Il metodo Billings (o, più precisamente metodo dell’ovulazione Billings), noto anche come metodo del muco cervicale è una metodica che la WOOMB (World Organisation of the Ovolation Method Billings) definisce come un metodo di naturale regolazione della fertilità.
Il metodo Billings può essere utilizzato sia per programmare una gravidanza sia, al contrario, per evitarla. Rientra nella categoria dei cosiddetti metodi di contraccezione (o, per i più pignoli, strumenti di pianificazione delle nascite) naturali come, per esempio, il metodo Ogino-Knaus, il coito interrotto, il metodo della temperatura basale e il sistema sintotermico.
Il metodo in questione deve il suo nome a John Billings (1918-2007), il medico australiano che lo mise a punto insieme alla moglie Evelyn.
Scopo principale del metodo Billings è quello di insegnare alla donna a riconoscere i giorni fertili e quelli non fertili all’interno del proprio ciclo mestruale; per farlo è necessario sia imparare a riconoscere le modificazioni che avvengono nel muco cervicale sia saper interpretare le diverse sensazioni che la donna avverte a livello vulvare.
Affinché l’affidabilità del metodo Billings sia la più alta possibile è necessario apprenderlo in modo corretto perché, in buona parte, la sua riuscita è affidata a osservazioni di tipo soggettivo e quindi, checché se ne dica, non è di sempre facile applicazione.
Il metodo Billings può essere utilizzato sia nel caso di cicli mestruali regolari che di cicli mestruali irregolari; può altresì essere utilizzato dalle donne che allattano come da quelle che si trovano in perimenopausa.
Metodo Billings: come funziona?
Durante il ciclo mestruale il muco cervicale subisce diverse variazioni. Nella fase non ovulatoria, l’ambiente vaginale è caratterizzato da una notevole acidità (pH tra 3,5 e 4,5); tale acidità, oltre a fungere da barriera contro lo sviluppo di germi patogeni, ostacola anche la sopravvivenza degli spermatozoi; le cose cambiano però durante la fase ovulatoria; infatti, durante l’ovulazione il muco vaginale diventa più filante e fluido e il suo pH alcalino (circa 8) compensa l’acidità dell’ambiente vaginale rendendo quest’ultimo meno ostile alla sopravvivenza e agli spostamenti degli spermatozoi favorendo quindi la fecondazione.
Il metodo Billings si basa principalmente su un’attenta osservazione dell’aspetto del muco vaginale; attraverso di essa la donna dovrebbe essere in grado di capire se si trova nella fase ovulatoria; il giorno di massima fertilità è l’ultimo giorno in cui il muco è liquido e filante.
Chi desidera avere una gravidanza dovrebbe considerare come adatto il periodo che va dal primo giorno della presenza di muco filante fino al quarto giorno successivo all’ultimo giorno in cui si è osservata la presenza di muco filante; chi, al contrario, desidera evitare una gravidanza deve astenersi da rapporti sessuali non protetti durante questo periodo.
Le variazioni del muco cervicale durante il ciclo
Come accennato all’inizio del precedente paragrafo, è possibile osservare diverse variazioni dell’aspetto del muco cervicale durante il ciclo mestruale; subito dopo la fine delle mestruazioni la vagina è asciutta e il muco non fa la sua comparsa; quando poi inizia a presentarsi il muco ha una consistenza pastosa e la sua fluidità e molto scarsa e generalmente l’ambiente vaginale è ancora “ostile” al seme maschile; tuttavia, anche se le probabilità di una gravidanza non sono altissime, essa è sempre possibile.
Con l’andare del tempo il muco diventa più fluido e filante e le probabilità che una donna rimanga incinta si fanno più alte, ma ancora non si è raggiunto il periodo di massima fertilità, fase in cui, come accennato in precedenza, il muco appare quasi liquido e trasparente; la vagina è ben lubrificata e si sono venute a creare le condizioni ideali per l’inizio di una gravidanza; dopodiché, trascorsi alcuni giorni, si avrà un’involuzione del processo, il muco sarà sempre meno fluido, la vagina tornerà a essere asciutta e la fase fertile terminerà. Ricapitoliamo schematizzando:
- Subito dopo le mestruazioni: la vagina è generalmente asciutta e non vi è presenza di muco cervicale. Periodo infertile.
- Dopo alcuni giorni in cui la vagina è rimasta asciutta, fa la sua comparsa il muco cervicale, in questa fase il muco è pastoso e appiccicoso e ancora non è fluido. Periodo scarsamente fertile.
- Dopo i giorni di muco cervicale pastoso, esso inizia a diventare più cremoso, anche la vagina è più umida. Periodo fertile.
- Si arriva alla fase in cui il muco cervicale è trasparente, filante e quasi liquido; esso viene descritto da molte donne come simile all’albume d’uovo; la vagina è umida e ben lubrificata e la donna avverte nettamente la sensazione del bagnato. Periodo altamente fertile.
- Terminata la fase ovulatoria il muco subisce un’involuzione e torna a seccarsi; la vagina torna a essere asciutta. Periodo infertile.
Alcuni fattori possono interferire con la rilevazione del muco cervicale; processi infettivi a carico della vagina o piccole piaghe nel collo dell’utero possono causare alterazioni del muco cervicale minando l’attendibilità delle osservazioni.
Altri problemi possono essere causati da lavande, creme od ovuli vaginali, da spermicidi o lubrificanti, dall’assunzione di farmaci antistaminici e dalla presenza di sperma.
L’osservazione del muco dovrebbe essere effettuata la mattina subito dopo essersi alzate; alcune donne integrano l’osservazione con la rilevazione della temperatura basale.
Secondo le indicazioni del metodo Billings è necessario prestare molta attenzione alle sensazioni di lubrificazione della vagina e osservare con cura quantità, colore e consistenza del muco cervicale.
Allo scopo di prendere confidenza con il metodo Billings è consigliabile effettuare queste osservazioni per tre cicli mestruali consecutivi; ciò dovrebbe favorire una perfetta conoscenza delle dinamiche del proprio corpo arrivando a capire qual è il giorno in cui si verifica l’ovulazione.
Secondo il metodo Billings la rilevazione del muco può essere interna o esterna; nel primo caso si devono inserire due dita in vagina e porre i diti su ogni lato della cervice dopodiché si dovrebbe premere con delicatezza contro la cervice e raccogliere il muco spostando le dita verso l’apertura; a questo punto si devono sfregare le dita muovendole lentamente e fare le proprie osservazioni; nel secondo caso è sufficiente osservare il muco che fuoriesce dopo aver orinato; è consigliabile aiutarsi ponendo il muco su un fazzoletto di carta o su della carta igienica di colore bianco.

Il metodo Billings è stato ideato da un medico australiano, John Billings
Indice di Pearl e metodo Billings
L’indice di Pearl (noto anche come tasso di Pearl) è un indice che viene usato nella statistica clinica per dare una valutazione sull’efficacia di un determinato metodo contraccettivo. È ovviamente un metodo indicativo. L’indice è basato sulla percentuale di insuccesso del metodo preso in esame; tanto più l’indice percentuale è alto tanto più il metodo è gravato da insuccessi.
Il metodo Billings ha un indice di Pearl che varia tra l’8 e il 15%. Diversi metodi sono meno sicuri del metodo Billings (per esempio il coito interrotto e il metodo Ogino-Knaus), mentre altri lo sono molto di più (per esempio spermicidi e diaframma). In base all’indice di Pearl i metodi contraccettivi più sicuri sono la pillola anticoncezionale, l’anello contraccettivo e il cerotto contraccettivo; tutti e tre questi metodi contraccettivi hanno un indice di Pearl che varia tra lo 0,02 e lo 0,8%.