Il tampone uretrale è un test diagnostico molto comune che ha come scopo principale la ricerca dell’eventuale presenza di microrganismi responsabili di infezioni alle basse vie urinarie o di patologie a trasmissione sessuale.
Il tampone uretrale è una sottile asta in alluminio della lunghezza di circa 20 cm sulla cui estremità si trova un piccolo batuffolo di cotone.
Il medico effettua il test inserendo il tampone nell’uretra del soggetto (ricordiamo che l’uretra è l’ultimo tratto delle vie urinarie; è un piccolo canale che collega la vescica urinaria all’esterno permettendo nelle donne il passaggio dell’urina e negli uomini il passaggio dell’urina e dello sperma).
Se chi si sottopone al test è una donna è sufficiente far penetrare il tampone per circa un cm; nel caso di un uomo, il tampone uretrale va inserito più profondamente (circa un paio di cm). Negli uomini, prima dell’inserimento del tampone è opportuno procedere con una strizzatura del pene; questa manovra migliora la sensibilità del test e serve essenzialmente a far risalire lungo il canale uretrale il materiale essudativo eventualmente presente.
Una volta inserito, il tampone viene rigirato in modo delicato alcune volte allo scopo di raccogliere un sufficiente quantitativo di materiale da esaminare.
Nella donna il tampone uretrale non provoca particolare fastidio; nell’uomo invece le manovre necessarie all’esecuzione del test possono renderlo doloroso o comunque piuttosto fastidioso; non si avranno comunque postumi significativi.
Allo scopo di ottenere un numero abbastanza ampio di campioni sui quali ricercare l’eventuale presenza di germi patogeni, solitamente si eseguono diversi tamponi uretrali.
Un primo tampone uretrale viene utilizzato per la ricerca di Chlamydia trachomatis (un microrganismo di frequentissimo riscontro in caso di infezioni a carico delle vie genito-urinarie); un secondo tampone viene raccolto per l’analisi dell’eventuale essudato; questo tampone serve soprattutto nella diagnosi di gonorrea; un terzo tampone viene usato per la coltura di eventuali agenti patogeni di origine batterica nelle vie urinarie; un quarto tampone uretrale viene usato esclusivamente per la ricerca del Mycoplasma mentre un quinto tampone lo si utilizza per la ricerca di Candida.
Una volta raccolto, il materiale viene inviato al laboratorio analisi; nel caso in cui venga riscontrata la presenza di un agente batterico (tampone uretrale positivo) si effettua anche un antibiogramma, un test di sensibilità batterica agli antibiotici che ha lo scopo di indicare il farmaco antibiotico più efficace verso il microrganismo isolato.
La scelta mirata dell’antibiotico evita la comparsa del pericoloso fenomeno noto come antibiotico-resistenza.

Il tampone uretrale è, insieme al tampone vaginale, uno degli esami di profilassi e controllo suggeriti alle donne in stato interessante
Preparazione al tampone uretrale maschile e femminile
È decisamente importante, al fine di rendere il più possibile attendibile il test, attenersi ad alcune indicazioni.
Innanzitutto non si devono avere rapporti sessuali nelle 24 ore che precedono l’esecuzione del test.
Eventuali terapie antibiotiche o antimicotiche devono essere sospese diversi giorni prima.
Le donne devono evitare terapie locali in vagina, irrigazioni vaginali e anche il bagno in vasca.
La mattina del test è opportuno curare l’igiene intima utilizzando un po’ di acqua e del sapone neutro.
Il soggetto che si sottopone al test deve presentarsi a vescica piena.
Se non si rispettano queste indicazioni c’è il fondato rischio che il tampone uretrale produca un falso negativo.
Quando ricorrere al tampone uretrale?
Il medico consiglia il tampone uretrale sia quando sospetta la presenza di un processo patologico infettivo a carico delle vie genito-urinarie sia per monitorare l’efficacia di una terapia intrapresa precedentemente.
Fra i segni e i sintomi che possono indurre il medico a prescrivere l’esecuzione di un tampone uretrale vanno ricordati minzione eccessivamente frequente, minzione dolorosa o difficoltosa, emissione di urine con tracce di sangue o di materiale purulento, emissione di urine dall’aspetto torbido e/o maleodoranti, perdite vaginali e fuoriuscita di secrezioni dal pene.
Il tampone uretrale è, insieme al tampone vaginale, uno degli esami di profilassi e controllo suggeriti alle donne in stato interessante.