Con il termine Dentalscan (anche Dentascan) si fa riferimento a una procedura diagnostica sempre più utilizzata in ambito odontoiatrico (in particolar modo nel settore dell’implantologia dentale); l’esame Dentalscan è conosciuto anche con diverse altre denominazioni che, per completezza, riportiamo qui di seguito; TC Cone Beam (tomografia computerizzata Cone Beam, tomografia computerizzata a fascio conico) CBCT (Cone Beam Computed Tomography) e TAC dentale.
Come si può intuire dalle varie denominazioni, il Dentalscan è una tecnica di imaging che si avvale di fasci di raggi X a forma di cono (Cone Beam).
La procedura Dentalscan si avvale di un’apparecchiatura piuttosto sofisticata che, con l’ausilio di apposito software, permette uno studio approfondito delle arcate dentarie attraverso la ricostruzione tridimensionale (3D) delle ossa mascellari e dei denti. Le immagini che vengono ottenute tramite la tecnica Dentalscan sono di qualità elevatissima (decisamente superiore a quelle di una comune radiografia dentale) e permettono una dettagliata analisi delle condizioni delle ossa mascellari (mandibola e mascella). L’esame, inoltre, permette lo studio dei tessuti molli della bocca.
L’emissione di raggi X necessaria all’esecuzione della TAC dentale è bassissima; per l’acquisizione delle immagini occorrono circa 5 secondi per arcata.
L’indagine Dentalscan può essere effettuata anche su soggetti in età pediatrica, per i quali sono previsti protocolli di basso dosaggio di emissioni di raggi X.
Dentalscan – Quando serve?
L’esame Dentalscan, come già accennato in apertura, trova sempre più impiego nei moderni studi dentistici, in particolar modo quando si deve pianificare un intervento di impiantistica dentale, questo perché l’esame consente all’odontoiatra di valutare con una certa precisione le possibilità di successo di un impianto; la TC Cone Beam, infatti, è in grado di evidenziare la qualità (e la quantità) delle ossa sulle quali dovrebbe avvenire l’installazione dell’impianto; una buona qualità delle ossa è, in effetti, un requisito fondamentale per la riuscita di un impianto dentale il cui successo non si può mai dare per scontato.
La tecnica Dentalscan, comunque, trova utilità anche in diverse altre situazioni; risulta per esempio utile per indagare su processi infiammatori ed espansivi (soprattutto a livello del canale mandibolare) come, per esempio, i granulomi dentali, le cisti dentali, sinusite mascellare e gli ascessi dentali.
La TC Cone Beam permette anche di valutare la condizione delle fistole oro-antrali (si tratta di canali che possono formarsi fra cavo orale e seno mascellare a cause di diverse condizioni, odontoiatriche e no).
Il Dentalscan consente poi lo studio accurato di varie anomalie odontoiatriche quali, per esempio, le inclusioni dentali (con l’espressione “dente incluso” si fa riferimento a un dente che non riesce a emergere attraverso la gengiva che vi riesce solo parzialmente), i denti sovrannumerari (iperdonzia; in sostanza quando il numero di denti è superiore a quello ritenuto fisiologicamente normale) e le difficoltà nell’eruzione dei denti (disodontiasi).
Il Dentalscan è un esame che può essere richiesto anche dallo specialista otorinolaringoiatra, nel caso sia necessario effettuare la ricostruzione dei canali uditivi e dei seni paranasali.

La procedura Dentalscan si avvale di un’apparecchiatura particolarmente sofisticata che, con l’ausilio di apposito software, permette uno studio approfondito delle arcate dentarie attraverso la ricostruzione tridimensionale (3D) delle ossa mascellari e dei denti. (fonte: Wikimedia Commons; autore: Panda 51)
L’indagine è utile anche nel caso un soggetto sia afflitto da problemi di masticazione.
Le differenze fra ortopantomografia (panoramica dentale) e TAC dentale
L’ortopantomografia, più comunemente nota come panoramica dentale, è un esame radiologico di primo livello utilizzato per vari scopi; come il Dentalscan è un’indagine diagnostica che richiede che il soggetto venga esposto ai raggi X (anche se a dosaggi molto bassi); le differenze fondamentali sono due: il Dentalscan offre una risoluzione decisamente più elevate e inoltre fornisce allo specialista una prospettiva tridimensionale della zona esplorata. La TAC dentale è un esame di secondo livello al quale si può ricorrere quando l’ortopantomografia non fornisce tutte quelle informazioni che il medico si aspettava di ricavare da tale esame.
Il dosaggio di raggi X richiesto è maggiore nel Dentalscan.
Come si effettua il Dentalscan
L’esame Dentalscan è di breve durata e non comporta nessun dolore; il paziente dovrà sistemarsi in posizione supina su un lettino e rimanere immobile per tutta la durata dell’esame (che comunque è molto breve; se si esclude la preparazione, siamo nell’ordine dei 20-30 secondi circa); il medico applicherà nella bocca del paziente un distanziatore dentale che serve a tenere separate le arcate. Una volta terminata la preparazione, lo specialista può iniziare ad acquisire le immagini delle arcate dentarie. Il software elaborerà poi le varie immagini acquisite fornendo la ricostruzione 3D della zona esaminata.
Prima di effettuare l’esame è necessario che il paziente rimuova tutti gli oggetti metallici (orecchini, collane, occhiali, protesi acustiche ecc.). Se possibile, si deve procedere anche con la rimozione di un eventuale apparecchio dentale.
Controindicazioni all’esame
Il Dentalscan è un esame che si basa sull’emissioni di raggi X; come detto i dosaggi richiesti per effettuare l’indagine sono particolarmente bassi, ma l’esame rimane comunque controindicato nel caso di donne in stato interessante; il medico quindi, nel caso di donne in età fertile, dovrà sempre accertarsi che la donna non sia incinta.
L’esame non è controindicato in assoluto ai bambini, ma il ricorso a tecniche diagnostiche che richiedono l’emissione di radiazioni è generalmente sconsigliato a meno che non sia ritenuto assolutamente necessario. Se le informazioni ricercate sono ottenibili con altre tecniche diagnostiche è consigliabile ricorrere a queste ultime.
Prezzo dell’esame
L’apparecchiatura Dentalscan è particolarmente costosa e non tutti gli studi dentistici ne sono forniti; il prezzo di una TAC dentale è piuttosto elevato perché la struttura che fornisce il servizio deve ammortizzare i costi sostenuti; c’è una certa variabilità di prezzi che dipende sia dal luogo sia dallo studio; in linea generale si va dai 300 ai 400 euro circa, anche se certe strutture offrono il servizio a prezzi inferiori (50-70 euro per arcata).