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Carvasin

Carvasin è il nome commerciale di un farmaco a base di isosorbide dinitrato, un vasodilatatore dimostratosi efficace nell’insufficienza coronarica e nell’angina pectoris aumentando, per il migliore flusso ematico indotto nel letto coronarico, la resistenza del cuore allo sforzo e quindi riducendo la frequenza e la gravità degli attacchi anginosi.

Dopo dosi terapeutiche del farmaco, la pressione arteriosa sistemica di solito viene ridotta, la frequenza cardiaca resta immodificata o subisce un lieve incremento compensatorio. In assenza di scompenso cardiaco, la gittata cardiaca aumenta temporaneamente per poi decrescere. La resistenza vascolare polmonare e la pressione polmonare vengono ridotte.

L’effetto antianginoso di Carvasin sublinguale di solito si manifesta in 2-5 minuti dopo la somministrazione e dura per 1-2 ore. L’effetto emodinamico delle compresse orali viene osservato in 20-60 minuti e dura per 4-6 ore.

A cosa serve Carvasin

Carvasin è indicato nel caso di:

  • insufficienza coronarica
  • prevenzione e cura dell’angina pectoris.

Carvasin sublinguale per la sua rapidità d’azione, può essere indicato nella cura dell’angina pectoris; per la durata della sua azione, di circa 2 ore, è indicato nella prevenzione dell’attacco di angina quando ci si impegna in uno sforzo che può provocare l’attacco (attività muscolare, atto sessuale, pasto abbondante).

Carvasin per uso orale, di azione meno rapida, ma più prolungata, è indicato nella prevenzione degli attacchi di angina pectoris e nella terapia dell’insufficienza coronarica.

Posologia e modo di somministrazione

La posologia e le modalità di utilizzo di Carvasin possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.

Prima di usare Carvasin si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.

Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

 

Isorbide dinitrato

Formula strutturale dell’isosorbide dinitrato, principio attivo del farmaco Carvasin

Carvasin – Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni

Avvertenze

Carvasin deve essere usato con cautela e sotto controllo medico nelle seguenti condizioni:

  • glaucoma
  • anemia marcata
  • ipertiroidismo
  • trauma cranico
  • emorragia cerebrale
  • stenosi aortica o mitralica
  • soggetti con predisposizione all’ipotensione ortostatica
  • soggetti affetti da ipertensione endocranica, anche se un ulteriore aumento della pressione è stato osservato solo dopo l’assunzione di dosi intravenose di nitroglicerina
  • pazienti con insufficienza renale.

Per tutte le altre possibili avvertenze e precauzioni consultare il foglietto illustrativo; di seguito si riportano quelle relative a gravidanza, allattamento e uso di macchinari.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza

Non ci sono studi adeguati e ben controllati nelle donne durante la gravidanza. Carvasin può essere usato in gravidanza solo se strettamente necessario e dietro prescrizione e continua supervisione medica.

Allattamento

Ci sono dati che dimostrano che i nitrati sono escreti nel latte materno e possono causare metaemoglobinemia nei neonati. L’entità dell’escrezione di isosorbide dinitrato e dei suoi metaboliti nel latte umano non è stata determinata. Pertanto, va esercitata particolare cautela se Carvasin viene somministrato a donne che allattano

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Carvasin può alterare le capacità di reazione e ridurre i riflessi nella guida dei veicoli e nel controllo di macchinari. Questo effetto può essere potenziato dal consumo di alcol.

Controindicazioni

Le controindicazioni all’assunzione di Carvasin sono:

  • ipersensibilità al principio attivo, ad altri nitrati o a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel preparato.
  • Infarto miocardico in fase acuta.
  • Insufficienza circolatoria acuta (shock, collasso circolatorio).
  • Shock cardiogeno (a meno che non sia mantenuta una sufficiente pressione telediastolica per mezzo di adeguati provvedimenti).
  • Grave ipotensione arteriosa (pressione sistolica <90 mmHg).
  • Cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
  • Pericardite costrittiva.
  • Grave ipovolemia.
  • Tamponamento cardiaco.
  • Pazienti con ipertensione polmonare primaria.

Gli inibitori della fosfodiesterasi (sildenafil, vardenafil, tadalafil, rispettivamente principi attivi di Viagra, Levitra e Cialis) potenziano gli effetti ipotensivi dei nitrati e, pertanto, la co-somministrazione con nitrati organici è controindicata.

Interazioni

Carvasin può agire come antagonista fisiologico della norepinefrina, acetilcolina ed istamina. I nitrati possono causare ipotensione come risultato di una vasodilatazione periferica. L’alcol può aumentare questo effetto.

La contemporanea somministrazione di farmaci con proprietà ipotensive (es. beta- bloccanti, vasodilatatori, diuretici, calcio-antagonisti, ACE-inibitori), di neurolettici e antidepressivi triciclici può potenziare l’effetto ipotensivo.

La co-somministrazione di inibitori della fosfodiesterasi (es. sildenafil, vardenafil e tadalafil) utilizzati nel trattamento della disfunzione erettile potenzia l’effetto ipotensivo dei nitrati organici. Questo può portare a complicanze cardiovascolari con pericolo di vita; pertanto in pazienti in terapia con Carvasin l’uso degli inibitori della fosfodiesterasi (per esempio, sildenafil, vardenafil, tadalafil) è controindicato.

Alcune segnalazioni suggeriscono che la concomitante somministrazione di isosorbide dinitrato possa aumentare i livelli ematici di diidroergotamina e il suo effetto.

carvasin

Carvasin è il nome commerciale di un farmaco a base di isosorbide dinitrato, un vasodilatatore dimostratosi efficace nell’insufficienza coronarica e nell’angina pectoris

Carvasin – Effetti collaterali

La maggior parte degli effetti collaterali di Carvasin sono ascrivibili all’attività farmacodinamica e sono dose dipendenti. È possibile la comparsa di cefalea all’inizio del trattamento, che solitamente scompare con la prosecuzione della terapia. All’inizio della terapia o con l’aumento della dose si possono osservare comunemente (1-10% dei pazienti) ipotensione e/o sensazione di testa vuota in posizione eretta. Questi sintomi possono essere associati a senso di instabilità, sonnolenza, tachicardia riflessa e senso di debolezza e scompaiono generalmente durante la prosecuzione della terapia.

La frequenza degli effetti indesiderati è definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Di seguito si riportano gli effetti collaterali comuni e molto comuni.

Patologie del sistema nervoso

Molto comune: cefalea

Comune: capogiro (incluso capogiro posturale), sonnolenza

Patologie cardiache

Comune: tachicardia (riflessa)

Patologie vascolari

Comune: ipotensione ortostatica

Patologie gastrointestinali

Comune: nausea.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

Comune: astenia

Durante il trattamento con Carvasin può verificarsi una ipossiemia temporanea, a causa della ridistribuzione relativa del flusso sanguigno in aree alveolari ipoventilate. Questo può portare a ipossia miocardica, in particolare in pazienti con coronaropatia.

Con i nitrati organici sono state riportate risposte ipotensive gravi, che includono nausea, vomito, astenia, agitazione, pallore, sudorazione eccessiva e collasso. L’alcol può intensificare questo effetto.

Misure che facilitino il ritorno venoso (per esempio, posizione di Trendeleburg, respirazioni profonde e movimenti delle estremità) di solito risolvono la sindrome.

Sovradosaggio

Sintomi:

  • Caduta pressoria ≤90 mmHg
  • Pallore
  • Sudorazione
  • Pulsazioni deboli
  • Tachicardia
  • Vertigine posturale
  • Cefalea
  • Astenia
  • Vertigine
  • Nausea
  • Vomito
  • Diarrea
  • Sonnolenza
  • Vampate

È stata segnalata metaemoglobinemia in pazienti in trattamento con altri nitrati organici. Durante la biotrasformazione di isosorbide mononitrato si liberano ioni nitrito che possono causare metaemoglobinemia e cianosi con conseguente tachipnea, ansia, perdita di coscienza e arresto cardiaco. Non si può escludere che un’overdose di isosorbide dinitrato possa causare questa reazione avversa.

Con dosaggi molto elevati la pressione intracranica può essere aumentata. Questo può comportare sintomi di natura celebrale.

Procedura ordinaria:

  • Interruzione dell’assunzione del farmaco
  • Procedure ordinarie in caso di ipotensione nitro-derivata
  • Il paziente deve essere posto in posizione orizzontale con la testa abbassata e le gambe sollevate
  • Somministrazione di ossigeno
  • Aumento del volume plasmatico (liquidi endovena)
  • Trattamenti specifici anti-shock (ricovero del paziente in terapia intensiva)

Procedura speciale:

  • Fare in modo di aumentare la pressione arteriosa se essa è molto bassa
  • Agenti vasopressori devono essere utilizzati solo in quei pazienti che non rispondono ad un’adeguata reintegrazione dei liquidi
  • Trattamento della metaemoglobinemia: a partire da un livello di 0,8 g/100 ml di metaemoglobinemia, il trattamento consisterà in una somministrazione intravenosa all’1% di blu di metilene (1-2 mg/Kg). In casi meno gravi, la dose di 50 mg/Kg dovrebbe essere somministrata per via orale. Si raccomanda un trattamento in un centro specializzato.
  • In caso di segni di arresto respiratorio e circolatorio iniziare immediatamente le procedure di rianimazione.

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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

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