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Carbossiemoglobina

La carbossiemoglobina è un composto che si forma nel sangue in seguito all’unione del monossido di carbonio (CO) con l’emoglobina (Hb) presente nel circolo sanguigno. La sua formula è COHb o HbCO. L’emoglobina (principale costituente dei globuli rossi (eritrociti) e deputata al trasporto dell’ossigeno nel sangue verso tutti i tessuti dell’organismo) ha un’affinità (ovvero la capacità di legarsi) verso il monossido di carbonio che è più di duecento volte superiore a quella che ha per l’ossigeno.

In seguito all’esposizione a monossido di carbonio si ha quindi la formazione di carbossiemoglobina; ciò determina una perdita della capacità dell’emoglobina di legarsi all’ossigeno nel corso della respirazione; ne consegue ipossia (carenza di ossigeno) dei tessuti dell’organismo che è tanto più grave quanto più è elevata la frazione dell’emoglobina che è stata occupata dal monossido di carbonio. La formazione progressiva di carbossiemoglobina dipende da vari fattori: durata dell’esposizione, quantità di gas inalato e ventilazione alveolare (quantitativo di aria che entra in scambio nell’unità di tempo).

Carbossiemoglobina – A cosa serve il test

Il dosaggio della carbossiemoglobina può essere richiesto essenzialmente per due motivi:

  • quando si sospetta un’intossicazione da monossido di carbonio (accidentale o volontaria)
  • nell’ambito della medicina del lavoro (l’esposizione al monossido di carbonio da parte di lavoratori che sono addetti ai controlli dei motori o alla produzione di gas illuminanti può essere causa di intossicazioni più o meno importanti; dal momento che i livelli di carbossiemoglobina sono fortemente correlati con quelli di esposizione al monossido di carbonio, la sua misurazione riveste un ruolo fondamentale in qualità di indicatore biologico di esposizione a tale sostanza).

Nota – Come detto, il fumo di sigaretta è una fonte di monossido di carbonio e, nei soggetti fumatori, esiste una forte correlazione tra i livelli di carbossiemoglobina e la quantità di sigarette fumate.

Carbossiemoglobina alta – Sintomi

I sintomi legati alla presenza di carbossiemoglobina dipendono dai livelli di concentrazione di tale sostanza; una bassissima esposizione può non causare sintomi o essere paucisintomatica (scarsa sintomatologia), ma man mano che la saturazione cresce si manifestano sintomi e segni di vario tipo:

  • mal di testa
  • nausea
  • vomito
  • tachicardia
  • iperventilazione
  • abbassamento della pressione arteriosa (ipotensione)
  • dispnea da sforzo
  • confusione mentale
  • vertigini
  • torpore
  • astenia generalizzata
  • perdita dello stato di coscienza
  • colorazione rosso ciliegia di cute e mucose (questa colorazione è dovuta al colore rosso acceso della carbossiemoglobina).

Nei soggetti cardiopatici un altro sintomo possibile è il dolore toracico. Se la frazione di emoglobina occupata dal monossido di carbonio è superiore al 60% si ha arresto respiratorio e morte.

Significato clinico

In base alla frazione percentuale di carbossiemoglobina si possono indicare le seguenti correlazioni cliniche relativamente all’intossicazione da monossido di carbonio:

  • 10% circa – possibile intossicazione lieve
  • >15% – intossicazione certa
  • 30-40% circa – manifesta intossicazione
  • 50% circa – grave intossicazione
  • >66% – morte.

carbossiemoglobina

 

Carbossiemoglobina – Valori di riferimento

I valori normali di riferimento della carbossiemoglobina hanno come unità di misura la frazione percentuale (%):

  • Soggetti non fumatori – Fino a 1,5
  • Fumatori – da 1,5 a 5.
  • Forti fumatori – da 5 a 9.

Come si effettua il test

Per effettuare il dosaggio della carbossiemoglobina è necessario il prelievo di sangue venoso. Non è richiesta alcuna preparazione specifica.

Rimozione della carbossiemoglobina

L’intossicazione da monossido di carbonio deve essere prontamente trattata con l’ossigenoterapia. Nelle intossicazioni di grado lieve si può ricorrere all’ossigenoterapia normobarica; se dopo 5-6 ore di trattamento normobarico non si hanno risultati apprezzabili si dovrebbe fare ricorso all’ossigenoterapia iperbarica. Intossicazioni mediamente gravi o gravi devono essere sottoposti a ossigenoterapia iperbarica; nel periodo al di fuori del trattamento iperbarico si devono effettuare sedute di trattamento normobarico. Nel caso di donne in stato interessante, a prescindere dai livelli di carbossiemoglobina riscontrati, si deve ricorrere all’ossigenoterapia iperbarica.

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