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pH urine

Diversamente da quello del sangue il pH urine ha un range di normalità abbastanza ampio; si va infatti da 4,6 a 7,8 (nel sangue invece si va da 7,38 a 7,42); se si esce da questi limiti (pur considerando leggere differenze fra un laboratorio di analisi e l’altro) è opportuno effettuare altre indagini perché tale riscontro potrebbe essere indice di una condizione patologica sottostante. Ricordiamo che con il pH si indica l’acidità o l’alcalinità di una determinata sostanza. La scala del pH va da 0 a 14. In caso di pH 7 si parla di neutralità della sostanza. Una soluzione viene definita acida quando il suo pH è inferiore a 7, viene invece definita alcalina se il valore è superiore al valore di neutralità. Per esempio, nel caso di pH urine 5, le urine risultano più acide di quelle che hanno pH 7,2.

La misurazione del pH delle urine viene effettuata su un campione di urine fresche conservate adeguatamente in un recipiente idoneo. Il campione ideale è quello che è esente da qualsiasi contaminazione di materiali biologici delle zone genitale e anale; la raccolta dovrebbe essere fatta al mattino dopo un’accurata pulizia della zona genitale e della zona anale e perianale. Va precisato che i valori del pH urine variano molto anche a seconda del momento della raccolta del campione (al mattino appena svegli, per esempio, i valori sono tendenzialmente più bassi perché durante il sonno notturno si ha una riduzione della ventilazione polmonare che causa acidosi respiratoria).

pH urine: perché si misura

La misurazione del pH urine può dare importante informazione relativamente allo stato acido-base del soggetto, stato da quale dipende la funzionalità dell’organismo. Generalmente la misurazione del pH urine viene richiesta nel caso si sospetti la presenza (o si voglia monitorare l’andamento) di disordini sistemici acido-base, problemi a livello respiratorio, disturbi metabolici e infezioni a carico delle vie urinarie. In alcune categorie di pazienti, inoltre, il monitoraggio del pH urine viene effettuato per verificarne la stabilità perché è di notevole importanza che i suoi valori rimangano abbastanza stabili nel corso di determinate terapie.

pH urine: valori normali

I valori normali oscillano da 4,6 a 7,8. Secondo alcuni autori, i valori ideali dovrebbero andare da 6 a 7.

pH urine alto (alcalino)

Un valore alto può avere svariate cause, più o meno gravi; si ricordano per esempio:

  • acidosi dei tubuli renali
  • acidosi respiratoria
  • alcalosi metabolica o respiratoria
  • batteriuria (presenza di batteri nelle urine)
  • infezioni a carico delle vie urinarie
  • insufficienza renale
  • ostruzione del piloro
  • sindrome di Fanconi (una malattia generalizzata della funzione dei tubuli renali prossimali)
  • vomito.

Un pH urine alto può anche avere cause iatrogene, ovvero essere dovuto all’assunzione di determinati farmaci come, per esempio, acetazolamide, amiloride, antibiotici, bicarbonato di sodio, citrato di potassio ecc.

Anche la dieta ha la sua importanza; un elevato consumo di frutta e verdura innalza generalmente il pH urinario.

pH urine

Il modo più semplice di misurare il pH delle urine è quello di ricorrere alla cartina tornasole che va immersa nel campione.

pH urine basso (acido)

Valori bassi possono essere dovuti a:

  • acidosi metabolica
  • chetoacidosi diabetica (una condizione che si verifica in caso di diabete non adeguatamente controllato)
  • diarrea
  • digiuno prolungato
  • disidratazione
  • enfisema polmonare
  • fenilchetonuria
  • infezioni a carico delle vie urinarie
  • malnutrizione
  • patologie respiratorie con ridotta eliminazione di anidride carbonica
  • tubercolosi renale.

Valori ridotti del pH urinario possono essere dovuti anche all’impiego di alcuni farmaci e integratori come, per esempio, cloruro di ammonio, diazossido, metenamina mandelato, metolazone, vitamina C. Le diete iperproteiche rendono le urine più acide; fra gli alimenti che contribuiscono ad abbassare il pH urine si ricordano la carne, le uova, il succo di ananas e quello di ribes.

Misurazione del pH urine

Il modo più semplice di misurare il pH urine è quello di ricorrere alla cartina tornasole che va immersa nel campione. La cartina contiene un colorante che a seconda che l’ambiente sia acido o basico cambia colore (varie tonalità del rosso nel primo caso, varie tonalità di blu nel secondo caso). La cartina tornasole viene poi confrontata con la scala cromatica di riferimento.

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