Il TPA è un marker tumorale; è una proteina presente nel flusso sanguigno e che è prodotta da alcuni tessuti dell’organismo sia nel corso della normale proliferazione delle cellule sia nel caso di proliferazione di cellule neoplastiche; in quest’ultimo caso i valori tendono a elevarsi anche notevolmente, da qui il suo utilizzo in qualità di marcatore tumorale.
Sono diverse le forme tumorali che producono TPA fra cui il tumore al seno, il tumore dell’ovaio, il carcinoma polmonare, i tumori che colpiscono l’apparato digerente (stomaco, colon-retto), l’ulcera peptica, il tumore al pancreas, il tumore alla prostata, il tumore alla vescica, il tumore al rene ecc.
I valori di TPA possono elevarsi anche nel caso siano presenti malattie non tumorali fra le quali ricordiamo la sindrome del colon irritabile, la rettocolite ulcerosa, il morbo di Crohn, la cirrosi epatica, le enterocoliti infettive, le infezioni interessanti il tratto biliare e il tratto respiratorio ecc.
Il TPA è quindi un marker tumorale aspecifico che non ha un particolare valore dal punto di vista diagnostico; la sua utilità è infatti legata ad altri fattori; essendo infatti correlato alla velocità di accrescimento della massa tumorale più che alle dimensioni della stessa (è per questo motivo che in genere viene richiesto insieme al CEA, un marker tumorale che può fornire indicazioni relativamente alla massa del tumore*), può essere utile nel follow-up post-terapia in quei soggetti in cui la diagnosi di tumore è già certa. I livelli sierici di TPA tendono a innalzarsi notevolmente in particolar modo nel caso di forme tumorali metastatiche e disseminate.
Il test del TPA viene quindi generalmente richiesto nel caso di pazienti che sono stati trattati per alcuni tipi di tumore, in particolar modo i tumori dell’apparato digerente, del seno, del polmone, della prostata e della vescica.
Note – TPA è l’acronimo dei termini inglesi Tissue Polypeptide Antigen ovvero Antigene Polipeptidico Tessutale (spesso il termine utilizzato è tissutale; si tratta però di una variante che, ancorché molto utilizzata anche dagli addetti ai lavori, è da considerarsi non corretta).
Test del TPA – Come si effettua
Per effettuare il test del TPA è necessario sottoporsi a un prelievo di sangue dalla vena di un braccio. È opportuno un digiuno di almeno 8 ore prima del prelievo.
Dal momento che il fumo di sigaretta può influenzare i valori di TPA nel sangue, i fumatori dovrebbero astenersi dal fumo almeno 3-4 giorni prima di effettuare l’esame.
Valori di riferimento
I valori normali di TPA vanno da 0 a 75 U/L.
Si ricorda che l’intervallo di riferimento può variare fra un laboratorio e l’altro ed è quindi sempre necessario fare riferimento ai valori riportati sul referto rilasciato dalla struttura sanitaria presso la quale si è effettuato l’esame.

Il TPA (acronimo dei termini inglesi Tissue Polypeptide Antigen ovvero Antigene Polipeptidico Tessutale*) è un marcatore tumorale. Si tratta di una proteina, presente nel flusso sanguigno, che viene prodotta da alcuni tessuti dell’organismo sia nel corso della normale proliferazione delle cellule sia nel caso di proliferazione di cellule neoplastiche (da qui il suo utilizzo in qualità di marker tumorale).
TPA alto – Cause
Come già accennato sono varie le condizioni patologiche che possono causare il riscontro di TPA alto; fra queste si ricordano principalmente:
- tumore all’ovaio
- tumore al seno
- tumore al polmone
- tumore allo stomaco
- tumore al colon-retto
- tumore al pancreas
- tumore al rene
- tumore alla prostata
- tumore alla vescica
- ulcera peptica
- sindrome del colon irritabile
- rettocolite ulcerosa
- morbo di Crohn
- cirrosi epatica
- enterocolite infettiva
- infezioni del tratto biliare
- infezioni del tratto respiratorio
- ecc.
* CEA alto e TPA basso: si può ipotizzare la presenza di una grande massa tumorale che però si sviluppa in modo piuttosto lento.
CEA basso e TPA alto: si può ipotizzare la presenza di una massa tumorale non particolarmente grande, ma che si sviluppa piuttosto rapidamente.