• HOME
  • SALUTE E BENESSERE
    • Chi siamo
    • Video
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Medicina
    • Specialità mediche
    • Ricerca scientifica
  • Sintomi
  • Farmaci
  • Esami
  • Benessere
  • albanesi.it

Deltacortene

Prima di assumere un farmaco consultare sempre il foglietto illustrativo che l’accompagna. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

Deltacortene è un farmaco a base di prednisone, un corticosteroide. Il prednisone, pur presentando il tipico profilo dello steroide glucocorticoide, si differenzia dal cortisone, da cui deriva, per la capacità di aumentare tutte quelle attività farmacologiche connesse con le proprietà antireazionali di questa classe di composti. Il prednisone non possiede di per sé un’attività biologica, ma diviene attivo nell’organismo in quanto subisce una rapida conversione a prednisolone che rappresenta il metabolita attivato dello steroide. In condizioni normali questo processo avviene rapidamente e totalmente a livello del fegato, tanto che prednisone e prednisolone possono essere ritenuti farmacologicamente equivalenti.

Deltacortene viene rapidamente assorbito nell’uomo a livello intestinale, raggiungendo il picco medio delle concentrazioni ematiche 0,5-1 ora dopo la somministrazione orale di 20 mg di prodotto.

Deltacortene è disponibile in compresse da 5 e 25 mg.

A cosa serve Deltacortene

Sono diverse le indicazioni all’utilizzo di Deltacortene; è indicato:

  • per il trattamento a breve termine, come terapia aggiuntiva, in episodi acuti o riacutizzazioni di affezioni di interesse reumatologico (artrite reumatoide, malattia di Still, spondiliti anchilosanti, artrite gottosa acuta)
  • in riacutizzazioni o come terapia di mantenimento in casi particolari di lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, periartrite, cardite reumatica acuta o altre malattie del collagene
  • per il trattamento di condizioni allergiche gravi o debilitanti, non rispondenti ad altre terapie, come asma bronchiale, dermatiti da contatto, dermatite atopica.
  • della sarcoidosi
  • per il trattamento di affezioni ematologiche quali anemia emolitica acquisita (autoimmune)
  • come palliativo di leucemie e linfomi degli adulti e leucemia acuta dell’infanzia.
  • nel trattamento, come coadiuvante, della colite ulcerosa.

Posologia e modo di somministrazione

La posologia e le modalità di utilizzo di Deltacortene possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.

Prima di usare Deltacortene si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.

Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Nota importante – IL FABBISOGNO CORTICOSTEROIDEO È VARIABILE E QUINDI LA POSOLOGIA DI DELTACORTENE VA INDIVIDUALIZZATA TENENDO CONTO DELLA MALATTIA E DELLA RISPOSTA TERAPEUTICA DEL PAZIENTE.

Deltacortene – Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni

I corticosteroidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infezioni ricorrenti.

In questi casi va valutata l’opportunità di istituire una adeguata terapia antibiotica.

Nei pazienti in terapia corticosteroidea sottoposti a particolare stress, è indispensabile un adattamento della dose in rapporto all’entità della condizione stressante.

Un eventuale stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta da Deltacortene, può essere contenuto con una riduzione graduale delle dosi. Questo tipo di insufficienza relativa può persistere per mesi dopo la sospensione della terapia con Deltacortene. Quindi, in qualsiasi situazione di stress che si manifestasse in questo periodo, dovrebbe essere istituita una adeguata terapia ormonale. Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica, la risposta ai corticosteroidi può essere aumentata.

Durante la corticoterapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell’umore o della personalità, depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi. Una preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dai corticosteroidi.

L’uso di Deltacortene nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali il corticosteroide va usato con appropriata terapia antitubercolare.

Se i corticosteroidi vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta sorveglianza in quanto si può verificare un’attivazione della malattia.

Nella corticoterapia prolungata questi pazienti devono ricevere un’adeguata chemioprofilassi.

I corticosteroidi devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi: colite ulcerativa non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogene in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, insufficienza renale, ipertensione severa, diabete stabile, osteoporosi di grado moderato, miastenia grave, ulcera peptica attiva.

Durante la terapia concomitante con warfarin, eventuali variazioni nel INR si verificano in 3-10 giorni; per questo è utile il monitoraggio dell’INR dopo l’inizio della terapia.

Durante il trattamento con Deltacortene i pazienti non devono essere vaccinati contro il vaiolo o con altri vaccini vivi attenuati. Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono corticosteroidi ad alte dosi, a causa di aumento del rischio di complicazioni neurologiche e di diminuita risposta anticorpale.

I corticosteroidi riducono l’effetto ipoglicemizzante degli agenti antidiabetici (sulfaniluree), pertanto è importante controllare la glicemia nel corso del trattamento con Deltacortene.

Durante la terapia con glucocorticoidi, i livelli sierici di metaboliti della Vitamina D sono solitamente normali, mentre quelli del PTH sono spesso elevati, riflettendo uno stato di ipocalcemia da iperparatiroidismo secondario.

Cautela deve essere prestata durante la terapia con Deltacortene in relazione ai potenziali effetti sul sistema nervoso centrale.

In corso di trattamento contemporaneo con alcuni antibiotici (rifampicina) e broncodilatatori (efedrina), potrebbe essere necessario aumentare la dose di mantenimento di Deltacortene.

In corso di trattamento contemporaneo con estrogeni o preparazioni contenenti estrogeni, o con macrolidi (eritromicina, troleandomicina) potrebbe essere necessario ridurre la dose di Deltacortene.

Popolazione pediatrica

Nella primissima infanzia Deltacortene va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.

I bambini sottoposti a prolungata corticoterapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Deltacortene contiene lattosio; non è quindi adatto per i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio.

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in stato di gravidanza e in quelle che allattano Deltacortene va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo medico.

Si consultino anche Cortisone in gravidanza e Bentelan in gravidanza.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Sebbene non siano note interferenze sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari durante la terapia con prednisone, l’uso dei corticosteroidi è stato associato a disturbi psicotici, cognitivi e dell’umore.

Controindicazioni

Deltacortene è controindicato nei seguenti casi:

  • ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel medicinale.
  • Tubercolosi.
  • Ulcera peptica.
  • Psicosi.
  • Herpes simplex oculare.
  • Infezioni micotiche sistemiche.
  • Osteoporosi di grado severo.
  • Stati di immunodeficienza.
  • Diabete instabile.
Deltacortene - prednisone

Deltacortene (un farmaco a base di prednisone) si somministra per via orale; è disponibile sotto forma di compresse nei dosaggi 5 mg e 25 mg.

Deltacortene – Effetti collaterali

Gli effetti collaterali di Deltacortene sono organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA.

La frequenza è definita attraverso la seguente convenzione: [Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Frequenza non nota (non può essere stimata dai dati disponibili)]

La frequenza e la gravità degli effetti collaterali più comuni elencati di seguito dipendono dal dosaggio e dalla durata del trattamento.

Patologie del sistema emolinfopoietico

  • Comune: Anemia, Neutropenia, Anemia secondaria.

Patologie cardiache

  • Comune: Tachicardia, Patologia cardiaca.

Patologie endocrine

  • Comune: Iperglicemia, Insulino-resistenza.

Patologie dell’occhio

  • Comune: Bruciore agli occhi.

Patologie gastrointestinali

  • Molto comune: Dolore di stomaco, Diarrea, Nausea, Vomito, Afte, Gonfiore addominale, Sensazione di bruciore allo stomaco, Dolore addominale, Crampi addominali.
  • Comune: Epigastralgia, Dispepsia, Gastroenterite, Gastrite, Bruciore retrosternale, Esofagite.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

  • Molto comune: Astenia, Malessere generale, Febbre.
  • Comune: Gonfiore della mucosa NAS, Rossore, Edema.

Patologie epatobiliari

  • Comune: Ipertransaminasemia, Iperbilirubinemia.

Disturbi del sistema immunitario:

  • Molto comune: Orticaria, Ponfi.
  • Comune: Gonfiore del viso.

Infezioni e infestazioni

  • Molto comune: Dissenteria, Infezione.
  • Comune: Infezione da Salmonella NAS, Gastroenterite da Escherichia, Ascesso, Sensibilità alle infezioni aumentata.

Esami diagnostici

  • Comune: Transaminasi NAS aumentata, Amilasi elevata, Lipasi aumentata, Glucosio ematico aumentato, INR aumentato, Enzimi epatici aumentati.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

  • Comune: Disturbo muscolare, Osteopenia, Osteoporosi.

Patologie del sistema nervoso

  • Molto comune: Cefalea, Emicrania, Capogiro.
  • Comune: Parestesia, Sonnolenza, Vertigini, Parestesia della mano.

Disturbi psichiatrici

  • Comune: Agitazione, Irascibilità, Insonnia, Confusione, Difficoltà a dormire.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

  • Molto comune: Irritazione della gola, Tosse.
  • Comune: Broncopolmonite, Polmonite.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

  • Molto comune: Rash, Prurito, Strie della cute, Acne, Esantema maculare.
  • Comune: Eruzione della faccia, Eritema della faccia, Dermatite da contatto, Esantema papulare.

Patologie vascolari

  • Comune: Fragilità capillare, Ematoma.

Interazioni

Si ritiene che il trattamento concomitante con inibitori di CYP3A, compresi i medicinali contenenti cobicistat, possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici. L’associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso è necessario monitorare i pazienti per verificare l’assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi.

Farmaci antiepilettici: fenobarbital, primidone, carbamazepina, fenitoina riducono l’efficacia degli steroidi sistemici, tanto da rendere necessario un aumento della dose degli steroidi.

Diltiazem: è stato dimostrato un potenziamento degli effetti indesiderati da prednisone durante la terapia concomitante con diltiazem a causa del rallentamento del metabolismo del prednisone.

Farmaci anticoagulanti: i corticosteroidi possono sia aumentare che diminuire l’azione anticoagulante; è necessario quindi controllare strettamente i soggetti che assumono sia anticoagulanti orali che corticosteroidi. In particolare l’uso concomitante di Deltacortene durante la somministrazione di warfarin, potenzia l’effetto anticoagulante di quest’ultimo con conseguente aumento dell’INR.

Antidiabetici (sulfaniluree): i corticosteroidi riducono l’effetto ipoglicemizzante degli agenti antidiabetici.

Macrolidi: l’uso concomitante di corticosteroidi durante la terapia antibiotica con macrolidi (eritromicina, troleandomicina) può determinare un aumento della concentrazione degli steroidi.

Agenti antinfiammatori non steroidei (FANS): i corticosteroidi possono aumentare l’incidenza e/o la gravità del sanguinamento e dell’ulcerazione gastrointestinale causate dai FANS. I corticosteroidi possono ridurre i livelli sierici di salicilato con conseguente diminuzione dell’efficacia.

Nei pazienti con ipoprotrombinemia si consiglia prudenza nell’associare l’acido acetilsalicilico ai corticosteroidi.

Vaccini: Deltacortene diminuisce la risposta anticorpale ai vaccini aumentando il rischio di eventi avversi.

Sovradosaggio

In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare un’alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l’apporto di sodio e di potassio. I corticosteroidi aumentano l’escrezione urinaria di calcio ed inibiscono il suo assorbimento intestinale.

In caso di sovradosaggio con Deltacortene si raccomanda di effettuare, in concomitanza con le misure abituali per l’eliminazione del farmaco non assorbito (lavanda gastrica, carbone vegetale, ecc.), il controllo clinico delle funzioni vitali del paziente.

.

 

NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email


NOVITÀ 2023

La teoria della personalità

Conoscere e interagire con gli altri significa capire la loro personalità. Ci si può riuscire intuitivamente, ma spesso il risultato è mediocre. Questo testo è fondamentale per imparare a conoscere la personalità delle persone con cui ci relazioniamo, e migliorare la qualità della vita negli affetti e nel lavoro. Una buona teoria della personalità arriva persino a rispondere positivamente a un’importante domanda: esiste una personalità ideale nel cammino verso la felicità? Il testo diventa quindi anche uno strumento per conoscere sé stessi e migliorare la propria personalità eliminando i difetti che possono avvelenare la nostra vita. la teoria della personalità

L'IDEA REGALO

manuale di cultura generale Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, un'idea per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate (fra le quali Medicina, Farmacologia, Psicologia, Genetica, Microbiologia, Scienza della nutrizione ecc.).

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati