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Chetoni nelle urine

La presenza di chetoni nelle urine (chetonuria) è un reperto che non deve essere sottovalutato perché può essere spia di problemi di vario tipo (in genere si tratta di condizioni in cui si ha un eccessivo catabolismo dei grassi, in presenza di carenza di glucosio, ma non solo), anche se è bene precisare che, molto spesso, il rilevamento in tracce di tali sostanze è abbastanza frequente anche in persone perfettamente sane. Fra le condizioni che più spesso sono alla base del riscontro di chetoni nelle urine si devono ricordare soprattutto il diabete mellito (soprattutto quello di tipo 1) e il digiuno prolungato.

Cosa sono i chetoni?

Ricordiamo velocemente che i chetoni (o acetoni o corpi chetonici) sono dei prodotti del metabolismo dei grassi. In determinate condizioni (attività fisica particolarmente intensa, digiuno prolungato, patologie del metabolismo glicidico, prolungata esposizione al freddo, perdita di carboidrati ecc.) l’organismo risponde ricavando il glucosio di cui necessita sintetizzandolo da precursori non glicidici; questo processo metabolico è noto come gluconeogenesi e viene attivato dalla carenza di glucosio nel flusso sanguigno. I lipidi però non possono essere usati a fini energetici (i grassi non possono essere bruciati se non è disponibile una quantità sufficiente di carboidrati) e l’organismo, prima di utilizzarli, è forzato a trasformarli in chetoni (acetone, aceto acetato e 3-beta-idrossi-butirrato); è in particolar modo il cervello che si adatta all’utilizzo di questi metaboliti.

Il nostro organismo cerca di disfarsi dei chetoni in eccesso eliminandoli con le urine dove, in seguito alle circostanze sopra ricordati, possono essere riscontrati in quantità più o meno elevate. La presenza di chetoni nelle urine conferisce a queste un odore piuttosto pungente, che ricorda quello del cloroformio, una sostanza nota per essere stata molto utilizzata come anestetico.

Chetoni nelle urine – A cosa serve il test?

L’esame che rileva la presenza di chetoni nelle urine viene richiesto più spesso rispetto a quello della chetonemia (presenza di chetoni nel sangue), ma, dal momento che il primo non rileva uno dei chetoni (per la precisione, il 3-beta-idrossi-butirrato, quello più comune nel caso di chetoacidosi diabetica), è possibile che, in determinati casi, si preferisca ricorrere al test ematico.

chetoni nelle urine

Gli esami di laboratorio sono fondamentali per verificare molte condizioni patologiche che alterano i parametri chimico-fisici delle urine.

Il test dei chetoni nelle urine riveste una notevole importanza all’interno della strategia di controllo del diabete mellito (la presenza di chetoni nelle urine è uno dei segni clinici del diabete mellito di tipo 1; più raro, ancorché possibile, tale riscontro in chi è affetto da diabete mellito di tipo 2) in quanto il rilevamento di tali metaboliti nell’escreto urinario significa che la terapia che si sta seguendo non è in grado di compensare adeguatamente la malattia (in altri termini, significa che l’organismo non ha disposizione sufficienti quantità di insulina). Si deve ricordare che un’eccessiva presenza di chetoni può dar luogo a conseguenze molto pesanti, fra cui il coma diabetico, una condizione potenzialmente letale.

I valori dei chetoni nelle urine devono essere monitorati in modo costante anche nel caso di donne affette da diabete gestazionale, una condizione che può comportare seri rischi sia per la gestante che per il feto. Il test dei chetoni nelle urine può essere effettuato presso un laboratorio di analisi al quale andrà consegnato un campione di urina raccolto in un apposito contenitore sterile oppure presso il proprio domicilio ricorrendo alle strisce reattive per le urine un comodo strumento di autoanalisi. Si ricorda che, nel caso di soggetti in terapia per il diabete, è di notevole importanza annotare scrupolosamente i risultati dei vari test effettuati (oltre al test dei chetoni nelle urine ricordiamo quello della glicosuria e quello della glicemia).

Chetoni nelle urine – Valori normali

Il valore normale dei chetoni nelle urine è l’assenza (le tecniche standard non sono in grado di dosare quantità particolarmente basse in un campione di urina estemporaneo); diverso è il caso dei valori normali relativi a un campione di urina delle 24 ore; in questo caso le quantità di riferimento vanno dai 30 ai 70 mg/dL. Si ricorda che i valori normali di riferimento possono essere diversi da laboratorio e quindi è sempre opportuno riferirsi a quelli riportati nel referto consegnato dal laboratorio analisi presso il quale si è effettuato l’esame.

Chetoni alti nelle urine – Cause

La presenza di alti valori chetoni nelle urine può essere dovuta svariate condizioni, patologiche e no; fra queste si ricordano:

  • diabete mellito (in particolare di tipo I)
  • digiuno prolungato
  • anoressia
  • gravidanza
  • dieta chetogenica
  • ustioni estese
  • interventi chirurgici
  • avvelenamento da alcol isopropilico
  • bulimia
  • vomito
  • diarrea
  • febbre
  • ipertiroidismo
  • stato di grave malnutrizione.

Quantità elevate di chetoni nelle urine si possono riscontrare anche nel caso di danni epatici e intossicazioni da alcol. L’assunzione di determinati farmaci (acido valproico, captopril, levodopa e mesna) può essere causa di falsi positivi. Si possono avere falsi positivi anche dopo il test alla bromosulfonftaleina, un esame utilizzato per testare la funzionalità del fegato.

Chetonuria nei bambini – Nei bambini, la presenza di chetoni nelle urine può essere dovuta a uno stato febbrile conseguente a processi infettivi (sia batterici che virali), da un’alimentazione povera di carboidrati, dal digiuno o dalla diarrea.

Chetoni nelle urine in gravidanza – La presenza di chetoni nelle urine nelle donne in stato interessante è una condizione che deve essere tenuta sotto controllo; può essere infatti spia di diabete gestazionale, condizione potenzialmente pericolosa per la madre e per il feto. Secondo diversi studi, peraltro, i corpi chetonici sono dannosi per l’unità feto-placentare e potrebbero causare danni neurologici.

Un’altra possibile causa della presenza di chetoni nelle urine della donna in gravidanza è l’iperemesi gravidica, disturbo caratterizzato da vomito incontrollabile.

In gravidanza sono utili controlli giornalieri dei chetoni nelle urine del mattino; se tali metaboliti vengono riscontrati, e la glicemia è normale, in genere viene consigliata alla gestante una riduzione dell’intervallo di digiuno notturno tramite l’assunzione di uno spuntino con carboidrati complessi e proteine prima del riposo notturno. Il controllo dei chetoni nelle urine è consigliabile anche nel caso sia presente iperglicemia persistente, allo scopo di verificare la presenza di un deficit di insulina.

Chetoni nelle urine – Cosa fare

Come detto, i corpi chetonici non dovrebbero essere presenti nelle urine se non in quantità davvero minime; quando tali quantità superano il limite considerato come normale significa che si è di fronte a un’alterazione del normale metabolismo che può essere dovuta alle cause più svariate. Praticamente, quando vengono prodotti in quantità eccessive, i chetoni finiscono per riversarsi nel circolo sanguigno e da qui passano poi nelle urine per essere finalmente espulsi. Quando l’esame dimostra la presenza di quantità elevate di chetoni nelle urine, è necessario stabilirne quanto prima le cause allo scopo di intraprendere un’adeguata terapia.

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