Clenil è il nome commerciale del farmaco più noto a base di beclometasone dipropionato, un corticosteroide sintetico che ha mostrato una notevole efficacia per uso topico. Quando viene somministrato per aerosol, infatti, il beclometasone riduce l’infiammazione locale attraverso l’inibizione della produzione di citochine infiammatorie, prostaglandine e leucotrieni. All’attività antinfiammatoria si aggiunge quelle antiallergica.
A cosa serve Clenil
Clenil (beclometasone) trova indicazione nei seguenti casi:
- trattamento di mantenimento dell’asma, quando l’uso di inalatori pressurizzati predosati o a polvere è insoddisfacente o inadeguato, nei bambini fino a 18 anni e negli adulti;
- trattamento del respiro sibilante ricorrente nei bambini fino a 5 anni di età.
Modalità di utilizzo e posologia
La posologia e le modalità di utilizzo di Clenil possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Clenil si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Formula strutturale del beclometasone dipropionato, principio attivo di Clenil
Clenil – Avvertenze e controindicazioni
Per tutte le possibili avvertenze e precauzioni consultare il foglietto illustrativo; di seguito si riportano quelle relative a gravidanza, allattamento e uso di macchinari.
Gravidanza e allattamento
In base ai dati pubblicati, non c’è alcuna prova di effetti teratogeni riconducibili all’uso di beclometasone in donne in gravidanza. Tuttavia, non è possibile escludere effetti sullo sviluppo fetale dopo l’inalazione di dosi elevate di beclometasone dipropionato.
Per le madri, i possibili benefici di beclometasone dipropionato per via inalatoria devono essere valutati in contrapposizione al potenziale rischio per il feto o il neonato. Se è necessario il trattamento in gravidanza, utilizzare la dose efficace più bassa di beclometasone dipropionato.
Neonati e bambini nati da madri che hanno assunto dosi consistenti di beclometasone dipropionato durante la gravidanza, devono essere sottoposti a osservazione per la soppressione surrenalica.
Alla luce del fatto che i glucocorticoidi sono escreti nel latte materno, è ragionevole assumere che lo stesso accada per beclometasone dipropionato e i suoi metaboliti. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di beclometasone dipropionato si ritiene che non vi siano effetti su neonati allattati al seno/lattanti.
Non sono stati riportati effetti nocivi riconducibili ai glucocorticoidi sui bambini allattati con latte materno. I benefici dell’allattamento probabilmente superano i rischi teorici.
Clenil (beclometasone) può essere usato durante l’allattamento. Tuttavia, in caso di inalazione di dosi elevate di beclometasone dipropionato, si raccomanda di non allattare nelle 4 ore successive alla somministrazione del farmaco.
Fertilità
Non sono stati effettuati studi specifici per stabilire la sicurezza di beclometasone dipropionato sulla fertilità umana. Sebbene i risultati ottenuti da studi sugli animali abbiano evidenziato casi di compromissione della fertilità, ciò si è verificato a dosaggi elevati.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Clenil (beclometasone) non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Clenil (beclometasone) è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel medicinale.
Interazioni
Il beclometasone dipende in misura minore dal metabolismo di CYP3A rispetto ad altri corticosteroidi e, in generale, interazioni sono improbabili; tuttavia, poiché non può essere esclusa la possibilità di effetti sistemici con l’utilizzo concomitante di forti inibitori del CYP3A (per esempio, ritonavir, cobicistat ecc.), si raccomanda di prestare attenzione e di monitorare adeguatamente l’uso di tali agenti.
Se usato in concomitanza con steroidi sistemici o per via nasale, l’effetto soppressivo sulla funzionalità surrenalica sarà additivo.
Clenil – Effetti colalterali
La terapia con Clenil (beclometasone), in particolar modo se protratta a lungo nel tempo, potrebbe determinare la comparsa di candidosi della bocca e della gola, tosse e raucedine.
Effetti avversi sistemici tipici dei corticosteroidi degni di nota clinica sono rari.
Sovradosaggio
L’uso di Clenil (beclometasone) in dosi superiori a quelle raccomandate per un periodo di tempo prolungato potrebbe portare alla soppressione della funzione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA). In questo caso è raccomandato il monitoraggio della funzione surrenalica. I pazienti con soppressione surrenalica sono steroidi- dipendenti e devono essere trattati di conseguenza con glucocorticoidi supplementari per via sistemica.
Il trattamento con Clenil (beclometasone) può continuare alla dose più bassa in grado di mantenere il controllo efficace della malattia (asma o respiro sibilante ricorrente.
Con dosi elevate Clenil (beclometasone) per un breve periodo di tempo, può verificarsi soppressione dell’asse HPA. In questi casi non deve essere adottata alcuna particolare azione d’emergenza. La funzione dell’asse HPA si ristabilirà entro 1-2 giorni.
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.