Gli occhiali da sole sono un accessorio d’abbigliamento che consente di proteggere gli occhi dagli effetti dannosi dei raggi solari; la loro scelta, quindi, non deve basarsi, come spesso purtroppo accade, soltanto su canoni meramente estetici, ma anche, e soprattutto, su criteri qualitativi.
L’argomento “protezione” sembra essere però un po’ sottovalutato dagli italiani e i dati di una recente ricerca sembrano confermarlo dal momento che soltanto il 60% circa dei soggetti intervistati ha dichiarato di usare gli occhiali da sole in modo regolare; il 30% circa non li indossa mai, mentre il rimanente ne fa un uso sporadico.
Va poi precisato che l’utilizzo è concentrato nella fascia di età che vai dai 25 ai 54 anni; un dato piuttosto sconfortante, dal momento che le categorie più a rischio sono i bambini e gli anziani (la sensibilità alla luce è maggiore in queste categorie); sfortunatamente, soltanto l’11% dei bambini e dei ragazzi li utilizza; il dato percentuale è addirittura inferiore negli over 55: 10% circa. Il portavoce della Commissione Difesa della Vista, F. Loperfido, responsabile del servizio di oftalmologia al San Raffaele di Milano, ha ricordato che un’esposizione al sole non adeguatamente protetta con lenti da sole può causare sia danni fastidiosi, benché transitori come fotosensibilità, congiuntiviti e irritazioni oculari, sia danni sicuramente più gravi e talvolta permanenti quali lesioni corneali o maculopatie.
Le lenti
Gli occhiali da sole sono essenzialmente costituiti da una montatura e da due lenti.
Il colore delle lenti può variare sia in base a quelle che sono semplici esigenze estetiche legate alla moda del momento sia in base a quelli che sono gli scopi per i quali si indossano gli occhiali da sole.
Su richiesta si possono avere occhiali da sole che, oltre a proteggere gli occhi dalle radiazioni solari, svolgano anche la funzione di occhiali da vista.
Chi li utilizza soprattutto per ridurre i fastidi della luce solare durante la guida di un veicolo si orienta in genere su lenti dalla colorazione grigia, gialla, marrone o verde; queste colorazioni infatti sono quelle che evitano, o perlomeno riducono, le distorsioni dei colori.
Le lenti grigie sono definite come lenti neutre perché evitano sia contrasti che distorsioni di colore; gli occhiali da sole con lenti verdi o marroni provocano leggerissime distorsioni di colore, ma hanno il pregio di far risaltare meglio i contrasti cromatici.
Gli occhiali da sole con lenti gialle o arancioni evidenziano nettamente i contrasti, ma causano anche una certa alterazione cromatica; vengono spesso utilizzati dai giocatori di golf, ma anche dai tiratori.
Esistono prodotti con lenti rosse, ottimi per le ore in cui la luce è scarsa; hanno purtroppo lo svantaggio di causare una notevole alterazione dei colori.
Si trovano occhiali da sole con lenti viola o blu, ma è bene sapere che questa tipologia di colore non offre particolari benefici; occhiali da sole che montano lenti con tali colorazioni sono solitamente utilizzati per puri scopi estetici.
I materiali di cui sono costituite le lenti possono essere di origine organica (per esempio le resine plastiche) oppure di origine minerale (il vetro).
La plastica ha il pregio di resistere maggiormente agli urti, ma è più sottoposta ai graffi.
Gli occhiali da sole in plastica sono più spessi di quelli in vetro perché l’indice di rifrazione della prima è minore; nonostante il maggior spessore, gli occhiali da sole in plastica sono generalmente più leggeri di quelli che montano lenti in vetro.
Fra le lenti in plastica le più utilizzate sono composte da acrilico, policarbonato o CR-39.
Così come accade per le lenti degli occhiali da vista, anche per quelle degli occhiali da sole è possibile l’effettuazione di trattamenti antigraffio, antiriflesso ecc.
I trattamenti particolari (occhiali polarizzati, specchiati ecc.)
I filtri colorati tagliano, o comunque filtrano, alcune frequenze particolari (generalmente la luce di colore blu). Occhiali da sole con filtri colorati vengono spesso utilizzati da chi pratica lo sci.
I filtri UV servono a filtrare le radiazioni ultraviolette, radiazioni particolarmente dannose per gli occhi. La filtrazione UV non determina perdite a livello luminoso.
Il livello di filtraggio delle lenti montate sugli occhiali da sole è espresso da una sigla: UVn dove la n minuscola sta per la massima frequenza di luce filtrata espressa in nanometri. Occhiali da sole con l’indicazione UV400 tagliano le frequenze ultraviolette fino a 400 nanometri; sono quindi in grado di proteggere sia dai raggi UV-A che dai raggi UV-B.
I filtri polarizzanti servono a eliminare l’abbagliamento causato dai riflessi di superfici; occhiali da sole con filtri polarizzanti sono pertanto molto utili in quelle situazioni in cui le radiazioni luminose sono riflesse da superfici orizzontali (laghi, mare, distese di neve ecc.).
Gli occhiali da sole specchiati sono occhiali utili in determinate condizioni di luminosità; sono ideali per esempio per piloti e alpinisti, ma un loro utilizzo generalizzato non è consigliabile.
Effetti protettivi degli occhiali da sole
Similmente a quanto accade per la cute, un’eccessiva esposizione alla luce del sole o ad altre fonti di raggi ultravioletti può creare diversi problemi alla salute degli occhi; esempi di patologie oculari che possono essere provocate, o comunque esasperate, da un’eccessiva esposizione ai raggi solari sono lo pterigio, la fotocheratite, la pinguecola, la cataratta, la congiuntivite e la maculopatia.
Ben si capisce il perché molti medici raccomandano un’adeguata protezione degli occhi dagli effetti dei raggi solari. È però fondamentale che vengano rispettati alcuni standard di qualità. Da anni la Comunità Europa certifica, con l’apposizione del marchio CE, gli occhiali da sole che rispondono a determinate caratteristiche.
Attualmente esistono tre standard relativi alla qualità della protezione di tali accessori: lo standard australiano (AS 1067), lo standard americano (ANSI Z80.3-1972) e lo standard europeo (EN 1836:2005); quest’ultimo prevede quattro livelli di protezione: 0 (protezione UV non sufficiente), 1 (protezione sufficiente), 2 (buona protezione) e 3 (protezione totale).
Per quanto riguarda il colore delle lenti è possibile fornire qualche generica indicazione, anche se è doveroso ricordare che, per scegliere al meglio, è consigliabile consultarsi con il proprio optometrista. I fortunati che non hanno difetti visivi (i cosiddetti emmetropi) dispongono di una scelta più ampia rispetto alle altre persone; si va quindi da occhiali da sole con filtri verdi a occhiali da sole con filtri grigi.
I soggetti affetti da miopia dovrebbero optare per occhiali da sole con filtri marroni perché il miope focalizza meglio lo spettro di luce visibile più vicina all’infrarosso. Coloro che soffrono invece di ipermetropia dovrebbero orientarsi sul colore verde; gli ipermetropi infatti focalizzano meglio lo spettro di luce visibile più vicina all’ultravioletto.
Gli occhiali da sole fotocromatici e gli occhiali da sole digradanti
Gli occhiali da sole fotocromatici sono occhiali in cui la colorazione della lente varia al variare della luminosità esterna. Il cambiamento di colorazione avviene grazie a una reazione chimica reversibile provocata dall’esposizione a radiazioni UV o a luce solare. Il loro pregio principale è quindi quello di adattarsi a ogni condizione di luminosità; sono quindi occhiali né mai troppo chiari né mai troppo scuri; il problema di questa tipologia è che sono poco adatti per la guida; a causa infatti della frapposizione del parabrezza, le lenti non vengono adeguatamente stimolate dai raggi solari e, conseguentemente, non si scuriscono oppure si scuriscono in modo inadeguato alla situazione. Gli occhiali da sole fotocromatici hanno inoltre qualche problema quando la temperatura ambientale è particolarmente alta; possono esservi quindi diverse situazioni nelle quali questo tipo di occhiale non risulta efficiente.
Gli occhiali da sole digradanti (o degradanti) sono caratterizzati dalla presenza di lenti dalla colorazione variabile; la parte superiore delle lenti è più scura ed è quella che blocca la maggior parte delle radiazioni solari; man mano che si scende verso il basso la lente diventa più chiara. Sono particolarmente adatti alla guida.
Le montature
Le montature per gli occhiali da sole possono essere realizzate con i materiali più disparati: metallo o leghe di metalli, nylon, materiali plastici ecc. Le montature di nylon vengono preferite per gli occhiali destinati a pratiche sportive grazie alle loro caratteristiche di flessibilità e leggerezza, una montatura in metallo infatti non è indicata per svolgere attività fisica perché, vista la maggiore rigidità, rischia più facilmente di danneggiarsi.
Le montature per occhiali da sole possono essere intere o a giorno; le montature intere circondano interamente le lenti degli occhiali da sole, mentre le montature a giorno cingono le lenti solo parzialmente. Esistono poi occhiali da sole in cui la montatura praticamente non esiste, ve ne sono due tipologie: in una di queste le lenti sono fissate a una stecca unica che le tiene insieme, nell’altra tipologia invece vi sono due stecche per le orecchie collegate alla lente corrispondente.
Alcuni tipi di occhiali hanno montature che permettono di cambiare rapidamente e lenti; sono utili a coloro che desiderano cambiare le lenti scegliendo il colore più adatto alla circostanza. Generalmente gli occhiali da sole a lenti intercambiali hanno un’unica lente che copre tutti e due gli occhi.

Occhiali da sole: montature
Occhiali da sole per il bambino
Non è forse usuale pensare a bambini che indossano occhiali da sole, ma si deve considerare che gli occhi dei più piccoli sono sensibili alla luminosità tanto quanto quelli delle persone più adulte. È quindi consigliabile, soprattutto in determinate circostanze (periodi di maggior esposizione al sole, vacanze estive, pratica di sport quali lo sci ecc.), pensare a un’adeguata protezione dai raggi solari. Ovviamente, considerata l’età, si dovranno scegliere, specie per i bambini più piccoli, occhiali da sole senza parti particolarmente spigolose, leggeri, confortevoli e robusti. La montatura deve essere ben adattabile al viso e garantire una buona stabilità. Il materiale deve essere anallergico e con colorazioni atossiche. Per quanto riguarda protezione e colorazione dei filtri valgono le stesse considerazioni fatte nei paragrafi precedenti.
Consigli per l’acquisto
A meno che non siate apparenti e vogliate a tutti i costi l’occhiale firmato, oggi è possibile trovare ottimi occhiali da sole (UV400, protezione a piacere, montatura molto stabile ecc.) nei migliori negozi sportivi (per esempio Decathlon) a costi attorno ai 10-20 euro. Attenzione però che non tutti gli occhiali che costano 10 euro sono di ottima qualità!
Un po’ di storia
La diffusione degli occhiali da sole iniziò nei primi anni del XX secolo; essi venivano utilizzati in particolar modo dagli attori del cinema muto; la loro scelta di portare occhiali da sole non era però dettata da motivazioni estetiche o da esigenze di privacy, bensì dal fatto che questa categoria di lavoratori aveva continuamente problemi di arrossamento degli occhi provocati dalle lampade che venivano utilizzate sui set cinematografici (la cattiva qualità delle pellicole costringeva all’uso di lampade di notevole potenza che alla lunga creavano diversi problemi agli attori; in seguito la cosa si risolse grazie all’introduzione di filtri per i raggi ultravioletti).
L’introduzione su larga scala del prodotto iniziò nel 1929, negli Stati Uniti, per opera di Sam Foster, fondatore della Foster Grant Company. Foster ebbe un notevole successo vendendo occhiali da sole ai bagnanti che affollavano le spiagge di Atlantic City, nel New Jersey. Un anno più tardi, l’Air Army Corps chiese all’azienda Bausch & Lomb di progettare degli occhiali da sole per ovviare ai problemi agli occhi che gli aviatori potevano incontrare a causa della luce di alta quota. Furono quindi elaborati occhiali da sole dotati di lenti che assorbivano le gradazioni di giallo, le maggiori responsabili della scarsa visione.
Nel 1937 fu depositato il brevetto di occhiali da sole pensati essenzialmente per i piloti di alta quota; il prototipo venne chiamato Ray-Ban Anti-Glare; dal prototipo si passo poi al modello di occhiali da sole che sarebbe diventato probabilmente il più famoso e utilizzato del mondo, parliamo infatti dei celeberrimi Ray-Ban Aviator.
A partire dagli anni ’60, grazie a boom economico, cinema e pubblicità, la diffusione degli occhiali da sole ha conosciuto un’inarrestabile progressione. Adesso esistono i più disparati modelli di occhiali da sole, le cui forme e colorazioni seguono sia gli influssi “modaioli” sia quelli più meramente funzionali.