Il tampone rettale è un test diagnostico che consiste nel prelievo di materiale fecale non contaminato che sarà analizzato in laboratorio per verificare l’eventuale presenza di microrganismi patogeni che causano patologie intestinali come per esempio il Vibrio cholerae (responsabile del colera), le salmonelle (responsabili di salmonellosi), le shigelle (responsabili di shigellosi, o dissenteria bacillare), il Campylobacter (responsabili di Campylobatteriosi) ecc.
Nelle donne in gravidanza, il tampone rettale viene eseguito soprattutto per ricercare la presenza dello Streptococcus agalactiae (anche Streptococco B; un’infezione di questo batterio può causare, nei bambini in utero, sepsi e polmonite neonatale).
Esecuzione dell’esame
Il tampone rettale, che generalmente viene eseguito nei laboratori privati o in ospedale, è un esame piuttosto semplice che si avvale di una specie di bastoncino sterile simile a un cotton-fioc; questo viene inserito nel retto attraverso l’ano arrivando a una profondità di circa 3-4 cm dopodiché viene strofinato per far sì che il materiale fecale aderisca al cotone.
Il bastoncino deve essere mantenuto nell’ampolla rettale perlomeno mezzo minuto continuando a muoverlo delicatamente dopodiché potrà essere estratto e inserito nella provetta che sarà inviata al laboratorio analisi.
Il tampone rettale è esame che, contrariamente a quanto molti pensano, è minimamente fastidioso e per niente doloroso.
Non è necessaria una preparazione particolare, ma viene raccomandato di non eseguire prima pratiche che potrebbero falsare i risultati dell’esame (per esempio lavaggi interni o clisteri).
Tampone rettale in gravidanza
Il tampone rettale viene normalmente eseguito due volte durante una gravidanza:
- nel periodo che va tra la quindicesima e la diciassettesima settimana si eseguono, infatti, i tamponi cervico-vaginale e rettale (ricerca di Clamidya, Gardenerella Vaginalis, Mycoplasma, Listeria Monocytogenes, Streptococco) nelle donne con precedente aborto o precedente minaccia di aborto e in quelle con minaccia di parto prematuro o parto prematuro avvenuto;
- nel periodo tra la trentaseiesima e la trentasettesima settimana si eseguono i tamponi vaginale e rettale (ricerca di Streptococco beta emolitico di gruppo B).
Come già accennato nella prima parte dell’articolo, lo Streptococco B è quasi sempre innocuo nelle persone adulte, ma è in grado di provocare infezioni nel neonato che potrebbero, in alcuni casi, rivelarsi molto serie.

Il tampone rettale viene normalmente eseguito due volte durante una gravidanza
Se il tampone rettale è positivo, il medico prescriverà la terapia in base all’agente patogeno individuato.