Il piastrinocrito (PCT, o ematocrito piastrinico, in inglese plateletcrit) è un parametro di laboratorio che indica la frazione percentuale di sangue intero che viene occupata dalle piastrine (o trombociti); in altri termini, l’ematocrito piastrinico è l’indicazione di quanto volume di sangue è riferibile alle piastrine. Rappresenta quindi il rapporto fra il volume totale delle piastrine e quello del sangue. Ricordiamo che le piastrine rappresentano uno dei quattro sistemi principali coinvolti nei meccanismi di coagulazione del sangue; sono elementi figurati del sangue che si attivano in condizioni normali, quindi, le piastrine si attivano soltanto quando è necessario e cioè quando le pareti del sistema circolatorio vengono lesionate.
L’esame richiede un prelievo di sangue venoso dal braccio; è necessario un digiuno di almeno 8 ore prima che il prelievo venga effettuato. Il risultato relativo al piastrinocrito (indicato con la sigla PCT) è normalmente presente nel referto che riporta i dati relativi all’emocromo (esame emocromocitometrico). Si deve tenere presente, per evitare equivoci, che la sigla PCT è utilizzata da alcuni laboratori anche per indicare la procalcitonina, un marcatore utile per la rilevazione precoce delle infezioni.
Gli altri indici piastrinici, con i quali il piastrinocrito è comunemente rilevato, sono i seguenti tre:
- PLT (indica il numero delle piastrine per unità di volume di sangue intero; i valori normali sono compresi tra 150.000 e 400.000 per millimetro cubo; la sigla deriva dal termine inglese platelets, piastrine appunto)
- MPV (Mean Platelet Volume, volume medio piastrinico; indica il volume medio delle piastrine espresso in femtolitri).
- PDW (Platelet Distribution Width, ampiezza di distribuzione piastrinica; indica il grado di variabilità delle dimensioni delle piastrine; alti valori indicano una certa discrepanza fra i volumi dei trombociti; valori bassi indicano invece una certa uniformità delle loro dimensioni).
Scopo di tale rilevazione è quello di valutare le dimensioni e l’omogeneità della popolazione piastrinica; il piastrinocrito è, detto un po’ grossolanamente, quello che è l’ematocrito per la popolazione eritrocitaria (i globuli rossi). Il PCT è quindi uno dei parametri utili per verificare se sono presenti alterazioni patologiche quantitative delle piastrine (ovvero piastrinopenia e trombocitosi).
Se i livelli di PCT sono più bassi o più alti della norma, è possibile che siano presenti alcune manifestazioni cliniche quali comparsa di lividi, epistassi, perdite di sangue dalla bocca o dal retto (senza che siano visibili in modo evidenti lesioni o ferite), flusso mestruale eccessivamente abbondante o prolungato, difficoltà nel fermare anche un sanguinamento di piccola entità.
Piastrinocrito – Valori normali
I valori normali di piastrinocrito (parametro che viene espresso come percentuale) vanno dallo 0,20 allo 0,36%; è però fondamentale ricordare che il range di normalità può variare fra un laboratorio e l’altro (alcuni laboratori, tanto per fare un esempio, indicano un range di normalità che va dallo 0,19 allo 0,36%, mentre altri riportano come intervallo di normalità quello che va dallo 0,19 allo 0,40%); ci si deve quindi sempre rapportare alle indicazioni riportate sul referto che ci viene consegnato dal laboratorio presso il quale si è effettuato l’esame.

Il piastrinocrito (PCT, o ematocrito piastrinico, in inglese plateletcrit) è un parametro di laboratorio che indica la frazione percentuale di sangue intero che viene occupata dalle piastrine
Interpretazione del valore – Un piastrinocrito dello 0,31% significa che il volume delle piastrine rappresenta lo 0,31% del volume del sangue.
Piastrinocrito alto (PCT alto) – Cause
Sono diverse le cause di piastrinocrito alto; fra queste si ricordano:
- anemia drepanocitica
- anemia emolitica
- anemia sideropenica
- carenza di ferro
- farmaci (vitamina B12, vincristina, antibiotici, acido folico ecc.)
- febbre reumatica
- leucemia acuta e mieloide cronica
- linfoma di Hodgkin
- malattie infettive (per esempio, la tubercolosi)
- malattie infiammatorie croniche (per esempio, l’artrite reumatoide o le malattie infiammatorie intestinali)
- osteomielite
- parto
- policitemia
- splenectomia (rimozione della milza)
- sindromi mieloproliferative
- traumi
- trombocitemia essenziale
- tumori (tumore alle ovaie, al seno, ai polmoni, del tratto gastrointestinale ecc.).
Piastrinocrito basso (PCT basso) – Cause
- anemia aplastica
- chemioterapia
- cirrosi epatica
- coagulazione intravascolare disseminata
- esposizione a pesticidi o altri agenti tossici (arsenico, benzene ecc.)
- farmaci (barbiturici, diuretici, fenilbutazone, ipoglicemizzanti, piramidone, sulfamidici, PAS ecc.)
- infezioni (setticemie, brucellosi, tifo, scarlattina, tubercolosi, difterite, mononucleosi, varicella, parotite, herpes, toxoplasmosi, malaria, epatiti ecc.)
- ipertiroidismo
- leucemia linfoide
- linfomi
- malattie autoimmuni (per esempio, il lupus eritematoso sistemico)
- mielodisplasia
- morsi di serpente
- porpora trombocitopenica
- radioterapia
- rigetto di trapianto renale
- sindrome di Evan
- setticemia
- trombocitopenia idiopatica
- ustioni.