Il trapianto capelli è una tecnica chirurgica che mira a rinfoltire le zone del cuoio capelluto che sono interessate da calvizie o da un processo di diradamento dei capelli più o meno intenso.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento è opportuno fare alcune precisazioni di carattere terminologico. Innanzitutto cominciamo a dire cosa non è un trapianto capelli. Non lo è un impianto di capelli sintetici o di capelli umani devitalizzati (propri o di un donatore) che sono totalmente privi di un’attività di ricrescita.
Non è un trapianto capelli nemmeno il cosiddetto scalp-lifting, ovvero il lifting del cuoio capelluto (un intervento che sfrutta la naturale elasticità cutanea, che peraltro risulta particolarmente elevata proprio nelle zone in questione) come non si possono definire trapianti di capelli le protesi tricologiche né tantomeno le parrucche.
In realtà, il trapianto vero e proprio, dovrebbe essere più propriamente definito come micro-autotrapianto capelli (Follicular Hair Transplantation), ma è comunque usuale (e più immediato) parlare più semplicemente di trapianto capelli o di autotrapianto capelli.
Di fatto il trapianto capelli è un’operazione di chirurgia che si basa sull’utilizzo di frammenti di pelle (con i relativi bulbi piliferi) che vengono trasferiti, da zone del capo in cui la capigliatura è più folta, a zone in cui il diradamento dei capelli è più evidente. Per questo tipo di operazione si devono quindi utilizzare follicoli vivi del soggetto che si sottopone all’intervento; non è invece possibile utilizzare bulbi di un donatore.
Allo stato attuale, il trapianto capelli è la soluzione più efficace nel caso in cui il soggetto soffra di atrofia dei bulbi piliferi. Esistono, com’è noto, anche soluzioni di tipo farmacologico; basti pensare a farmaci piuttosto noti come il minoxidill o la finasteride, ma il miglioramento indotto da queste sostanze è legato alla presenza di follicoli piliferi che, seppur non totalmente sani, risultino ancora vitali.
C’è anche da sottolineare il fatto che i bulbi che vengono trapiantati nelle zone colpite da diradamento o calvizie conservano fortunatamente il ciclo vitale che avevano nella zona in cui sono stati prelevati che, evidentemente, era resistente al fenomeno della caduta. Il trapianto capelli è quindi, a differenza di altre soluzioni, un trattamento a carattere definitivo.
Per amor di correttezza è però bene ricordare che la calvizie è un fenomeno che tende a peggiorare con il tempo; un’operazione di trapianto capelli, in modo particolare in soggetti molto giovani, potrebbe non risolvere il problema che potrebbe presentarsi in altre zone del capo.

Fasi del trapianto di capelli
Il moderno trapianto capelli – Come funziona l’intervento
Le tecniche di intervento attuali sono decisamente migliori di quelle che erano a disposizione nella seconda metà del XX secolo; gli interventi di trapianto avevano risultati non sempre ottimali: erano piuttosto invasivi e grezzi e spesso il risultato lasciava a desiderare. La tecnica più utilizzata era il trapianto capelli a isole; di fatto si interveniva prelevando dalla nuca una porzione di cuoio capelluto, si provvedeva a sezionarlo in diverse “isole” che contenevano un certo numero di unità follicolari dopodiché si provvedeva all’impianto nella zona colpita da diradamento o calvizie. I risultati però erano spesso innaturali (effetto bambola) e in alcuni casi si intravedevano le cicatrici.
Adesso però non si effettua più un trapianto capelli a isole, ma si fanno piccolissimi impianti che possono essere costituiti da follicoli singoli o da unità composte da pochi bulbi piliferi. Le moderne tecniche attuali consentono anche di orientare meglio, rispetto anche a quanto si faceva pochi anni orsono, la direzione dell’impianto. Grazie ai microimpianti, infatti, è possibile seguire il verso di crescita naturale. Ciò consente risultati di notevole naturalezza e privi di lesioni post-operatorie permanenti.
Il vantaggio principale dell’autotrapianto capelli è che le zone trattate non necessiteranno di ulteriori cure, mentre lo svantaggio è che la quantità di capelli che possono essere prelevati dalla zona donatrice (donor area) non sono sempre sufficienti a coprire, con un solo intervento, la zona colpita da diradamento o calvizie. Si deve però considerare che a distanza di alcuni mesi si può effettuare un altro autotrapianto, anche se, è bene precisarlo, non è sempre possibile arrivare a ricoprire una certa zona come si desidererebbe.
L’intervento di trapianto capelli è eseguito ambulatorialmente in anestesia locale. Dalla zona donatrice viene prelevata una striscia di cuoio capelluto che deve essere divisa in varie porzioni di dimensioni piccolissime (unità follicolari) che contengono da uno a quattro capelli. Si procede con la suturazione della zona donatrice e si anestetizza la zona ricevente; poi, utilizzando dei micro-bisturi, si preparano i siti destinati a ricevere le unità follicolari. Terminato l’intervento, la cui durata dipende dall’ampiezza della zona da trattare (si può andare da una a diverse ore), il paziente può ritornare al proprio domicilio.
Autotrapianto – Controindicazioni
Esistono alcune controindicazioni al trapianto capelli. Quella più importante è rappresentata, a detta di molti addetti ai lavori, dalle aspettative irrealistiche del soggetto; la persona cioè desidera ottenere risultati che non è oggettivamente possibile ottenere tramite la tecnica chirurgica.
Altre controindicazioni sono rappresentate da una donor area di ampiezza e di densità insufficienti al reperimento di un’adeguata quantità di unità follicolari, da capelli eccessivamente sottili, da una predisposizione alla cicatrizzazione ipertrofica, dalla presenza di difetti di coagulazione, dalla presenza di diabete o di serie patologie del cuoio capelluto (come, per esempio, l’alopecia cicatriziale) ecc.
Trapianto capelli – Cosa succede dopo
Dopo l’operazione di autotrapianto capelli, il paziente assumerà per qualche giorno dei farmaci antibiotici e, eventualmente, degli antidolorifici (alcuni soggetti avvertono mal di testa dopo l’intervento). Dopo circa due settimane si potrà rimuovere la sutura. È normale, per alcuni giorni, notare la presenza di piccole croste nella zona interessata dall’intervento.
La ricrescita dei follicoli trapiantati inizierà dopo circa tre mesi; considerando i capelli crescono mediamente di un cm al mese, i primi benefici estetici saranno evidenti dopo 7-8 mesi circa.
Trapianto capelli – Prezzi
Non è banale rispondere alla domanda del paragrafo. I prezzi di un autotrapianto variano a seconda della struttura cui ci si rivolge, della difficoltà del caso e, ovviamente, anche in base all’ampiezza della zona da trattare. Si deve inoltre precisare che, per risultati di un certo livello qualitativo, è generalmente necessario sottoporsi a più di una seduta; dal momento che una seduta singola ha prezzi che vanno dai 2.500 ai 7.000 euro circa, è immediato dedurre che, a seconda dei casi, si possono arrivare a spendere cifre di una certa importanza. L’autotrapianto capelli, in particolar modo in questo particolare momento economico, non è quindi un intervento alla portata di tutte le tasche.