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Calprotectina fecale

La calprotectina fecale (CF) è un esame che serve a verificare se nelle feci vi è presenza di calprotectina, una proteina che si trova nei neutrofili e nei monociti (tipologie di globuli bianchi); nel caso di infiammazione intestinale, i neutrofili vengono richiamati nell’intestino e rilasciano calprotectina la cui concentrazione nelle feci aumenterà inevitabilmente. Tale esame si è dimostrato un indice molto valido del grado di infiammazione intestinale. Altri esami che misurano lo stato infiammatorio sono la PCR e la VES, ma a differenza della calprotectina fecale, non sono in grado di rivelare se la sede del processo infiammatorio è gastrointestinale oppure no. Secondo alcuni studi, il test ha dimostrato buone sensibilità (93%) e specificità (96%).

Un utile marker di infiammazione intestinale

Sono diverse le patologie che sono associate a un’infiammazione dell’intestino (le cosiddette MICI, malattie infiammatorie croniche intestinali, e alcune malattie infettive di origine batterica che interessano l’apparato gastrointestinale), ma vi sono anche varie malattie non infiammatorie che interessano l’intestino e che hanno una sintomatologia simile; la calprotectina fecale, quindi, è un esame che può rivelarsi molto utile in una prima diagnosi differenziale fra malattie intestinali infiammatorie (per esempio, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, tanto per citare le più importanti) e malattie non infiammatorie.

Per quanto il test non sia in grado di rivelare la specifica malattia, permette di escludere la presenza di una malattia intestinale di natura non infiammatoria restringendo quindi il campo delle malattie che potrebbero essere responsabili dei segni e dei sintomi riferiti dal paziente, consentendo al medico di prescrivere determinati esami piuttosto che altri.

La calprotectina fecale, inoltre, serve anche a monitorare l’efficacia della terapia intrapresa dopo che è stato diagnosticato con certezza il tipo di malattia.

Quando viene richiesto il test della calprotectina fecale?

Il medico di famiglia o lo specialista gastroenterologo possono richiedere la misurazione della calprotectina fecale quando il loro paziente presenta manifestazioni come forti dolori addominali, spasmi dolorosi dell’ano, diarrea con emissioni di muco e/o di sangue, dimagramento, perdita di sangue rosso vivo dall’ano, febbre.

Altri esami che solitamente vengono richiesti insieme alla calprotectina fecale sono la coprocoltura (un esame che serve a individuare la presenza di germi patogeni nelle feci), la ricerca di sangue occulto nelle feci e la leucocitosi fecale; sebbene decisamente più aspecifici rispetto agli altri, vengono comunque spesso richiesti anche la VES, la proteina C reattiva (PCR) e l’emocromo completo, un esame che comunque fornisce molte utili informazioni sullo stato di salute generale del paziente.

Se i risultati della calprotectina fecale confermano la presenza di infiammazione intestinale, il medico curante può richiedere l’esecuzione di test invasivi quali la colonscopia e/o la retto-sigmoidoscopia, che consentono di esaminare all’interno di colon e retto ed eventualmente prelevare alcuni campioni di tessuto (campioni bioptici) in modo da verificare eventuali cambiamenti di struttura del tessuto stesso rispetto alla normalità.

Come già accennato, il test può richiedere periodicamente il test della calprotectina fecale per verificare l’andamento della malattia dopo aver intrapreso una determinata terapia; se il test mostra una riduzione di valori, la cura intrapresa si sta dimostrando efficace; in caso contrario, si dovranno valutare soluzioni alternative.

Raccolta del campione

Il campione che verrà utilizzato per effettuare il test della calprotectina fecale deve essere raccolto in un contenitore apposito che sarà fornito dal laboratorio analisi; è di fondamentale importanza che esso non subisca contaminazioni (urina, acqua ecc.).

calprotectina fecale

La calprotectina fecale (CF) è un esame che serve a verificare se nelle feci vi è presenza di calprotectina, una proteina correlabile alla presenza di infiammazione intestinale

Non è necessaria alcuna preparazione.

Valori di riferimento

I valori di riferimento della calprotectina fecale sono i seguenti:

Normale-Basso: <100 mcg/g feci – infiammazione intestinale assente o molto lieve

Medio: 100-200 mcg/g feci – infiammazione intestinale da lieve a moderata

Alto: >200 mcg/g feci – malattia organica attiva.

Calprotectina fecale alta: conclusioni

Un’alta concentrazione di calprotectina fecale indica la presenza di uno stato infiammatorio a carico dell’intestino; è quindi necessario individuare con certezza la malattia infiammatoria responsabile e intraprendere un’idonea terapia; dal momento che i valori di calprotectina fecale vanno di pari passo con il grado di infiammazione, aumenteranno o diminuiranno in base all’intensità di quest’ultima. Si è osservato che in alcuni casi, la concentrazione della proteina aumenta in seguito alla terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei per poi ridursi una volta terminato il trattamento.

 

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