L’androstenedione (ASD, noto anche come delta-4-androstenedione o come 4-Androstene-3,17-dione, formula C19H26O2) è un ormone steroideo prodotto dalla ghiandola surrenale in entrambi i sessi, dal testicolo nell’uomo e dalle ovaie nelle donne; lo stimolo alla produzione di androstenedione da parte delle ghiandole surrenali è di derivazione ipofisaria tramite l’ACTH, l’ormone adrenocorticotropo; anche nel caso della produzione da parte dei testicoli e di ovaie, lo stimolo è di derivazione ipofisaria, tramite l’LH, l’ormone luteinizzante.
Anche se è presente in entrambi i sessi, l’androstenedione rientra nella categoria dei cosiddetti ormoni maschili (detti anche ormoni androgeni; fanno parte di questa categoria anche il testosterone, il DHEA, l’androstenediolo ecc.). Vale la pena ricordare che gli ormoni androgeni, androstenedione compreso, hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo dei caratteri sessuali secondari maschili e femminili e nel loro mantenimento.
L’androstenedione è un precursore immediato del testosterone (l’ormone androgeno più importante nei soggetti di sesso maschile) nonché degli ormoni sessuali femminili estrone ed estradiolo.
I livelli di androstenedione nel sangue subiscono variazioni nel corso delle 24 ore e anche nel corso del ciclo ovarico.
Da un punto di vista clinico, l’androstenedione rappresenta un marker della funzionalità delle ghiandole surrenali, nonché di quella delle ovaie e dei testicoli, tutti organi che lo producono in quantità più o meno elevate. Il suo dosaggio nel sangue non è un esame di routine e, spesso, viene richiesto dopo il riscontro di anormalità nei valori ematici di testosterone o di 17-idrossiprogesterone (un precursore del cortisolo); risulta importante nel monitoraggio di quelle condizioni patologiche che sono relative a deficit della sintesi degli ormoni androgeni.
Nell’uomo in età adulta, livelli ematici elevati di androstenedione non danno luogo a segni macroscopici, ma nella donna possono invece essere causa di virilizzazione (ovvero di comparsa di caratteri secondari maschili) e di amenorrea (assenza totale di mestruazioni); nei bambini, livelli eccessivi di androstenedione possono essere responsabili di anomalie a livello dei genitali; nei maschi possono comportare pubertà precoce, mentre nelle ragazze possono essere responsabili di ciclo mestruale irregolare.
Per effettuare l’esame è sufficiente sottoporsi a un prelievo di sangue dalla vena di un braccio.
Androstenedione – A cosa serve l’esame
Il dosaggio dei livelli di androstenedione nel sangue riveste utilità in varie situazioni:
- nella valutazione della funzionalità dei surreni, della funzionalità testicolare e della funzionalità dell’ovaio;
- nel processo diagnostico di iperplasia surrenalica e nel monitoraggio di tale condizione patologica; generalmente, in questi casi, si associa il dosaggio dell’androstenedione a quello di 17-idrossiprogesterone e a quello di testosterone;
- quando si sospetta la presenza di un tumore surrenale di origine corticale (che cioè origina dalla corteccia, la parte più esterna del surrene)
- quando si sospetta la presenza di tumori secernenti ACTH
- quando si sospetta la presenza di sindrome dell’ovaio policistico
- nel caso di insufficienza testicolare
- nel caso di insufficienza ovarica
- nel caso di infertilità
- nel caso di amenorrea
- nel caso di irsutismo nelle donne
- nel caso di virilizzazione in soggetti femminili di giovane età
- nel caso di pubertà precoce di soggetti maschili
- nel caso di ritardo puberale.
Androstenedione alto – Condizioni o patologie correlate
- Iperplasia surrenale
- Irsutismo
- Sindrome di Cushing
- Sindrome di Stein-Leventhal
- Tumori ovarici
Androstenedione basso – Condizioni o patologie correlate
- Anemia falciforme
- Insufficienza ovarica
- Insufficienza renale
Valori normali
I valori normali di androstenedione variano a seconda del sesso e dell’età:
- nei bambini variano da 0,5 a 2,5 ng/ml;
- nella donna sono compresi tra 0,4 e 2,69 ng/ml;
- nell’uomo vanno da 0,7 a 2,8 ng/ml.
Vale la pena ricordare che gli intervalli di normalità possono variare fra un laboratorio di analisi e l’altro; è perciò necessario fare sempre riferimento agli intervalli di normalità riportati nel referto rilasciato dalla struttura presso la quale si è effettuato l’esame.

Da un punto di vista clinico, l’androstenedione rappresenta un marker della funzionalità delle ghiandole surrenali, nonché di quella delle ovaie e dei testicoli, tutti organi che lo producono in quantità più o meno elevate.