L’immortalità è un concetto che affascina, ma ha sempre avuto i connotati del sogno. In realtà non è proprio così. Anche se pochi ne sono a conoscenza, esistono esseri immortali.
Un tipo di medusa (Turritopsis nutricula) è potenzialmente (nel senso che predatori e incidenti sono sempre potenziale causa di morte) immortale perché si è dimostrato che è in grado di ringiovanire sempre di più fino a ricominciare un nuovo ciclo di vita. Il ringiovanimento sembra dovuto a importanti fattori ambientali che partecipano ai mutamenti cellulari dell’organismo.
Considerando un animale più vicino all’uomo, la talpa nuda messicana ha poteri veramente invidiabili: riesce a resistere per una ventina di minuti senza ossigeno, è resistente al cancro, resistentissima al dolore e ha una vita media di circa 30 anni contro i 4-6 di specie simili. Ovviamente moltissimi ricercatori si sono lanciati nello studio della specie e sui giornali sono comparse decine di articoli decisamente ottimistici che includevano la cura del cancro e l’immortalità per l’uomo.
In realtà, un conto è allungare la vita e un conto è fermare il tempo. In Italia dal 1900 a oggi la vita media si è raddoppiata, un po’ come se nel 2140 la vita media fosse di 160 anni circa. Indubbiamente un bel progresso, ma ancora molto lontani dall’immortalità.
Immortalità: la strada
Non c’è dubbio che la strada verso l’immortalità non possa che passare attraverso la genetica. Sicuramente la cura delle malattie si avvarrà sempre di altre branche della medicina, ma già oggi molte persone “muoiono di vecchiaia”, una locuzione per dirci che, se fosse possibile fermare il tempo e l’invecchiamento, sarebbero immortali.
Secondo le ricerche attuali, l’immortalità potrà essere raggiunta con la riprogrammazione cellulare, (già ottenuta in animali in vivo) con la quale si può invertire il processo dell’invecchiamento.
Sui tempi però non c’è concordanza. I più ottimisti parlano del 2045, altri di un paio di secoli; già entro i prossimi 20 saranno disponibili farmaci capaci di rallentare sensibilmente il processo di invecchiamento.
Ovviamente il concetto di immortalità finora espresso è differente dal concetto di invulnerabilità; esprime la possibilità che l’individuo non soggetto a incidenti, malattie ecc. possa vivere per sempre.

Non c’è dubbio che la strada verso l’immortalità non possa che passare attraverso la genetica