L‘aspirina (acido acetilsalicilico, ASA) è uno dei farmaci antinfiammatori non steroidei più conosciuti e utilizzati al mondo. È il capostipite della classe farmaceutica dei salicilati. È vendibile senza obbligo di prescrizione medica.
L’aspirina è dotata di attività antinfiammatoria, analgesica (antidolorifica) e antipiretica (antifebbrile). Impiegata bassi dosaggi, l’aspirina esercita un’azione antiaggregante piastrinica.
L’aspirina è disponibile in varie formulazioni farmaceutiche che sono adatte alla somministrazione per via orale e per via parenterale.
Quando l’aspirina viene assunta per via orale, viene assorbita a livello della mucosa gastrica e intestinale e distribuita a livello epatico; qui, grazie all’azione di alcuni enzimi (esterasi), l’acido acetilsalicilico viene convertito in acido salicilico, molecola che espleta la sua azione terapeutica. Una volta terminata la propria attività, l’acido salicilico viene metabolizzato a livello epatico e poi escreto per via renale.
Aspirina, aspirinetta e cardioaspirin: le differenze
Molti si chiedono se esistono differenze fra aspirina, aspirinetta e cardioaspirin (spesso detta, erroneamente, cardioaspirina). Alcune differenze vi sono, ma non nel principio attivo, che rimane lo stesso (acido acetilsalicilico).
Aspirinetta è un farmaco che contiene 100 mg di acido acetilsalicilico e viene utilizzato nel trattamento della malattia reumatica e della sindrome di Kawasaki.
Cardioaspirin è un farmaco che contiene 100 mg di acido acetilsalicilico ed è associato a un rivestimento gastroprotettivo. Viene utilizzato per le sue proprietà antitrombotiche; serve cioè a prevenire la formazione di coaguli di sangue (i cosiddetti trombi) nei vasi sanguigni. Viene impiegato nella prevenzione di: eventi atero-trombotici maggiori (dopo un infarto, un ictus ecc.), riocclusione dei by-pass aorto-coronarici, eventi cardiovascolari con malattia ateromasica conclamata ed eventi cardiovascolari in pazienti ad alto rischio.
La presenza del rivestimento gastro-protettivo differenzia in modo sostanziale il metabolismo dei farmaci; il primo agisce come antinfiammatorio, il secondo come anti-trombotico.
A cosa serve l’aspirina?
A cosa serve l’aspirina? Molto sinteticamente si può dire che è un farmaco adatto a combattere dolore e infiammazione nonché la febbre (l’acido acetilsalicico, infatti, come spiegato all’inizio, è una sostanza dotata di proprietà analgesiche, antinfiammatorie e antifebbrili). Più specificamente, le principali indicazioni all’uso di aspirina per via orale sono le seguenti:
- terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento;
- mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari.
Per via parenterale l’aspirina può essere impiegata nel trattamento sintomatico di:
- infiammazioni dell’apparato muscolo-scheletrico
- patologie neoplastiche
- dolore post-traumatico
- dolore post-operatorio.

Formula strutturale dell’acido acetilsalicilico, principio attivo dell’Aspirina
Modalità di utilizzo
Le formulazioni più utilizzate di aspirina sono le compresse (da 325 a 500 mg di acido acetilsalicilico) e le compresse effervescenti (400 mg di acido acetilsalicilico + 240 mg di vitamina C, Aspirina C)
Negli adulti i dosaggi normalmente consigliati sono 1-2 compresse come dose singola, ripetendo, se necessario, la dose a intervalli di 4-8 ore fino a 2-3 volte al giorno.
Le compresse vanno sempre assunte con acqua, tè, limonata ecc.
Aspirina C deve essere sempre sciolta prima dell’uso (1 compressa in mezzo bicchiere d’acqua).
L’uso del prodotto è riservato ai soli pazienti adulti.
Utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace e aumentarlo soltanto nel caso in cui non sia sufficiente ad alleviare i sintomi (dolore e febbre). Non si devono superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi.
I soggetti maggiormente esposti al rischio di effetti indesiderati gravi, che possono usare il farmaco solo se prescritto dal medico, devono seguirne scrupolosamente le istruzioni.
Aspirina deve essere utilizzata per il periodo più breve possibile.
Non assumere il prodotto per più di 3–5 giorni senza aver consultato il proprio medico. Consultare il medico anche nel caso in cui i sintomi persistano.
Assumere il medicinale preferibilmente dopo i pasti principali o, comunque, a stomaco pieno.
Aspirina compresse e Aspirina compresse effervescenti con vitamina C non sono farmaci indicati per l’uso pediatrico.
Avvertenze e controindicazioni
L’aspirina è un farmaco da banco; ciononostante è sempre opportuno consultare il medico curante prima di assumere un qualsiasi farmaco, aspirina compresa.
L’aspirina può causare reazioni di ipersensibilità (compresi attacchi d’asma, rinite, angioedema o orticaria). Il rischio che ciò si verifichi è maggiore nei soggetti che già in passato hanno presentato una reazione di ipersensibilità dopo l’uso di questo tipo di farmaci e nei soggetti che presentano reazioni allergiche ad altre sostanze (per esempio, reazioni cutanee, prurito, orticaria).
Nei soggetti con asma e/o rinite (con o senza poliposi nasale) e/o orticaria le reazioni possono essere più frequenti e gravi.
In rari casi le reazioni possono essere molto gravi e potenzialmente fatali.
L’aspirina e gli altri antinfiammatori non steroidei possono essere causa di gravi effetti indesiderati a livello gastrointestinale (sanguinamento, ulcera, perforazione). Per tale motivo questi medicinali non devono essere impiegati da coloro che sono affetti da ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. È consigliabile che ne evitino l’uso anche coloro che in passato hanno sofferto di ulcera gastrointestinale o sanguinamenti gastrointestinali. Il rischio di lesioni gastrointestinali è un effetto dose-correlato, in quanto la gastrolesività è maggiore in soggetti che fanno un uso di dosi più elevate di acido acetilsalicilico.
Anche i soggetti con abitudine all’assunzione di forti quantità di bevande alcoliche sono maggiormente esposti al rischio di lesioni gastrointestinali (sanguinamenti in particolare).
Nei soggetti affetti da difetti della coagulazione o in trattamento con farmaci anticoagulanti, l’aspirina e gli altri FANS possono causare una grave diminuzione delle capacità emostatiche esponendo a rischio di emorragia.
L’aspirina e gli altri FANS possono essere causa di una riduzione critica della funzione renale e di ritenzione idrica; il rischio è maggiore nei soggetti che stanno assumendo farmaci diuretici. Ciò può essere particolarmente pericoloso nel caso di persone anziane e nel caso di soggetti con compromissione delle funzioni renale o cardiaca o epatica.
L’aspirina e gli altri FANS possono causare un aggravamento dell’asma.
Il rischio di effetti indesiderati gravi è maggiore nei soggetti in età geriatrica (in particolar modo negli over 75).
I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare aspirina solo dopo aver consultato il proprio medico.
I prodotti contenenti acido acetilsalicilico non devono essere utilizzati nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 16 anni con infezioni virali, a prescindere dalla presenza o no di febbre. Nel caso di alcune patologie di origine virale, in particolar modo influenza A, influenza B e varicella, esiste il rischio di sindrome di Reye, una malattia molto rara, ma potenzialmente letale, che richiede un immediato intervento medico. Il rischio può essere aumentato in caso di assunzione contemporanea di aspirina, sebbene a oggi non sia stata dimostrata una relazione causale. Il vomito persistente in pazienti affetti da queste malattie può essere un segno di sindrome di Reye.
L’acido acetilsalicilico può interferire con l’eliminazione dell’acido urico: alte dosi hanno un effetto uricosurico mentre dosi molto basse possono ridurne l’escrezione. Occorre inoltre considerare che l’acido acetilsalicilico e gli altri FANS possono mascherare i sintomi della gotta ritardandone la diagnosi. È anche possibile un effetto antagonista con i farmaci uricosurici.
L’uso di acido acetilsalicilico in associazione ad alcuni farmaci può aumentare il rischio di effetti indesiderati gravi. Non si deve quindi usare aspirina insieme a un altro FANS o, comunque, non si deve usare più di un FANS per volta.
L’uso di aspirina (come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi) potrebbe interferire con la fertilità; di ciò devono essere informati i soggetti di sesso femminile e in particolare le donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Aspirina compresse effervescenti con vitamina C contiene 933 mg di sodio per compressa; tale farmaco può quindi non essere adatto per i soggetti che devono seguire una dieta a basso contenuto di sodio.
Se si deve essere sottoposti a un intervento chirurgico (anche di piccola entità, ad esempio l’estrazione di un dente) e nei giorni precedenti si è fatto uso di aspirina o di un altro FANS occorre informarne il chirurgo per i possibili effetti sulla coagulazione.
Dato che l’aspirina può essere causa di sanguinamento gastrointestinale occorre tenerne conto nel caso fosse necessario eseguire una ricerca del sangue occulto.
Aspirina compresse effervescenti con vitamina C – La vitamina C (acido ascorbico) deve essere usata con cautela da soggetti con predisposizione alla calcolosi renale o con calcolosi renale ricorrente.
Per quanto riguarda le controindicazioni, si ricorda che aspirina è controindicata in caso di:
- ulcera gastroduodenale;
- diatesi emorragica;
- insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi;
- deficit della glucosio –6-fosfato deidrogenasi (G6PD/favismo);
- trattamento concomitante con metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o più) o con warfarin (Coumadin);
- anamnesi di asma indotta dalla somministrazione di salicilati o sostanze ad attività simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei;
- ultimo trimestre di gravidanza e allattamento;
- bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni.
Interazioni di aspirina con altre sostanze
L’aspirina può interagire con molte sostanze, perciò la sua efficacia e la sua sicurezza possono essere alterate in modo significativo dalla contestuale assunzione di altri principi attivi o sostanze, in grado di aumentare sensibilmente il rischio di reazioni indesiderate.
Alcune associazioni sono controindicate, altre sono non raccomandate.
Associazioni controindicate sono quelle con:
- metotrexato (dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana)
- warfarin (Coumadin).
Fra le associazioni non raccomandate (l’eventuale associazione può essere decisa soltanto dal medico curante previa valutazione del rapporto rischi/benefici) si ricordano quelle con:
- antiaggreganti piastrinici
- trombolitici o anticoagulanti orali o parenterali
- FANS
- metotrexato (dosi inferiori a 15mg/settimana)
- inibitori selettivi del reuptake della Serotonina (SSRI).
Alcune associazioni richiedono particolari precauzioni o aggiustamento dei dosaggi:
- ACE-inibitori: riduzione dell’effetto ipotensivo; aumento del rischio di compromissione della funzione renale.
- acido valproico
- antiacidi
- antidiabetici
- digossina
- diuretici
- acetazolamide
- corticosteroidi (esclusi quelli per uso topico e quelli impiegati per la terapia dell’insufficienza corticosurrenale):
- metoclopramide
- uricosurici (per esempio, probenecid, benzbromarone)
- deferoxamina (nel caso di Aspirina C)
- levotiroxina (nel caso di Aspirina C)
- ecc.
La somma degli effetti dell’alcol e dell’acido acetilsalicilico causa un aumento del danno della mucosa gastrointestinale e prolungamento del tempo di sanguinamento.
È comunque sempre opportuno non somministrare altri farmaci per via orale entro 1 o 2 ore dall’impiego di aspirina.
Effetti collaterali
L’assunzione di aspirina così come quella di altri FANS si accompagna frequentemente a numerosi effetti collaterali, che si realizzano con incidenza e gravità maggiore in pazienti particolarmente predisposti o sottoposti a terapie lunghe e a elevati dosaggi.
Degne di rilevanza clinica sono le reazioni a carico di:
- apparato gastrointestinale (bruciori, gastralgie, nausea e vomito, stitichezza e nei casi più gravi ulcere ed emorragie);
- sangue (allungamento significativo del tempo di sanguinamento, solo raramente associato anche a pancitopenia);
- sistema genito-urinario (progressivo deterioramento della funzionalità renale);
- apparato tegumentario (eritema nodoso, rash, dermatiti e reazioni bollose nei casi più gravi);
- sistema sensoriale (calo dell’udito e disturbi oculari);
- controllo metabolico (alterazioni soprattutto a carico del metabolismo glicidico);
- sistema nervoso centrale (cefalea, insonnia, sonnolenza, confusione e tremori);
- apparato cardiovascolare (maggior rischio di eventi cerebro- e cardiovascolari).
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.