La tinta per capelli da utilizzare in ambito domestico è un prodotto sempre più richiesto (probabilmente complice anche la crisi economica che in questi anni ha colpito il nostro e molti altri Paesi); in effetti, tingersi i capelli da un parrucchiere può risultare alquanto costoso. Del resto, i risultati ottenibili utilizzando in proprio una tinta per capelli possono essere decisamente soddisfacenti.
Il fatto che la tintura dei capelli non richieda necessariamente l’intervento di un professionista non significa che l’operazione debba essere sottovalutata; anzi. Per quanto gli eventuali sbagli che si possono commettere non rechino particolari danni, il risultato che si ottiene potrebbe risultare molto sgradito da un punto di vista estetico. Lo scopo principale di questo articolo è quindi quello di fornire alcuni utili consigli affinché l’operazione “tinta per capelli” venga condotta nel migliore dei modi.
Ma prima di passare alla parte più pratica, riteniamo opportuno fornire qualche informazione di tipo generale sulla colorazione dei capelli e sui prodotti che sono utilizzati.
Tinte per capelli – Tipologie
Generalmente si tende a suddividere le tinte per capelli in quattro tipologie:
- tinta per capelli ad azione permanente
- tinta per capelli ad azione semi-permanente
- tinta per capelli ad azione temporanea
- tinta per capelli ad azione graduale.
Le tinte per capelli ad azione permanente sono caratterizzate da una durata superiore a un trimestre; quelle ad azione semi-permanente hanno invece una durata più limitata (circa 6 settimane), le tinte per capelli temporanee resistono invece soltanto a pochi shampoo, mentre le tinte per capelli ad azione graduale sviluppano il colore desiderato gradualmente in seguito a varie applicazioni.
Le tinte per capelli ad azione permanente sono generalmente prodotti di colorazione detti tinture di ossidazione; le tinte per capelli di questo tipo sono in grado di rendere più chiaro o più scuro il colore dei capelli e possono anche modificare o rendere più intenso il loro riflesso con la garanzia che il risultato ottenuto durerà per almeno tre mesi. Una tinta per capelli di questo genere viene commercializzata sotto forma di crema o gelatina. Il prodotto contenuto nei flaconi non è un vero e proprio colorante, ma un precursore del colore. La trasformazione in sostanza colorante di tale precursore avviene a seguito a processi di ossidazione e condensazione. I precursori del colore (generalmente si tratta di sostanze quali il para-diaminobenzene, il meta-diidrossibenzene e il para-aminofenolo) penetrano all’interno delle fibre dei capelli fino ad arrivare alla corteccia, in ciò sono aiutati dal rigonfiamento del capello ottenuto grazie alla presenza di ammoniaca. La sostanza ossidante contenuta in queste tinte per capelli è il perossido di idrogeno, sostanza sicuramente più nota come acqua ossigenata; quest’ultima oltre a favorire la formazione dei pigmenti colorati agisce anche come decolorante del capello (distrugge la melanina in esso presente).
Nell’utilizzare questi prodotti vanno seguite necessariamente alcune indicazioni. Innanzitutto la preparazione di questo tipo di tinta per capelli deve essere fatta utilizzando contenitori di plastica; di plastica devono essere anche le bacchette per mescolarlo; è necessario che il prodotto non venga a contatto con dei metalli perché questi potrebbero modificarne il colore o, peggio, distruggere gli ossidanti in esso presenti.
Alcune tinte per capelli possono dare reazioni allergiche; è quindi buona norma, prima di utilizzare il prodotto, fare un test sulla cute per verificare che non vi siano problemi di sorta nell’utilizzarlo.
Le tinte per capelli ad azione semi-permanente sono anche note come tinture dirette; questo perché non è necessario alcun tipo di reazione per la loro preparazione; le tinte per capelli dirette, infatti, sono già pronte per l’utilizzo. Di fatto questa particolare tipologia di tinta per capelli agisce direttamente senza che siano necessarie reazioni di ossidazione e decolorazione. Come accennato in precedenza, la loro durata è inferiore a quella delle tinte per capelli permanenti.
I coloranti utilizzati per questo tipo di tinta per capelli sono generalmente nitro-amino benzeni, amino-antrachinoni, indofenoli e complessi organometallici. Tali coloranti non penetrano la corteccia, ma si depositano invece sulla cuticola. Per quanto tali sostanze siano efficacemente resistenti all’acqua, dopo un certo numero di lavaggi con shampoo, il colore dei capelli torna a essere quello precedente l’operazione di coloritura.
Queste tinte per capelli vanno applicate uniformemente sulla capigliatura lavata e asciugata. Il prodotto richiede una posa di circa mezz’ora.
Le tinte per capelli ad azione temporanea sono utilizzate qualora si desideri un cambiamento temporaneo del colore artificiale o naturale. In genere si ricorre a questa tipologia di tinta per capelli quando si vuole apportare una correzione a una tintura di tipo permanente che non ci soddisfa appieno oppure quando si vogliono far sparire le sfumature di colore giallastro che compaiono sui capelli bianchi. Altri motivi del ricorso alle tinte per capelli temporanee sono sia la riduzione delle tonalità gialle o rosse che compaiono a seguito di una decolorazione sia il miglioramento di luminosità e riflessi dei capelli.
Le tinte per capelli ad azione temporanea sono prodotti pronti all’uso che non necessitano di risciacquo; non contengono né ammoniaca né perossido di idrogeno.
Le tinte per capelli ad azione graduale sono tinture a base di sali metallici. Stanno praticamente scomparendo dal mercato; vengono ormai utilizzate soltanto quando si vuole ottenere una colorazione dei capelli di tipo graduale. Vengono usate quotidianamente applicandole sui capelli bianchi. I coloranti contenuti in queste tipologie di tinte per capelli sono sali di piombo e sali di argento che sono utilizzati combinandoli con appositi riducenti.

Tingersi i capelli da un parrucchiere può risultare piuttosto costoso
Tinta per capelli – Codifica colori
La colorazione dei capelli è definita basandosi su un sistema numerico riconosciuto universalmente. La colorazione è indicata attraverso una particolare codifica che definisce altezza del tono, riflesso principale e riflesso secondario. Di fatto il codice è costituito da un numero (altezza del tono) seguito da una virgola e da uno o due numeri che indicano, rispettivamente, riflesso principale e riflesso secondario.
Il numero con il quale si indica l’altezza del tono è unico per tutti i produttori, mentre per quanto riguarda i riflessi possono esserci alcune variazioni fra un produttore e l’altro.
I colori di base sono i seguenti:
- Nero
- Bruno
- Castano scuro
- Castano
- Castano chiaro
- Biondo scuro
- Biondo
- Biondo chiaro
- Biondo chiarissimo
- Biondo chiarissimo platino.
Le tipologie di riflesso sono le seguenti:
- Cenere (tende al grigio-blu)
- Irisée (tende al rosato)
- Dorato (tende al giallo)
- Rame (tende all’arancio)
- Mogano (tende all’arancio rosso)
- Rosso (tende al rosso intenso)
- Mat (tende al verde).
I riflessi composti sono dati da un riflesso principale e da un riflesso secondario. Altezza di tono e riflessi definiscono la nuance nella sua interezza.
Uno zero prima del numero che definisce il riflesso indica un alleggerimento di quest’ultimo, se lo zero è seguente, il riflesso è più intenso. Per esempio ,03 significa leggermente dorato; ,3 significa dorato; ,33 significa dorato profondo e ,30 significa dorato intenso.
Una nuance 7,03 è una nuance biondo leggermente dorato.
Nelle confezioni che vengono commercializzate viene sempre comunque inserita, oltre alla numerazione, un’immagine del colore dei capelli che serve a dare un’idea del risultato che si può ottenere (per quanto, è bene precisarlo, non si possa pretendere una rispondenza assoluta).

Carta dei colori dei capelli
Come tingersi i capelli a casa?
Come tingersi i capelli a casa? Vediamo di fornire qualche utile consiglio al fine di ottenere risultati più che soddisfacenti.
La prima cosa da fare innanzitutto è quella di verificare se la tinta per capelli non crei problemi alla cute. Per farlo si può applicare con un cotton-fioc un piccolo quantitativo di tinta sulla cute dietro l’orecchio oppure sul gomito. Si lascia asciugare il prodotto e poi, trascorso qualche minuto, si ripete la procedura. Si attendono due giorni evitando di toccare e di lavare la zona in questione. Se durante questo lasso di tempo si ha la comparsa di qualche reazione (arrossamento, prurito ecc.) non si deve utilizzare il prodotto.
Nel caso sia la prima volta che si esegue una tintura in prima persona è opportuno orientarsi su una tinta per capelli a durata semi-permanente; se infatti il risultato non è particolarmente soddisfacente, basteranno pochi shampoo per ritornare al colore precedente; se, al contrario, ci si butta su una tinta per capelli a durata permanente e poi il risultato non ci soddisfa ci sarà da pazientare un bel po’ di tempo.
La scelta del colore, nel caso si vogliano schiarire i capelli e coprire i capelli bianchi, dovrebbe essere fatta non superando i due toni di differenza di schiaritura rispetto al colore di partenza. Agendo diversamente si otterranno due tonalità di colore diverse, una sui capelli bianchi e una sui capelli più scuri schiariti.
Per quanto le tinte per capelli a uso domestico siano di facile utilizzo è sempre opportuno leggere con attenzione le istruzioni riportate sulla confezione; innanzitutto l’operazione di tintura deve essere sempre fatta indossando dei guanti e avvolgendo un asciugamano attorno alle spalle. Un altro buon consiglio è quello di spalmare un leggero strato di vaselina intorno al cuoio capelluto così la tinta non macchierà la cute vicina all’attaccatura.
Naturalmente è necessario che il prodotto venga preparato soltanto quando saremo pronti ad applicarlo immediatamente; in caso contrario si potrebbero avere problemi a livello di presa di colore, di copertura e tenuta del colore.
Chi usa la tinta per capelli per mascherare i capelli bianchi dovrebbe scegliere il prodotto in base al loro numero; chi ha pochi capelli bianchi (circa un quinto della capigliatura) può utilizzare una tinta per capelli a durata semi-permanente; in caso contrario è consigliabile scegliere una tinta per capelli a lunga durata.
La tinta per capelli andrebbe applicata inizialmente nelle zone in cui c’è una maggiore concentrazione di capelli bianchi (in genere attorno alla zona frontale). Se il problema “capelli bianchi” non sussiste, l’applicazione della tinta per capelli dovrebbe iniziare dal centro del capo per poi proseguire verso la nuca e terminare con la zona attorno al viso.
Trascorso il tempo di posa indicato sulla confezione, si deve procedere con un accurato risciacquo che andrà fatto utilizzando abbondante acqua tiepida. Il risciacquo, per quanto abbondante, non deve essere violento, ma, al contrario, molto delicato.
A proposito del tempo di posa: i tempi vanno rispettati con molta precisione (utilizzare un cronometro o un temporizzatore è una buona idea) perché un tempo di posa più breve di quanto indicato può influire negativamente sulla tenuta del colore nel tempo, mentre un tempo di posa eccessivo può creare problemi nel rimuovere le eventuali macchie presenti sulle attaccature.
I capelli andrebbero asciugati ad aria tiepida partendo dalle radici ed evitando un’asciugatura troppo veloce. Ciò allungherà i tempi di tenuta.
È assolutamente sconsigliato effettuare la colorazione di ciglia e sopracciglia utilizzando la tinta per capelli; oltre a danneggiarle c’è il rischio che il prodotto finisca negli occhi creando problemi di non poco conto. Per la colorazione di ciglia e sopracciglia esistono prodotti appositi.
Per il lavaggio dei capelli tinti esistono appositi shampoo ed è pertanto consigliabile ricorrere a questa tipologia di prodotti; shampoo non adatti (in particolar modo quelli per bambini) potrebbero ridurre i tempi di tenuta del colore. Gli shampoo per i capelli tinti hanno ingredienti che si depositano esternamente, sono trasparenti e consentono di districare i capelli rendendo più facile il pettinarli.
Nel caso non si abbia a disposizione uno shampoo apposito per capelli tinti e sia necessario procedere con il lavaggio si dovrebbe utilizzare uno shampoo per capelli secchi.
È anche consigliabile utilizzare un balsamo per il risciacquo, in particolar modo se i capelli sono tendenzialmente grassi.
Per quanto riguarda infine la colorazione da scegliere, ovviamente la questione è molto personale e non è facile fornire consigli; oltre a quello di non scegliere un colore di più di due toni più chiari o più scuri rispetto al colore naturale si possono dare generici suggerimenti tenendo conto del tipo di carnagione.
Un soggetto con la carnagione molto scura difficilmente starà bene con capelli color biondo platino; una persona che ha invece ha un colore della pelle molto chiaro potrebbe scegliere un color biondo oro o un rame piuttosto intenso. Se si hanno carnagione e occhi scuri potrebbe essere opportuno orientarsi su una tinta per capelli dal tono piuttosto caldo come, per esempio, un castano, un mogano o anche un rosso scuro. Se, pur avendo una carnagione tendente allo scuro, si desidera una capigliatura bionda ci si potrebbe orientare verso mèches o colpi di sole.

Tintura capelli fai-da-te