Catapresan è un farmaco antipertensivo a base di clonidina cloridrato, un principio attivo agonista dei recettori α2-adrenergici. L’azione della clonidina cloridrato si esplica prevalentemente a livello del sistema nervoso centrale, determinando una riduzione del tono simpatico e delle resistenze periferiche e renali, del ritmo cardiaco e della pressione. Il flusso plasmatico renale e la velocità di filtrazione glomerulare rimangono essenzialmente invariati. I normali riflessi posturali non vengono alterati, quindi i fenomeni ortostatici sono lievi e poco frequenti.
Durante la terapia a lungo termine con Catapresan (clonidina), la gittata cardiaca tende a riportarsi sui valori standard, mentre le resistenze periferiche rimangono ridotte. Nella maggior parte dei pazienti è stata osservata una diminuzione della frequenza cardiaca, ma il farmaco non altera la normale risposta emodinamica allo sforzo.
A cosa serve Catapresan
Catapresan (clonidina) è un farmaco indicato per tutte le forme di ipertensione arteriosa (pressione alta).
Catapresan (clonidina) non è efficace nell’ipertensione da feocromocitoma.
Posologia e modo di somministrazione
Il trattamento dell’ipertensione richiede una costante supervisione da parte del medico.
La posologia e le modalità di utilizzo di Catapresan possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Catapresan si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Catapresan (clonidina) è un farmaco indicato per tutte le forme di ipertensione arteriosa; non è efficace nell’ipertensione da feocromocitoma
Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni
Catapresan (clonidina) deve essere somministrato con cautela in pazienti affetti da insufficienza coronarica di grado severo, insufficienza renale cronica, malattie cerebrovascolari, infarto miocardico recente e bradiaritmia lieve o moderata, stipsi. La somministrazione in pazienti affetti da polineuropatia, malattia di Raynaud ed altre affezioni di tipo ostruttivo del circolo periferico va effettuata con estrema cautela; analoghe precauzioni andranno osservate in pazienti affetti da depressione o che abbiano sofferto di disturbi depressivi, essendo stati segnalati casi di insorgenza o accentuazione di tali disturbi durante il trattamento con clonidina.
Catapresan (clonidina) non è efficace nell’ipertensione da feocromocitoma.
La clonidina, il principio attivo di Catapresan (clonidina) e i suoi metaboliti sono ampiamente escreti per via renale. In caso di insufficienza renale è necessario un aggiustamento posologico particolarmente attento.
Il trattamento con Catapresan (clonidina), come con altri farmaci antipertensivi, deve essere monitorato con particolare attenzione in pazienti con scompenso cardiaco o malattie coronariche gravi.
Durante la prima settimana del trattamento, l’azione ipotensiva del Catapresan (clonidina) può accompagnarsi ad un effetto sedativo. La sedazione di regola si attenua durante la prosecuzione della terapia. In caso di necessità si deve procedere ad una riduzione della posologia sotto controllo medico.
I pazienti devono essere informati che clonidina può potenziare l’azione di altri deprimenti del SNC, come agonisti oppiacei, analgesici, barbiturici, sedativi, anestetici o alcol.
L’eventuale sospensione del trattamento deve avvenire esclusivamente sotto controllo medico e gradualmente con dosi a scalare, nell’arco di alcuni giorni, onde evitare un conseguente brusco aumento dei valori pressori con la classica sintomatologia (agitazione, palpitazioni, nervosismo, tremore, cefalea, nausea ecc.). Si devono pertanto avvertire i pazienti di non sospendere la terapia senza aver prima consultato il medico curante.
Qualora si voglia interrompere la terapia, il medico deve ridurre progressivamente la dose nell’arco di 2-4 giorni. Un aumento eccessivo della pressione sanguigna a seguito dell’interruzione del trattamento con Catapresan (clonidina) può essere revertito dalla somministrazione endovenosa di fentolamina o tolazolina. Se è necessario interrompere un concomitante trattamento a lungo termine con ß-bloccanti, è opportuno sospendere il ß-bloccante diversi giorni prima della graduale sospensione della clonidina. In pazienti che hanno manifestato reazioni cutanee locali al Catapresan cerotto transdermico, il passaggio alla terapia orale con clonidina può comportare l’insorgenza di rash diffuso.
I pazienti che utilizzano lenti a contatto devono essere informati che il trattamento con Catapresan (clonidina) può ridurre la lacrimazione degli occhi.
L’uso e la sicurezza d’impiego della clonidina nei bambini e negli adolescenti ha trovato scarso riscontro negli studi controllati, randomizzati; pertanto l’uso in questa popolazione di pazienti non può essere raccomandato.
In particolare sono state osservate gravi reazioni avverse, compresa morte, quando la clonidina è stata utilizzata “off-label” in associazione a metilfenidato nei bambini con ADHD (sindrome da deficit di attenzione ed iperattività). Pertanto, l’impiego di clonidina in tale associazione non è raccomandato.
Le compresse di Catapresan contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio- galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Gravidanza
I dati relativi all’uso di clonidina in donne in gravidanza sono in numero limitato.
Durante la gravidanza, Catapresan (clonidina), come ogni farmaco, va somministrato solo nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. Si raccomanda un attento monitoraggio della madre e del bambino.
La clonidina attraversa la barriera placentare e può ridurre il ritmo cardiaco del feto. Non vi sono dati sufficienti riguardanti l’effetto a lungo termine dell’esposizione prenatale al farmaco.
Durante la gravidanza le forme orali di clonidina sono da preferirsi. La somministrazione endovenosa di clonidina deve essere evitata.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva.
Dopo il parto può verificarsi un transitorio aumento nella pressione arteriosa del neonato.
Allattamento
La clonidina viene escreta nel latte materno. Tuttavia, esistono informazioni insufficienti relative agli effetti di clonidina sui neonati. L’uso di Catapresan non è quindi raccomandato durante l’allattamento.
Fertilità
Non sono stati condotti studi clinici sull’effetto di clonidina sulla fertilità umana. Gli studi con clonidina sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sull’indice di fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare e usare macchinari.
I pazienti devono essere comunque avvisati della possibile insorgenza di effetti indesiderati quali vertigini, sedazione e disturbi dell’accomodazione durante il trattamento con Catapresan (clonidina). Deve essere quindi raccomandata cautela durante la guida di veicoli o l’utilizzo di macchinari. Se i pazienti manifestano gli effetti indesiderati sopra menzionati devono evitare attività potenzialmente pericolose come guidare o utilizzare macchinari.
Controindicazioni
Catapresan (clonidina) non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilità accertata al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e a pazienti con bradiaritmia grave causata o da malattia del nodo del seno o da blocco atrio-ventricolare di 2° o 3° grado.
L’uso di Catapresan (clonidina) è controindicato in caso di rare condizioni ereditarie che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti del prodotto.

Formula strutturale della clonidina, principio attivo del farmaco Catapresan
Interazioni
Le interazioni farmacologiche possono modificare il funzionamento dei farmaci o aumentare il rischio di gravi effetti collaterali. Questa scheda non contiene le possibili interazioni farmacologiche di Catapresan. È opportuno conservare un elenco di tutti i prodotti utilizzati (farmaci da prescrizione / senza ricetta medica e prodotti a base di erbe) e metterne a conoscenza il medico curante e/o il farmacista. Non si deve avviare, interrompere o modificare il dosaggio di alcun medicinale senza l’approvazione del proprio medico.
Per le possibili interazioni di Catapresan con altri farmaci e sostanze consultare il foglietto illustrativo.
Catapresan – Effetti collaterali
La maggior parte degli effetti collaterali di Catapresan sono lievi e tendono a diminuire nel corso della terapia. Nel foglietto illustrativo gli effetti collaterali sono elencati in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie:
- Molto comune ≥ 1/10
- Comune ≥ 1/100 < 1/10
- Non comune ≥ 1/1.000 < 1/100
- Raro ≥ 1/10.000 < 1/1.000
- Molto raro < 1/10.000
- Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
Di seguito si riportano gli effetti collaterali molto comuni e comuni.
Disturbi psichiatrici:
Comune: Depressione, disturbi del sonno.
Patologie del sistema nervoso:
Molto comune: Vertigini, sedazione.
Comune: Cefalea.
Patologie vascolari:
Molto comune: Ipotensione ortostatica.
Patologie gastrointestinali:
Molto comune: Secchezza delle fauci.
Comune: Stipsi, nausea, dolore alle ghiandole salivari, vomito.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella:
Comune: Disfunzione erettile.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Comune: Stanchezza.
Sovradosaggio
Sintomi:
La clonidina è caratterizzata da un ampio spettro terapeutico. L’intossicazione da clonidina si manifesta con una generale depressione del simpatico, che comprende costrizione della pupilla, letargia, bradicardia, ipotensione, ipotermia, sonnolenza fino al coma, depressione respiratoria tendente all’apnea. Può inoltre manifestarsi ipertensione paradossa in seguito alla stimolazione dei recettori periferici a1.
Trattamento:
Il trattamento d’emergenza consiste nella lavanda gastrica e nella somministrazione di farmaci analettici e/o vasopressori.
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.