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Actigrip

Prima di assumere un farmaco consultare sempre il foglietto illustrativo che l’accompagna. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

Actigrip è un decongestionante nasale a base di paracetamolo, triprolidina cloridrato e pseudoefedrina cloridrato.

Il paracetamolo possiede attività analgesiche e antipiretiche non diverse da quelle dell’acido acetilsalicilico (aspirina), rispetto al quale comunque ha una più debole azione antiinfiammatoria.

Per l’attività analgesica, il meccanismo d’azione è forse legato all’inibizione della sintesi delle prostaglandine mentre il motivo della minore attività antiinfiammatoria è correlabile a una minore inibizione sulla sintesi delle prostaglandine a livello periferico piuttosto che a livello del sistema nervoso centrale.

Per l’azione analgesica si è ipotizzato oltre che un meccanismo centrale, anche un meccanismo periferico, a livello dei chemiocettori sensibili alla bradichinina.

Il meccanismo dell’attività antipiretica è collegato a un’inibizione dell’azione dei pirogeni endogeni sui centri termoregolatori.

La triprolidina cloridrato è un efficace antistaminico che determina un sollievo sintomatico nelle affezioni caratterizzate in parte o totalmente da disturbi anche di tipo allergico.

La pseudoefedrina cloridrato è un decongestionante delle vie aeree superiori.

Triprolidina e psedoefedrina sono i principi attivi a base del farmaco Actifed.

A cosa serve Actigrip

Actigrip è indicato nel trattamento dei sintomi dell’influenza e delle affezioni congestizie delle prime vie respiratorie.

Posologia e modo di somministrazione

Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni

L’uso di Actigrip deve essere evitato se si sta già utilizzando qualsiasi altro medicinale contenente paracetamolo.

I soggetti che soffrono di alcolismo devono rivolgersi al proprio medico prima di assumere paracetamolo.

I pazienti con malattie epatiche devono consultare il medico prima di assumere Actigrip.

I pazienti con emicrania trattati con vasocostrittori alcaloidi ergotaminici devono consultare il medico prima di assumere Actigrip.

Nei pazienti trattati con paracetamolo, sono state riportate molto raramente gravi reazioni cutanee come pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG), sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN). I pazienti devono essere informati sui segni delle reazioni cutanee serie e l’uso deve essere interrotto ai primi segni di comparsa di rash cutaneo o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi nelle prime fasi del trattamento.

Se la febbre persiste per più di tre giorni oppure se i sintomi non migliorano o ne compaiono altri entro cinque giorni oppure sono accompagnati da febbre elevata, esantema, quantità eccessiva di muco e tosse persistente, consultare il medico prima di continuare la somministrazione.

Per la presenza di pseudoefedrina, i pazienti devono essere informati che il trattamento deve essere interrotto in caso insorgano: ipertensione, tachicardia, palpitazioni o aritmia cardiaca, nausea o eventuali segni neurologici (come comparsa o esacerbazione di mal di testa).

L’uso degli antistaminici può mascherare i primi segni di ototossicità di certi antibiotici.

Ai pazienti con patologie respiratorie quali enfisema e bronchite cronica deve essere consigliato di consultare un medico prima di utilizzare triprolidina.

Actigrip può causare sonnolenza.

La triprolidina può aumentare gli effetti sedativi di sostanze che deprimono il sistema nervoso centrale come alcol, sedativi, tranquillanti. È necessario informare i pazienti che si deve evitare l’uso di bevande alcoliche durante il trattamento con Actigrip e che è opportuno consultare il medico prima di assumere Actigrip in concomitanza con medicinali che deprimono il sistema nervoso centrale.

I pazienti con ridotta funzionalità renale non devono assumere Actigrip se non consigliato dal medico.

Dosi elevate o prolungate del medicinale possono provocare un’epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi. In caso di insufficienza renale ed epatocellulare utilizzare solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo medico.

Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.

Il sovradosaggio può portare a danno epatico. È necessaria pertanto un’attenta supervisione medica sia per gli adulti che per i bambini anche se non compaiono segni o sintomi evidenti.

Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco.

È sconsigliabile l’uso del medicinale se il paziente è in trattamento con farmaci antiinfiammatori.

Popolazioni speciali

Consultare il medico per determinare la dose negli anziani per la loro maggiore sensibilità verso il farmaco.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Actigrip contiene: metile para-idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche (anche ritardate).

Gravidanza e allattamento

Actigrip è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Alle comuni dosi terapeutiche gli antistaminici presentano reazioni secondarie assai variabili da soggetto a soggetto e da composto a composto. L’effetto secondario più frequente è la sedazione che può manifestarsi con sonnolenza, di ciò debbono essere avvertiti coloro che possono condurre autoveicoli o attendere ad operazioni che richiedono integrità del grado di vigilanza.

Controindicazioni

Actigrip è controindicato in caso di:

  • ipersensibilità ai principi attivi, ad altri antistaminici o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel preparato.
  • Bambini di età inferiore ai 12 anni.
  • Gravidanza e l’allattamento.
  • Pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO) o nelle due settimane successive a tale trattamento. In tali casi l’uso concomitante di Actigrip può causare un aumento della pressione sanguigna o crisi ipertensive e nella terapia delle affezioni delle basse vie respiratorie, compresa l’asma bronchiale.
  • Pazienti con preesistenti malattie cardiovascolari, in particolare quelli con malattie coronariche, ipertensione e patologie tiroidee.
  • Pazienti con storia di ictus o che presentano fattori di rischio per l’ictus, a causa dell’attività alfa-simpaticomimetica del vasocostrittore.
  • Epilessia.
  • Diabete
  • Gravi affezioni epatiche e renali.
  • Grave insufficienza epatocellulare.

I medicinali a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi e in quelli affetti da grave anemia emolitica.

Per i suoi effetti anticolinergici non utilizzare Actigrip in caso di glaucoma, nell’ipertrofia prostatica, nell’ostruzione del collo vescicale, nelle stenosi piloriche e duodenali o di altri tratti dell’apparato gastroenterico ed urogenitale.

L’associazione di Actigrip con farmaci simpaticomimetici indiretti, alfa simpatico mimetici (per via orale e/o nasale) è controindicata.

Actigrip in compresse

Actigrip è indicato nel trattamento dei sintomi dell’influenza e delle affezioni congestizie delle prime vie respiratorie

Interazioni

Farmaci anticoagulanti (per esempio, warfarin)

L’uso concomitante di paracetamolo con anticoagulanti orali può portare a lievi variazioni dei valori di INR. In questo caso, i pazienti devono chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di utilizzare Actigrip se stanno già assumendo farmaci per fluidificare il sangue, come il warfarin o altri derivati cumarinici.

Inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO)

La pseudoefedrina esercita le sue proprietà di vasocostrittore stimolando i recettori adrenergici e favorendo il rilascio di noradrenalina dai siti neuronali. Poiché gli IMAO ostacolano il metabolismo delle amine simpaticomimetiche aumentando la disponibilità di noradrenalina rilasciabile nel sistema nervoso, possono potenziare l’effetto pressorio della pseudoefedrina. In letteratura sono stati riportati casi di crisi ipertensive acute dovuti all’uso concomitante di IMAO e amine simpaticomimetiche.

Sostanze che deprimono il SNC (alcol, sedativi, tranquillanti)

Il medicinale può interagire con alcol, antidepressivi triciclici, neurolettici od altri farmaci ad azione depressiva sul sistema nervoso centrale come barbiturici, sedativi, tranquillanti, ipnotici che non vanno assunti durante la terapia.

Correlate alla presenza di pseudoefedrina, sono controindicate le associazioni con simpaticomimetici indiretti (efedrina, metilfenidato, fenilefrina) e alfa simpaticomimetici per via orale e/o nasale (nafazolina, ossimetazolina, fenilefrina, tetrizolina, tramazolina, tuaminoeptano), per il possibile rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensiva.

La somministrazione concomitante di alcaloidi dopaminergici dell’ergot (bromocriptina, cabergolina, lisuride, pergolide) e alcaloidi vasocostrittori dell’ergot (diidroergotamina, ergotamina, metilergometrina) può indurre vasocostrizione e/o crisi ipertensiva.

Ugualmente non dovrebbero essere assunti contemporaneamente ad Actigrip, potendo causare significative interazioni, antipertensivi, ipoglicemizzanti orali, metoclopramide, altre sostanze ad azione anticolinergica.

Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso

Gas anestetici alogenati: rischio di crisi ipertensiva perioperatoria. È consigliabile interrompere il trattamento con Actigrip qualche giorno prima di un intervento chirurgico programmato,

Il furazolidone causa progressiva inibizione delle monoaminoossidasi, per cui non va assunto contemporaneamente ad Actigrip.

L’effetto degli antipertensivi che interferiscono con l’attività del simpatico (per esempio, metildopa, alfa e betabloccanti, debrisochina, guanetidina, betanidina e bretilio) può essere parzialmente annullato da Actigrip, che pertanto, anche in questo caso, non va contemporaneamente assunto.

L’ingestione abituale di farmaci anticonvulsivanti o di contraccettivi orali può, con un meccanismo di induzione enzimatica, accelerare il metabolismo del paracetamolo.

Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).

La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

Actifed

Formula strutturale della pseudoefedrina, uno dei principi attivi di Actigrip

Acrigrip – Effetti collaterali

Sono diversi gli effetti collaterali che potrebbero verificarsi in seguito all’assunzione di Actigrip; tra i principali si ricordano:

  • sonnolenza
  • astenia
  • vertigini
  • eruzioni cutanee su base allergica
  • fotosensibilizzazione
  • secchezza delle fauci
  • ritenzione urinaria
  • ispessimento delle secrezioni bronchiali
  • disturbi gastroenterici come nausea, vomito e diarrea, eventualmente riducibili somministrando il prodotto dopo i pasti
  • insonnia, euforia e tremori.

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio si osservano in genere spiccati effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, sonnolenza, letargia, depressione respiratoria, ipertensione, irritabilità, convulsioni. Nei bambini l’azione dominante è quella eccitante con accentuati tremori, insonnia, iperattività e convulsioni.

Pallore, anoressia, nausea e vomito sono di frequente i primi segni del sovradosaggio del paracetamolo. La necrosi epatica è una complicazione correlata al sovradosaggio di paracetamolo. Gli enzimi epatici possono diventare elevati ed il tempo di protrombina prolungato in un tempo compreso tra le 12 e le 48 ore ma i segni clinici possono non manifestarsi fino al 6° giorno dall’ingestione.

L’alcol può potenziare l’epatotossicità del sovradosaggio di paracetamolo e potrebbe aver contribuito a determinare una pancreatite acuta in un paziente che aveva assunto quantità eccessive di paracetamolo. In caso di iperdosaggio, il paracetamolo, contenuto in Actigrip, può provocare citolisi epatica e può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.

Gestione

Trasferimento immediato del paziente in ospedale.

Prelievo di un campione di plasma per determinare il dosaggio iniziale di paracetamolo.

Evacuazione rapida del prodotto ingerito tramite lavanda gastrica.

Acidificare le urine somministrando cloruro di ammonio (per incrementare l’eliminazione di pseudoefedrina).

Di solito il trattamento del sovradosaggio comprende la somministrazione nel più breve tempo possibile dell’antidoto N-acetilcisteina per via endovenosa o per via orale e, se possibile, prima della decima ora.

Trattamento sintomatico.

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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

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