La formula leucocitaria (nota anche come conteggio differenziale dei leucociti) è un esame di laboratorio dal quale è possibile verificare la quantità totale di leucociti (globuli bianchi, WBC, White Blood Cells) presente in un mm3 di sangue; il referto fornisce sia il numero assoluto, sia la percentuale dei vari sottotipi di globuli bianchi (basofili, eosinofili, monociti, linfociti e neutrofili).
Basofili – La produzione dei granulociti basofili avviene nel midollo osseo, vengono poi immessi nel circolo sanguigno e richiamati in quei tessuti che sono interessati da una reazione infiammatoria. Si veda l’articolo corrispondente per ulteriori informazioni e per conoscere i motivi di un valore alto o basso dei basofili.
Eosinofili – I granulociti eosinofili sono coinvolti sia nelle reazioni allergiche sia nelle infestazioni da parassiti (rilasciano sostanze che sono in grado di danneggiarli o ucciderli ed è per questo che vengono inseriti nella categoria dei cosiddetti leucociti citotossici) e operano nelle infiammazioni di natura allergica. Si veda l’articolo corrispondente per ulteriori informazioni e per conoscere i motivi di un valore alto o basso degli eosinofili.
Monociti – I monociti sono globuli bianchi di dimensioni maggiori rispetto agli altri. Svolgono attività macrofaga nei confronti di micobatteri, salmonelle, parassiti ecc. Si veda l’articolo corrispondente per ulteriori informazioni e per conoscere i motivi di un valore alto o basso dei monociti.
Linfociti – Sono essenziali per la risposta immunitaria dell’organismo, in quanto sono gli autori della risposta immunologica attiva, ossia di quella reazione di difesa contro i microrganismi estranei non innata, ma che viene indotta tramite l’introduzione di un antigene. Si veda l’articolo corrispondente per ulteriori informazioni e per conoscere i motivi di un valore alto o basso dei linfociti.
Neutrofili – I granulociti neutrofili svolgono un’importantissima azione di difesa dell’organismo da agenti estranei, in particolar modo sono attivi contro le infezioni di origine batterica e fungina. Si veda l’articolo corrispondente per ulteriori informazioni e per conoscere i motivi di un valore alto o basso dei neutrofili.
Valori di riferimento
A livello percentuale, i valori di riferimento delle varie componenti, rispetto al totale dei leucociti, sono le seguenti:
- basofili: fra lo 0,1 e il 2%
- eosinofili: fra l’1 e il 6%
- monociti: fra il 2 e il 8%
- linfociti: il 20 e il 50%
- neutrofili: fra il 40 e il 75%.
In base all’età, i valori normali in termini assoluti dei globuli bianchi sono i seguenti:
- adulti: fra 4 e 11 milioni/L
- neonati: fra 10 e 25 milioni/L
- bambini da 3 a 7 anni: fra 6 e 15 milioni/L
- bambini da 8 a 12 anni: fra 4,5 e 13 milioni/L.
I valori assoluti di ogni componente vengono calcolati moltiplicando il numero totale di leucociti per la percentuale di tutti i tipi di globuli bianchi.
Di norma, la formula leucocitaria è riportata sul referto dell’esame emocromocitometrico (più noto semplicemente come emocromo), l’esame di laboratorio con il quale si valutano le quantità dei principali costituenti cellulari del sangue (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine), i livelli di ematocrito ed emoglobina, i vari indici corpuscolari e molti altri parametri relativi al sangue. Nell’immagine sottostante un esempio pratico:
NOTA IMPORTANTE – Dal momento che i valori di riferimento dei vari parametri ematici possono variare a seconda dell’età e del sesso e anche della strumentazione usata in un determinato laboratorio, è sempre e comunque consigliabile fare riferimento ai range che sono forniti sul referto rilasciato quest’ultimo.
L’esame della formula leucocitaria può essere effettuato tramite un prelievo di sangue venoso; in teoria il digiuno non è richiesto, ma è comunque sempre consigliabile presentarsi al laboratorio senza aver mangiato da almeno otto ore e a riposo perché gli stress psicofisici possono alterare i valori.
Il conteggio relativo alle varie componenti può essere effettuato in modo automatico dai contatori elettronici, oppure attraverso l’osservazione al microscopio ottico di una goccia di sangue strisciata su un vetrino (si veda a questo proposito l’articolo relativo allo striscio di sangue periferico).
La formula leucocitaria fornisce importantissime informazioni perché eventuali variazioni dei vari sottotipi dei leucociti, in aumento o in diminuzione, facilitano il processo diagnostico relativo a numerose condizioni patologiche.
Alterazioni della formula leucocitaria
Ricordiamo che le alterazioni quantitative ai leucociti (alterazioni della formula leucocitaria) vengono definite nel seguente modo (sono indicati le condizioni di aumento/diminuzione):
- basofilia/basofilopenia
- eosinofilia/eosinofilopenia
- monocitosi/monocitopenia
- linfocitosi/linfocitopenia
- neutrofilia/neutropenia.
Va precisato che l’aumento percentuale di una particolare tipologia di leucociti (neutrofili, eosinofili ecc.) può essere conseguente a un reale aumento numerico di tale tipologia cellulare, in tal caso si parlerà di neutrofilia assoluta, eosinofilia assoluta ecc. oppure può essere relativo per la contemporanea diminuzione di un’altra tipologia di leucociti; in questi casi si parlerà di neutrofilia relativa, eosinofilia relativa ecc.
NOTA – I termini leucocitosi e leucopenia sono generici; con essi, infatti, si indicano, rispettivamente un aumento o una diminuzione del numero globale dei leucociti circolanti, ma non specificano quale sottotipo è sovrabbondante o carente; va però sottolinenato che, dal momento che i neutrofili costituiscono di solito oltre la metà dei globuli bianchi, leucocitosi e leucopenia sono molto spesso, di fatto, rispettivamente sinonimi di neutrofilia e neutropenia.
Formula leucocitaria – A cosa serve?
La formula leucocitaria è un valido supporto nella diagnosi di varie condizioni patologiche; in particolare quando si sospetta la presenza di:
- allergie di vario tipo
- asma
- infezioni batteriche, virali, fungine, protozoarie o parassitarie
- immunodeficienza (sia congenita che acquisita)
- leucemie
- malattie autoimmuni
- processi infiammatori
- sindrome mielodisplastica
- tumori mieloproliferativi.
Formula leucocitaria invertita (inversione della formula leucocitaria)
Con formula leucocitaria invertita (o inversione della formula leucocitaria) si fa riferimento al fatto che, rispetto al totale dei leucociti (globuli bianchi), la percentuale relativa ai granulociti neutrofili è inferiore a quella dei linfociti. Per approfondimenti su questo punto si veda l’articolo specifico (Formula leucocitaria invertita) nel quale, fra l’altro, sono dettagliatamente illustrate le cause che portano a tale condizione.