore, ma ha lo svantaggio che la ricrescita dei peli è piuttosto rapida; nel giro di un paio di giorni, infatti, la peluria torna visibile. La depilazione con rasoio non è poi sicuramente la tecnica migliore per radere i peli nelle zone cutanee particolarmente sensibili come inguine, cosce e ascelle, aree dove è più probabile che si formino peli incarniti, un disturbo non grave, ma certamente fastidioso. Quando si utilizza un rasoio a lame è necessario associarne l’uso a quei prodotti come creme, gel o schiume, studiati per facilitare lo scorrimento della lama ed evitare tagli e irritazioni. Chi utilizza invece il rasoio elettrico può rendere più confortevole il taglio dei peli cospargendo la cute, prima di radersi, con polveri specifiche.
Altro metodo di depilazione meccanica è quello con i cosiddetti dischetti depilatori (anche depilazione con carta abrasiva); generalmente questa tecnica viene utilizzata per la depilazione delle gambe; prima di iniziare a depilarsi è opportuno detergere le zone interessate con un sapone idratante a pH neutro per poi risciacquarle e asciugarle con cura. A questo punto si prende un dischetto depilatore e si inizia a passarlo, esercitando una leggera pressione, sulle zone da trattare effettuando movimenti rotatori, prima in senso orario e poi in senso antiorario. Terminata la depilazione è consigliabile applicare una crema lenitiva sulle aree depilate per prevenire, o comunque attenuare, l’arrossamento cutaneo. Il dischetto depilatorio va poi deterso con acqua tiepida e fatto asciugare (da evitare l’uso del phon).
I dischetti depilatori, acquistabili nelle profumerie, nelle erboristerie e nei supermercati, sono poco costosi e abbastanza efficaci, ma i risultati hanno breve durata (3-4 giorni al massimo).
Le creme o i saponi depilatori agiscono invece indebolendo la struttura della cheratina e permettendo una facile asportazione dei peli tramite un successivo lavaggio. Al pari delle altre metodiche citate in precedenza, anche la depilazione tramite crema depilatoria non consente una depilazione particolarmente duratura; i peli, infatti, ricresceranno nel giro di pochi giorni.
È buona norma, durante l’applicazione del prodotto, indossare guanti protettivi.
Dopo la depilazione chimica è necessario un lavaggio accurato delle zone trattate perché queste creme tendono a lasciare un cattivo odore; è opportuno utilizzare un detergente a pH acido per ripristinare il naturale pH della pelle (le creme depilatorie sono prodotti con pH basico). Terminato il lavaggio è consigliabile l’applicazione di una lozione lenitiva a pH neutro o leggermente acido. Chi sceglie di utilizzare la depilazione chimica deve inoltre fare bene attenzione a rispettare i tempi di applicazione del prodotto ed evitare che esso venga a contatto con gli occhi e con il viso.
La depilazione chimica non è indicata per coloro che soffrono di disturbi cutanei o che presentano lesioni cutanee di qualsiasi genere. Un ultimo consiglio va a coloro che utilizzano questo metodo per la prima volta; è buona norma, prima di procedere con l’applicazione del prodotto sulle zone da depilare, effettuare una prova di tollerabilità su una piccola porzione di pelle per assicurarsi che il prodotto non provochi reazioni di tipo allergico.

La depilazione è una pratica estetica o igienica che può essere effettuata meccanicamente oppure chimicamente.
La depilazione nello sportivo
La depilazione è una pratica che molti considerano associata al sesso femminile, in realtà sono molti gli uomini che la utilizzano metodi o prodotti depilatori.
Un cenno va sicuramente al mondo dello sport dove la depilazione è una pratica abbastanza comune; i primi sportivi, amatori compresi, ad utilizzarla sono stati probabilmente i ciclisti; a molti sarà capitato di vedere ciclisti dilettanti perfettamente rasati nelle gambe. La principale ragione è legata all’eventualità di infortuni con abrasione, un evento non così infrequente in chi pratica il ciclismo; avere la pelle priva di peli è sicuramente positivo in caso di abrasione perché aiuta a tenere più pulita la ferita.
Alcuni affermano che la pelle depilata consente anche di avere maggiori vantaggi dalla pratica dei massaggi, sia perché i massaggiatori lavorano meglio su una superficie liscia sia perché eventuali creme od oli vengono assorbiti più efficientemente non essendo trattenuti dallo strato di peluria.
Ad altissimi livelli, la pratica della depilazione viene effettuata anche per questioni di aerodinamicità; ciò si verifica soprattutto nell’ambito del nuoto; i nuotatori professionisti, infatti, sia uomini che donne, sono completamenti glabri nelle parti che non sono coperte dai costumi; non siamo in grado di dire quanto la peluria possa incidere su una prestazione natatoria; è probabile che, in parte la questione, sia anche psicologica. Rimane poi la questione della migliore efficienza dei massaggi pre-competizione.
Ma quale metodo di depilazione è migliore per uno sportivo? Dato che deve essere ripetuta di frequente, il metodo forse più pratico sarebbe la rasatura; il problema è che questo metodo, ripetuto quotidianamente può infiammare o irritare la pelle (senza contare il già citato problema dei peli incarniti), specialmente nei punti più delicati, motivo per cui, in genere, molti sportivi optano per la crema depilatoria i cui vantaggi principali sono due: la pelle rimane liscia per circa quattro giorni e i peli che ricrescono sono più morbidi.
L’epilazione, come detto, è una tecnica che consiste nella rimozione di fusti e bulbi piliferi. Esistono diversi metodi di epilazione; quelli più noti sono l’epilazione con ceretta, l’epilazione con luce pulsata, l’epilazione tramite epilatori elettrici, l’epilazione con pinzette e quella tramite diatermocoagulazione.
La ceretta è una metodica di epilazione molto utilizzata, in particolare dal sesso femminile. Rispetto ai metodi di depilazione riportati nel paragrafo precedente ha il vantaggio di risultati più duraturi (a seconda dei casi si va dalle due alle quattro settimane). Il problema principale è rappresentato dal fatto che tale tecnica non è indolore, in particolar modo se la peluria da rimuovere è abbastanza folta. L’epilazione con ceretta può essere effettuata sia presso centri estetici sia in ambiente domestico. Ne esistono due tipologie: ceretta a caldo e ceretta a freddo. Ulteriori informazioni e consigli su questa tecnica epilatoria sono disponibili nel nostro articolo Ceretta.
L’epilazione con luce pulsata funziona tramite uno strumento che trasferisce energia alla melanina contenuta nei peli e nelle radici piliferi inibendo la ricrescita. Quanto più i peli sono scuri, tanto maggiore è la quantità di luce che viene assorbita. Gli apparecchi che funzionano con questa tecnica sono piuttosto costosi (si va dai 200 agli 800 euro circa). Molti sono gli interrogativi sulla reale efficacia degli epilatori a luce pulsata; non sempre, infatti, i test effettuati da organismi indipendenti sono risultati convincenti. Questo tipo di epilazione, peraltro, non è per tutti; in soggetti con un determinato fototipo il trattamento non è per niente efficace (è per esempio il caso di chi ha peli biondi, rossi, bianchi o grigi). In linea generale, gli epilatori a luce pulsata danno il meglio di sé in soggetti che hanno carnagione chiara e peli scuri e fini. I risultati su gambe e inguine sono spesso soddisfacenti, mentre l’epilazione delle zone ascellari è più complessa e di maggior durata e i risultati non sono sempre all’altezza delle aspettative.
Si deve considerare inoltre che si deve fare una certa attenzione alle zone cutanee nelle quali sono presenti nei, lentiggini, macchie cutanee di altro tipo, tatuaggi, vene varicose, cicatrici ecc. Il trattamento con luce pulsata va evitato inoltre da coloro che assumono farmaci o sostanze fotosensibilizzanti (per esempio la pillola anticoncezionale o certi farmaci ad azione antinfiammatoria); altre controindicazioni al trattamento in questione sono relative ai soggetti affetti da determinate patologie (diabete, LES ecc.). Tra gli effetti collaterali dell’epilazione con luce pulsata si riportano l’arrossamento della cute trattata, secchezza e scolorimento cutaneo, infiammazione, dolore ecc.
Gli epilatori elettrici sono invece apparecchi dotati di testine con dischetti o molle che catturano i peli rimuovendoli dai follicoli. Un epilatore elettrico va praticamente usato alla stregua di un rasoio elettrico, facendolo quindi scorrere nelle aree che devono essere liberate dalla peluria superflua. Molto efficace per l’epilazione delle gambe, l’epilatore elettrico risulta meno adatto all’epilazione di zone più delicate come ascelle e inguine. Prima di procedere all’epilazione con questo strumento è consigliabile fare un bagno o una doccia calda per favorire la dilatazione dei bulbi piliferi; ciò renderà più semplice e meno fastidiosa la rimozione dei peli.
L’epilazione con pinzetta è un metodo efficace, ma ha il difetto che si devono estirpare i peli a uno a uno. È quindi utile per trattare aree limitate (zona delle sopracciglia, zona di crescita dei baffetti, zona intorno ai capezzoli ecc.). È sicuramente opportuno, dopo il trattamento con la pinzetta, disinfettare la zona interessata.
L’ultima metodica di epilazione che analizziamo è quella della diatermocoagulazione (anche epilazione con ago). L’operatore estetico introduce nel follicolo un elettrodo a forma di ago con il quale distruggerà il bulbo; il pelo viene successivamente asportato con le pinzette. La tecnica è sicuramente efficace, ma richiede tempi molto lunghi e a seconda delle zone da trattare potrebbero essere necessarie più sedute (il cui costo singolo si aggira sui 50 euro circa). Di norma si utilizza questa metodica per la rimozione dei peli da viso, pancia e areola mammaria. Chi decide di sottoporsi a una seduta di diatermocoagulazione dovrà sicuramente armarsi di molta pazienza e sopportare anche un po’ di dolore. È oltremodo importante affidarsi a centri affidabili perché se ci si imbatte in un operatore poco abile c’è il rischio che il trattamento sia causa di piccole inestetiche cicatrici.
E la decolorazione?
La decolorazione dei peli non è né una tecnica depilatoria né un metodo di epilazione, ma ne parliamo brevemente perché, in certe situazioni, può rappresentare una valida alternativa a tali metodiche. Con la decolorazione, com’è facilmente intuibile, non si attuano procedure di rimozione di fusti o bulbi piliferi, ma ci si limita soltanto a rendere meno visibili i peli togliendo loro, tramite agenti chimici, la melanina.
Questo metodo può risultare di una certa utilità per trattare zone ricoperte da peli fini, ma scuri e quindi troppo evidenti. È sicuramente consigliabile in soggetti dalla carnagione chiara, ma decisamente da evitare se si è scuri di pelle o, comunque, anche solo abbronzati.
Molti prodotti per la decolorazione dei peli sono a base di acqua ossigenata a 20 o 30 volumi, uno dei decoloranti più noti e utilizzati in assoluto. Di norma si agisce applicando il prodotto, con l’aiuto di un batuffolo di cotone, nella zona d’interesse. Trascorsi alcuni minuti si procederà con la rimozione del decolorante sciacquando la parte con acqua fredda. È opportuno, terminate queste operazioni, applicare una crema idratante allo scopo di rendere più morbida la pelle e prevenire eventuali fenomeni irritativi. È inoltre consigliabile non esporre le zone trattate alla luce solare per almeno 12 ore.