Oggi prendere l’aereo è come prendere un mezzo come un altro, sia per i prezzi ormai irrisori che facilmente si trovano sui vari portali di volo – basta consultarne uno come www.volo24.it per averne un’idea – sia per il risparmio di tempo (due ore di viaggio al massimo fra gli estremi della nostra Penisola, ormai poche ore o al massimo mezza giornata per le destinazioni più lontane del resto del globo).
L’aereo è diventato dunque, se non un mezzo di uso quotidiano, quello più pratico per viaggi a medio e lungo termine. Di fatto quindi, l’aereo è ormai un mezzo di trasporto come un altro, anche se, a onor del vero, per intraprendere un viaggio aereo sono necessarie alcune particolari accortezze. E non solo relativamente a norme e regolamenti su cosa sia permesso o vietato portare in aereo, ma anche per quanto riguarda vere e proprie precauzioni concernenti la propria salute e di cui è opportuno tenere conto. Vediamone alcune.
Premessa fondamentale è che gli aerei di linea sono pressurizzati e climatizzati in modo da fornire ai passeggeri le identiche condizioni presenti a terra. Ma è anche vero che la pressione è mantenuta artificialmente e la quantità di ossigeno disponibile e che si riesce a respirare diventa sensibilmente differente rispetto a quella presente a livello del mare. Per un organismo sano, tutto ciò è ampiamente tollerabile, specialmente se per poche ore, ma chi soffre di determinati fastidi o, peggio, di particolari patologie, dovrebbe seguire pochi, ma fondamentali consigli. Quali? Vediamone alcuni.
I 5 consigli fondamentali per chi viaggia in aereo
Respirate lentamente e profondamente
Nel caso avvertiste, per qualsivoglia ragione, una sorta di “fame d’aria”, rilassatevi sullo schienale, appoggiate il capo comodamente e respirate lentamente e profondamente. Dopo 4–5 inspirazioni tutto ritornerà normale. La fame d’aria è una sensazione che può capitare ed è piuttosto comune durante i viaggi aerei dato che l’ossigeno presente non è comunque né quantitativamente né qualitativamente quello che potreste respirare in riva al mare. Ma una volta riassestatisi con 4 o 5 inspirazioni profonde e relative lente espirazioni tutto tornerà come e meglio di prima.
Camminate
Per i suddetti motivi di ossigenazione e di particolari condizioni di pressione, a chi ha qualche problema di circolazione sanguigna o di ipertensione arteriosa (pressione alta) si consiglia di camminare, specialmente se il volo è destinato a durare più ore. Alzatevi pure dal sedile, fate quattro passi, stiratevi o fate qualunque altra azione possa dare la possibilità al sangue di circolare e fluire. Una posizione fissa per più ore può arrecare diversi fastidi (questa regola, è pacifico, vale senz’altro per i viaggi in aereo, ma anche nella vita di tutti i giorni). L’ideale sarebbe poi, nel caso vi fossero possibilità e spazio sufficiente, eseguire alcuni lievi esercizi di stretching o di allungamento.
Chi ha avuto pregressi problemi di trombosi venose dovrebbe indossare, inoltre, calze elasticizzate e, in caso di un volo aereo di durata superiore alle 8 ore, richiedere il parere del proprio medico curante.
Non fatevi mai mancare l’acqua
Certo, l’acqua. Superato il check-in avrete senz’altro, in ogni aeroporto, la possibilità di acquistare una bottiglia d’acqua (al più potreste portarla con voi, rispettando i limiti consentiti di 100 ml). Importante per dissetarci, in volo si consiglia di bere ogni tanto, anche senza avvertire necessariamente i sintomi della sete. E non solo per regolare la giusta quantità idrica corporea in un momento in cui le condizioni sono lievemente cambiate, ma anche per aiutarci qualora, per motivi legati ai livelli di pressione, dovessimo avvertire la fastidiosa sensazione di “orecchie tappate”. Bere aiuterà ad alleviare questo fastidio.
Siringhe per i diabetici
Ai diabetici che necessitano di penne pungidito o di siringhe per il controllo della glicemia è consentito il trasporto di tutto l’occorrente nel bagaglio a mano. Al momento del controllo, toglietele dalla borsa e mettetele in una bustina di plastica trasparente e posizionate quest’ultima nel contenitore di plastica. Su richiesta, è doveroso mostrare tuttavia i certificati medici che comprovano la natura e la necessità del medicinale. La prescrizione del medico non dev’essere anteriore, tuttavia, ai 30 giorni e in caso di voli internazionali se ne consiglia la redazione in lingua inglese.
Farmaci in volo
Tutti i farmaci che sono di fondamentale importanza per la salute del passeggero sono consentiti, a patto che si mostrino i relativi certificati medici e vengano separati dalla valigia al momento del controllo e posizionati in una busta di plastica nel carrello. Per i liquidi vale sempre la regola secondo cui non si possono eccedere i 100 millilitri.
In caso si debba assumere un farmaco per la prima volta, è sempre bene non farlo in aereo, per l’eventuale rischio di allergie che in volo potrebbe essere difficile trattare opportunamente. A ogni modo, per ogni medicinale trasportato, tenete sempre nella sua scatoletta il foglietto illustrativo (il cosiddetto bugiardino).
Normalmente sono davvero poche le persone a cui sono esplicitamente sconsigliati i voli aerei, si parla di chi ha avuto (o ha) serissimi problemi respiratori, anche a riposo, o cardiaci (chi soffre per esempio di angina instabile o aritmie non controllabili) o di chi è affetto da trombosi venosa grave.
Un test empirico – dalla nessuna validità scientifica, sia chiaro – su cui verificare, seppure “alla buona”, se potersi fidare delle proprie condizioni fisiche è quello di salire 10 scalini o percorrere cento metri di buon passo senza affanno. È ovviamente solo un suggerimento “di corridoio”, il parere del medico rimane l’insostituibile e unica indicazione da seguire.

Tutti i farmaci che sono di fondamentale importanza per la salute del passeggero sono consentiti, a patto che si mostrino i relativi certificati medici e vengano separati dalla valigia al momento del controllo e posizionati in una busta di plastica nel carrello
Michele Saveri