La risonanza magnetica al ginocchio è uno strumento diagnostico di notevole importanza per la visualizzazione delle varie componenti dell’articolazione del ginocchio. Come vedremo, questo esame può essere effettuato con o senza mezzo di contrasto.
Quando è indicata?
Una risonanza magnetica al ginocchio è un esame indicato in varie situazioni:
- diagnosi di processi degenerativo-infiammatori a carico dell’articolazione, in particolare l’artrosi del ginocchio (gonartrosi)
- individuazione di lesioni a carico della cartilagine articolare
- individuazione di lesioni a carico dei menischi
- individuazione di problemi carico della rotula
- distorsione al ginocchio (un infortunio che si riscontra frequentemente nell’ambito della pratica sportiva, ma non solo)
- identificazione di fratture ossee a carico dell’estremità prossimale della tibia oppure dell’estremità distale del femore
- identificazione delle cause di manifestazioni cliniche a carico dell’articolazione (dolore, gonfiore, rigidità articolare, presenza di ematomi, senso di debolezza)
- individuazione della presenza e delle cause di versamento al ginocchio
- osteomielite (serio processo infettivo che interessa ossa e midollo osseo).
L’esecuzione di una risonanza magnetica al ginocchio serve anche a stabilire se sia o no opportuno effettuare un’artroscopia del ginocchio o, comunque, un qualsiasi intervento chirurgico.
L’esame ha inoltre una notevole importanza nel monitoraggio nel tempo della situazione di un ginocchio sottoposto a intervento chirurgico.
Risonanza magnetica con contrasto
Nei casi in cui lo specialista ritenga necessario aumentare il grado di precisione dell’esame, può prescrivere l’esecuzione di una risonanza magnetica con mezzo di contrasto (in genere il gadolinio, un elemento chimico che generalmente non dà luogo a effetti collaterali) che viene somministrato al soggetto tramite un’iniezione per via endovenosa. Il mezzo di contrasto conferisce all’esame un maggior grado di sensibilità e specificità.
Preparazione all’esame
La preparazione all’esame convenzionale (quello senza mezzo di contrasto) non richiede una particolare preparazione, anche se il paziente dovrà rispondere a diverse domande allo scopo di prevenire eventuali danni da esposizione a campo magnetico (chi effettua l’esame deve infatti essere certo che il soggetto non sia portatore di pace-maker, neurostimolatori, clip metalliche a seguito di interventi di neuro- o cardiochirurgia ecc. Nel caso di soggetti di sesso femminile, deve essere comunicato al medico l’eventuale stato di gravidanza.

L’esecuzione di una risonanza magnetica al ginocchio serve anche a stabilire se sia o no opportuno effettuare un’artroscopia del ginocchio o, comunque, un qualsiasi intervento chirurgico
Ovviamente, prima dell’esame devono essere rimossi tutti gli indumenti e gli oggetti contenenti parti metalliche (collane, gioielli, calzature, portafogli ecc.).
Le cose si fanno più complesse nel caso di una risonanza magnetica con mezzo di contrasto; oltre a quanto richiesto nel caso di risonanza convenzionale, non prima di 30 giorni il paziente dovrà effettuare un test della creatinina ematica (serve a valutare la funzionalità renale) che dovrà essere mostrato al radiologo; è anche necessario osservare un completo digiuno nelle 6 ore che precedono l’esame.
Risonanza magnetica al ginocchio e claustrofobia
La risonanza magnetica al ginocchio può essere effettuata sia con un macchinario “classico” (il paziente viene introdotto all’interno del “cilindro” dopo che il ginocchio è stato incapsulato in un’apposita struttura che serve a generare le immagini) oppure con un macchinario a “cielo aperto” (il paziente introduce nel macchinario solo l’arto interessato).
Gli apparecchi tradizionali, infatti, possono creare problemi a coloro che soffrono di claustrofobia o a chi è particolarmente sensibile e prova una certa ansia nel dover sostare per un certo periodo di tempo nello spazio ristretto del cilindro.
Durata dell’esame e risultati
Una risonanza magnetica al ginocchio convenzionale richiede circa 25 minuti di tempo; nel caso esame con mezzo di contrasto i tempi si allungano leggermente.
Una volta terminato l’esame convenzionale il paziente può riprendere le sue normali attività; nel caso di risonanza come mezzo di contrasto, dovrà invece restare precauzionalmente sotto osservazione per almeno una o due ore.
In linea generale si tratta di un esame sicuro che, non prevedendo l’esposizione a radiazioni ionizzanti, può essere ripetuto più volte. Qualche problema potrebbe verificarsi dopo l’utilizzo del mezzo di contrasto; in genere comunque si tratta di effetti avversi di lieve entità (mal di testa, nausea e vomito). Non si possono comunque escludere a priori reazioni di maggiore gravità (reazioni allergiche al gadolinio e fibrosi nefrogenica sistemica (una rara condizione morbosa particolarmente debilitante).
Quanto costa una risonanza magnetica al ginocchio?
Il costo di una risonanza magnetica al ginocchio può variare dai 40 ai 70 euro circa a seconda della struttura.
Per approfondire si consulti l’articolo generale (Risonanza magnetica).