La ritenzione idrica è una delle tante manifestazioni che si verificano in menopausa.
Com’è noto, la menopausa è un evento fisiologico con il quale, estensivamente, si indica il periodo di vita delle donne che segue l’ultima mestruazione.
La ritenzione idrica non è certo l’unico né il più eclatante dei segni e dei sintomi che si manifestano in questo periodo della vita femminile, ma in alcuni soggetti è decisamente più accentuato che in altri.
Le cause della ritenzione idrica in donne che non hanno mai sofferto di tale problema prima della menopausa sono spesso da ricercarsi nelle importanti modificazioni ormonali che caratterizzano questo evento. Il disturbo, peraltro, può anche essere accentuato da altre condizioni o comportamenti più o meno legati alla menopausa. Di seguito proponiamo un’analisi delle varie problematiche legate alla ritenzione di liquidi.
Modificazioni ormonali – A partire dal periodo della premenopausa, le ovaie vanno incontro a un lento, ma progressivo declino; tendono a rimpicciolirsi e ad atrofizzarsi. Più ci si avvicina alla menopausa vera e propria, i dosaggi ormonali, che negli anni precedenti potevano mostrare fluttuazioni piuttosto ampie e imprevedibili, tendono a essere più stabili; si osserva un notevole calo degli estrogeni e si registrano livelli di LH ed FSH piuttosto elevati. Le ovaie continueranno a produrre piccole quantità di ormoni, ma il deficit ormonale determinerà l’incapacità riproduttiva e una serie di conseguenze e trasformazioni che non riguardano solo la sfera sessuale e ginecologica, ma anche altri apparati (primo fra tutti quello scheletrico). Una di queste conseguenze è appunto la ritenzione idrica.
Stress – Per moltissime donne, la menopausa è un evento decisamente stressante, in particolar modo nel periodo iniziale. Come già spiegato nel nostro articolo Ritenzione idrica e ciclo mestruale, le donne stressate hanno la tendenza a ritenere maggiormente i liquidi; ciò avviene essenzialmente perché, in caso di stress, i surreni non funzionano in modo ottimale e si verificano alterazioni dei livelli di aldosterone, un ormone steroideo prodotto dalle ghiandole surrenali deputato a regolarizzare l’equilibrio dei liquidi nell’organismo.
Alimentazione scorretta – Non è affatto infrequente sentir parlare di dieta in menopausa. Ciò è dovuto sostanzialmente al fatto che sono moltissime le donne che entrando in menopausa hanno la tendenza ad aumentare di peso. Ciò accade anche perché in molte di loro aumenta il senso di fame, soprattutto di cibi dolci. Non è infrequente che questo aumento della fame, soprattutto di carboidrati, porti a un introito calorico non in linea con un regime alimentare equilibrato. Ne conseguono aumenti di grasso (da trasformazione di carboidrati in eccesso) o aumenti delle scorte glicidiche (glicogeno); il glicogeno, come noto, ha la tendenza a trattenere acqua.
Rientra nell’alimentazione scorretta anche un eccessivo consumo di sale. Il consiglio di ridurre l’introito di sodio è valido comunque per tutti, non soltanto per le donne in menopausa. Il sodio favorisce la ritenzione di liquidi e un suo uso non ponderato peggiora un problema preesistente. Peraltro, un consumo eccessivo di sodio favorisce l’osteoporosi (il sodio, infatti, incrementa la perdita di calcio con le urine), una patologia che nel periodo della menopausa rappresenta uno dei maggiori problemi.
Per ulteriori approfondimenti si consulti l’articolo Disintossicarsi dal salato.
Sedentarietà – La sedentarietà favorisce la ritenzione idrica. Ma ovviamente questo sarebbe un problema molto relativo. La mancanza di attività fisica può portare a problemi ben più seri che non è il caso di star qui a elencare. Non a caso, uno dei consigli che viene sempre dato alle donne sedentarie che entrano in menopausa è quello di cambiare stile di vita e iniziare a praticare un’attività fisica che, preferibilmente, dovrebbe essere a medio-alta intensità.
Ovviamente, per le donne in sovrappeso o per quelle che non hanno mai praticato attività fisica è necessario iniziare seguendo un criterio di gradualità.
Cosa fare
Si può intervenire a vari livelli; per quanto riguarda l’aspetto ormonale la terapia ormonale sostitutiva (TOS) è in grado di contrastare piuttosto efficacemente tutta una serie di disturbi che caratterizzano la menopausa (ivi compresa la ritenzione idrica) contribuendo a un notevole miglioramento della qualità della vita.
Per quanto concerne l’aspetto nutrizionale è fondamentale sforzarsi di seguire un regime dietetico equilibrato come quello suggerito dalla dieta italiana senza ricercare soluzioni particolari; parlare di dieta in menopausa, infatti, ha senso solo relativamente; le donne che seguono un regime alimentare equilibrato non hanno alcun bisogno di stravolgere le proprie abitudini alimentari. Un’attenzione particolare va comunque data al consumo di sale visto il ruolo che il sodio svolge nella ritenzione di liquidi.
Per quanto concerne l’aspetto stress, consigliamo la lettura del paragrafo Stress e stile di vita, l’ultimo del nostro articolo Stress.
Relativamente alla questione sedentarietà, il consiglio è ovvio: è necessario dare una sterzata al proprio stile di vita e iniziare a praticare attività fisica regolarmente e a livelli di intensità medio-alti.