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Anticorpi

Gli anticorpi, o più propriamente immunoglobuline, sono glicoproteine la cui funzione, nell’ambito del sistema immunitario, è quella di neutralizzare i corpi estranei come, per esempio, i batteri e virus. Esistono molte tipologie di esami relativi a queste glicoproteine, di seguito le più comuni.

Anticorpi anti ganglioside GM1

I gangliosidi sono glicolipidi (molecole organiche formate da una catena di carboidrati legata a un lipide) composti da un ceramide glicosilata con un oligosaccaride contenente uno o più residui di acido sialico. La positività agli anticorpi anti ganglioside GM1 rivela un danno al sistema nervoso centrale. La titolazione degli anticorpi viene effettuato con il metodo ELISA (enzime-linked immosorbent assay).

Positività agli anticorpi

  • Sclerosi multipla
  • Sindrome del motoneurone inferiore
  • SLA

Anticorpi anti Helicobacter pylori sierici e anticorpi IgG anti Cag A sierici

Quando l’organismo è colpito dall’infezione da Helicobacter pylori il sistema immunitario invia i propri fattori difensivi (globuli bianchi, linfociti T “Killer” ecc.) che però difficilmente riescono a superare la barriera mucosa dello stomaco.

Esistono dei kit che, attraverso il sangue capillare,  permettono rapide diagnosi qualitative. Per effettuare invece una diagnosi quantitativa viene utilizzato la metodica ELISA (enzime-linked immosorbent assay). Quando si utilizzano tali metodiche si deve tener presente che le IgG avranno il loro sviluppo almeno trenta giorni dopo l’infezione e decadranno circa 180 giorni dopo l’avvenuta eradicazione del batterio.

I valori di riferimento

  • Anticorpi anti Helicobacter pylori – Titolo <1
  • Anticorpi IgG anti Cag A – <15 ur/ml: negativo per infezione da Helicobacter pylori Cag A positivo; 15ur/ml: positivo per infezione da Helicobacter pylori Cag A positivo.

Anticorpi sierici anti acido glutammico decarbossilasi

Il test degli anticorpi anti acido glutammico decarbossilasi sono utilizzati come marker di una particolare patologia: la sindrome dell’uomo rigido (Stiff Man Syndrome o SMS) una malattia neurologica piuttosto rara caratterizzata da rigidità e spasmi muscolari. La malattia colpisce inizialmente i muscoli del tronco e della nuca dopodiché si estende a ogni muscolo del corpo.

Il 60% circa di soggetti colpiti da SMS risulta positivo agli anticorpi anti acido glutammico decarbossilasi. Titolazione positiva agli anticorpi viene talvolta rilevata in soggetti colpiti da diabete insulino-dipendente.

Positività

  • SMS (60% dei casi di Stiff Man Syndrome)
  • Diabete insulino-dipendente (più raramente e talvolta in concomitanza con la SMS).
Anticorpi

Si distnguono 5 classi di immunoglobuline; Si distinguono cinque classi di immunoglobuline: IgA, IgD, IgE, IgG e IgM

Anticorpi sierici anti adenovirus

Gli adenovirus sono virus che possono infettare l’uomo e gli animali. Ne esistono più di 50 sierotipi e possono provocare patologie di varia natura (congiuntivite, gastroenterite, malattie respiratorie).

Il test , che può essere effettuato con diverse metodiche (reazione di fissazione del complemento, reazione di inibizione dell’emoagglutinazione, metodica ELISA, test di immunofluorescenza) serve a ricercare nel sangue gli anticorpi che l’organismo genera quale risposta all’attacco del virus.

I valori di riferimento

Valori normali: assenza.

Anticorpi sierici anti DNAn

Gli anti-DNAn (nativo) sono autoanticorpi. A Seligman si deve la loro identificazione in pazienti affetti da LES (lupus eritematoso sistemico). Sono presenti nell’80-90% di pazienti con LES. La loro assenza non esclude la patologia, mentre la loro presenza è una conferma diagnostica.

Prima del prelievo si consiglia di digiunare per 12 ore.

Positività

Lupus eritematoso sistemico (LES)

Anticorpi sierici anti endomisio

Gli anticorpi anti-endomisio (EMA) sono autoanticorpi.

Prima del prelievo si consiglia di digiunare per 12 ore. La valutazione della presenza di EMA serve per la diagnosi e la cura dei pazienti affetti da dermatite erpetiforme e malattia celiaca; gli EMA sono infatti presenti nel 70-80% dei pazienti affetti da queste patologie.

Positività

  • Dermatite erpetiforme
  • Malattia celiaca

Anticorpi sierici anti gliadina

Il test degli anticorpi anti gliadina (AGA) è un test non invasivo e poco costoso effettuato per diagnosticare e monitorare il morbo celiaco. Non è un test totalmente specifico in quanto gli AGA possono essere rilevati in soggetti che non sono colpiti dalla malattia celiaca. In caso di positività agli AGA e agli EMA (anticorpi anti endomisio) la presenza della patologia è praticamente certa. Il test perde in sensibilità con il progredire dell’età.

Positività

Malattia celiaca (il test non è totalmente specifico)

I valori di riferimento

  • Titolo >12: positivo
  • Da 8 a 12: borderline
  • <8: negativo.

Anticorpi sierici anti microsoma tiroideo

Sono autoanticorpi.

Prima del prelievo si consiglia di digiunare per 8 ore e di sospendere l’assunzione di tutti i farmaci.

Positività

  • Anemia perniciosa
  • Disturbi tiroidei
  • Malattie autoimmuni
  • Morbo di Graves (80% dei casi)
  • Tiroidite cronica (90% dei casi)

Anticorpi sierici anti mitocondri

Sono autoanticorpi.

Prima del prelievo si consiglia di digiunare per 12 ore. In molti casi si ha positività all’esame anche in soggetti normali.

Positività

  • Anemia perniciosa
  • Artrite reumatoide
  • Cirrosi biliare primitiva
  • Epatiti croniche
  • Lupus eritematoso sistemico (LES)
  • Miocardite
  • Morbo di Addison
  • Patologie autoimmuni
  • Sifilide

Anticorpi sierici anti muscolo cardiaco

Sono autoanticorpi. L’esame serve anche per controllare l’efficacia della terapia immunosoppressiva nella miastenia.

Prima del prelievo si consiglia di digiunare per 12 ore.

Positività

  • Miastenia
  • Miocardiopatie
  • Miositi

Anticorpi sierici anti muscolo liscio

Sono autoanticorpi. Sono presenti nell’85% e più dei pazienti con epatite cronica attiva e nel 50% circa di pazienti con cirrosi biliare primaria.

Prima del prelievo si consiglia di digiunare per 12 ore.

Positività

  • Cirrosi biliare primaria
  • Epatiti croniche
  • Epatopatie

Anticorpi sierici anti nucleo

Gli anticorpi antinucleo (ANA) sono autoanticorpi. Gli ANA sono un esame utile a individuare la presenza di patologie autoimmuni come il LES e l’epatite cronica attiva. In molti casi si ha positività all’esame anche in soggetti normali. Inoltre l’esito dell’esame può essere influenzato dal tipo di substrato utilizzato per l’analisi e dall’assunzione di farmaci (acido paraminosalicilico, carbamazepina, cloropromazina, dilantin, etosuccimide, farmaci del gruppo della idantoina, fenitoina, griseofulvina, idralazina, isoniazide, primidone, procainamide).

Prima del prelievo si consiglia di digiunare per 12 ore e di sospendere il fumo per 48 ore.

Positività

  • Epatite cronica attiva
  • Lupus eritematoso sistemico (LES)

Anticorpi sierici anti rosolia

L’esame serve per valutare l’immunità alla rosolia.

I valori di riferimento

I valori normalmente sono inferiori a 15 UI/ml in soggetti non immuni, variano fra 15 e 25 UI/ml in soggetti vaccinati o parzialmente immuni e sono superiori a 20 UI/ml in soggetti immuni.

Anticorpi sierici anti tireoglobulina

Sono autoanticorpi. La tireoglobulina è una glicoproteina iodata, la principale componente della colloide. In essa vengono sintetizzati e immagazzinati T3 e T4. Il 20% delle donne sane di media età presenta positività.

Prima del prelievo si consiglia di digiunare per 12 ore e di sospendere l’assunzione di farmaci per 72 ore.

Positività

  • Adenoma tiroideo
  • Artrite reumatoide
  • Carcinoma tiroideo
  • Lupus eritematoso sistemico (LES)
  • Mixedema
  • Tireotossicosi
  • Tiroidite di Hashimoto

Anti-HBc

L’anti-HBc è l’anticorpo dell’antigene HBcAg, che è contenuto nella parte centrale, il core, del virus dell’epatite B. Questo anticorpo compare nella fase clinica della malattia, subito dopo gli anticorpi anti-HBsAg, e persiste nel tempo. La presenza di una quantità elevata di questi anticorpi può indicare un’infezione contratta di recente oppure uno stato di cronicizzazione della malattia. Una quantità bassa può indicare la guarigione, a meno che ci sia assenza di HBsAg e anti-HBs; in questo caso l’infezione è ancora in atto.

Anti-HBe

L’anti-HBe è l’anticorpo dell’antigene e (HBeAg) del virus dell’epatite B. Questo anticorpo è presente nel sangue dopo la scomparsa dell’antigene e; benché la sua presenza sia generalmente considerata favorevole al decorso della patologia, in alcuni casi si può avere una cronicizzazione.

Prima del prelievo è consigliabile digiunare per 12 ore.

Anti-HBs

L’anti-HBs è l’anticorpo dell’antigene di superficie (HBsAg) del virus dell’epatite B. In chi ha contratto il virus HBV (epatite B) si rileva nel sangue la presenza di questo anticorpo, che può persistere in periodi di tempo estremamente variabili (si va da sei mesi a dieci anni). L’anti-HBs solitamente è presente dopo la scomparsa dell’HBsAg; una sua comparsa precoce può indicare un’epatite fulminante. Il dosaggio di questo anticorpo serve a individuare soggetti non immuni al virus HBV e dunque valutare l’opportunità di un’eventuale vaccinazione.

Prima del prelievo è consigliabile digiunare per 12 ore e seguire una dieta ipolipidica per 3 giorni.

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