Rimozione dei tatuaggi: sempre di più i “pentiti”
Circa il 50% delle persone tra i 18 e i 35 anni ha tatuaggi e si stima che una su quattro si sia pentita di questa scelta. Sulla base di una stima di circa 60 milioni di persone in quella fascia di età, ciò significherebbe che circa 7,5 milioni di persone rimpiangono il proprio tatuaggio.
Una decisione “giovane” con implicazioni per adulti
Farsi un tatuaggio è simile a una decisione che cambia la vita e il corpo. Per molti, prendere una decisione importante quando si è giovani, come la scelta di una determinata facoltà universitaria, comporta rimpianti negli anni a venire. La differenza con i tatuaggi è con questi si deve affrontare tali rimpianti ogni giorno.
L’inchiostro va oltre la pelle
Emergono sempre più preoccupazioni riguardo agli effetti a lungo termine degli inchiostri per i tatuaggi sul sistema immunitario e ad altre complicazioni di salute impreviste.
Alcuni inchiostri per tatuaggi possono essere tossici.
Uno studio del 2012, ma sempre attuale, effettuato da un’agenzia danese, ha dimostrato che uno su cinque degli inchiostri per tatuaggi testati conteneva sostanze chimiche cancerogene e che la stragrande maggioranza degli inchiostri testati non rispettava gli standard internazionali di sicurezza sanitaria per la composizione dell’inchiostro.
Più recentemente, la FDA (Food and Drug Administration) è stata maggiormente coinvolta nell’analisi degli inchiostri per tatuaggi e ha affermato che “molti pigmenti usati negli inchiostri per tatuaggi sono colori industriali adatti all’inchiostro delle stampanti“.
Inoltre, è stato dimostrato che gli inchiostri per i tatuaggi possono provocare infezioni. Quelle batteriche più comuni associate al tatuaggio (da Stafilococco aureo e Pseudomonas aeruginosa) derivano dalla scarsa preparazione della pelle o dalla non idonea sterilizzazione dell’attrezzatura.
Il 3% delle persone che si fanno un tatuaggio viene infettato e quasi il 4% accusa dolore per più di un mese.
Rimozione dei tatuaggi: un trend in salita
Così come il numero di persone che decide di farsi un tatuaggio è in aumento, anche il mercato della rimozione dei tatuaggi è in forte crescita. I trattamenti laser di rimozione dei tatuaggi sono cresciuti rapidamente e sono diventati un vero e proprio business con un ulteriore potenziale di crescita.
La rimozione del tatuaggio con il laser è la scelta più popolare per la rimozione dei tatuaggi.

Rimozione dei tatuaggi con il laser
Il processo di rimozione del tatuaggio laser è basato sulla fototermolisi selettiva, il che significa che il laser punterà il pigmento del tatuaggio nello strato secondario di pelle (dove è fissato l’inchiostro), frantumandolo in particelle più piccole senza danneggiare la pelle circostante affinché il corpo possa rimuovere naturalmente le particelle di inchiostro grazie al sistema immunitario.
I laser usano il calore intenso per rimuovere i coloranti nella pelle, quindi questo trattamento potrebbe risultare doloroso. I laser riscaldano le particelle di inchiostro a migliaia di gradi, ma accade così rapidamente e specificatamente che i tessuti non vengono bruciati; l’energia invece collassa in un’onda d’urto. L’onda d’urto vibra attraverso la pelle e causa il sollevamento dello strato superiore della pelle che appare di conseguenza bianca. Sebbene doloroso, questo effetto di solito dura solo pochi secondi. La rimozione laser può causare ustioni e iperpigmentazione nelle tonalità di pelle più scure. Tuttavia, più semplice è il tatuaggio, più facile sarà la sua rimozione. In caso di tatuaggi più complessi e colorati potrebbero essere necessarie più sedute per la completa rimozione.
I pigmenti più scuri vengono eliminati più facilmente mentre gli inchiostri più chiari e più riflettenti sono meno sensibili ai laser.
La rimozione laser del tatuaggio è un impegno e richiede del tempo per essere completa. Inoltre, la scelta del medico è di notevole importanza. È bene rivolgersi solo ai migliori esperti del settore per evitare di incorrere in risultati sgradevoli: esistono, a tale scopo, siti web dedicati alla medicina estetica che permettono un contatto diretto tra medico e paziente.
Con un numero così elevato di persone che scelgono di farsi un tatuaggio in giovane età, informare i giovani dei rischi sociali e di salute potrebbe aiutarli a evitare una scelta che potrebbero, anni dopo, rimpiangere.