È utile lavarsi le mani? Sicuramente sì, ma è opportuno fissare un confine fra normalità e mania dell’igiene. Attualmente il livello di igiene degli ambienti dove viviamo è molto buono tant’è che per soggetti sani è molto difficile sostenere che lavarsi della mani prima di pranzare sia una pratica che migliora la nostra salute (ricordiamo la sindrome degli indios: l’incapacità di rispondere a banali infezioni può essere mortale in un soggetto non “allenato”, tali infezioni provocherebbero solo una leggera influenza in chi allenato lo è; ambienti troppo asettici non favoriscono l’incremento delle difese immunitarie).
A tavola ci tocchiamo i vestiti, tocchiamo tovaglie, posate e altri oggetti fino a rispondere al cellulare o ad alzarci per stringere la mano a una persona che conosciamo quando pranziamo al ristorante. Coerenza vorrebbe che ogni volta ritornassimo al lavabo per una nuova pulizia; se non lo facciamo, l’evidenza mostra che non accade nulla di irreparabile e quindi è decisamente probabile che non sia strettamente necessario.
Viceversa, non si può negare che esistono due condizioni in cui lavarsi le mani è utile e necessario: il contatto con soggetti non sani e quando le mani sono visivamente o olfattivamente sporche.
La pratica del lavaggio delle mani con appropriati prodotti è infatti considerata cruciale in ambiente ospedaliero, dove i casi di infezioni, a volte letali, secondarie all’ospedalizzazione (le cosiddette infezioni nosocomiali) sono molto frequenti.
Analogamente è essenziale quando i nostri sensi della vista e dell’olfatto ci dicono che le mani pulite non sono, come accade quando prepariamo cibi (l’igiene in cucina è fondamentale), facciamo lavori di giardinaggio, di manutenzione ecc.
In caso di epidemie, si deve ricordare per esempio che i disinfettanti servono contro un virus se la percentuale di alcol è del 75% o se quella di cloro è almeno dell’1%. Ha quindi senso lavarsi le mani quando si rientra dopo essere stati fuori casa. Se invece come detto si va al ristorante e ci si lava le mani, ma poi durante il pranzo si toccano menu, posate, piatti, tovaglia, sedie ecc. a che è servito il gesto originario?
Lavarsi le mani – Cosa dicono le linee guida
Le linee guida attuali suggeriscono di lavarsi le mani con sapone e acqua oppure di utilizzare i sanitizzanti a base di alcol.
Il lavaggio con sapone è teoricamente sufficiente, ma è qualitativamente peggiore dei normali sanitizzanti; l’utilizzo di sapone evita la generazione di ceppi di microrganismi resistenti che può caratterizzare l’utilizzo di antimicrobici contenuti nei sanitizzanti stessi. Al contrario i sanitizzanti hanno il vantaggio di poter essere utilizzati a secco, quando l’acqua non è disponibile, e la formulazione con idratanti previene la secchezza delle mani indotta eventualmente dalla presenza di alcoli.