Dibase è il nome commerciale di un farmaco a base di colecalciferolo, una forma di vitamina D nota anche come vitamina D3; Dibase corregge una situazione carenziale della vitamina D e aumenta l’assorbimento intestinale di calcio.
Come nel caso di altre vitamine liposolubili (ovvero solubili nei grassi corporei), l’assorbimento del colecalciferolo a livello intestinale è favorito dalla concomitante assunzione di alimenti contenenti grassi.
Il colecalciferolo non metabolizzato viene accumulato nei tessuti adiposi e muscolari per essere reso disponibile in funzione del fabbisogno dell’organismo: per questo motivo Dibase (colecalciferolo) può essere somministrato anche a cadenza settimanale, mensile o annuale. Nei soggetti obesi si riduce la biodisponibilità della vitamina D a causa dell’eccesso di tessuto adiposo.
La vitamina D viene eliminata attraverso le feci e le urine.
Dibase è disponibile in diverse formulazioni:
- soluzione iniettabile;
- soluzione orale;
- gocce orali, soluzione.
A cosa serve Dibase
Dibase è un farmaco che trova indicazione nel caso di prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D.
Posologia e modo di somministrazione
La posologia e le modalità di utilizzo di Dibase possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Dibase si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Dibase (colecalciferolo) è un farmaco che trova indicazione nel caso di prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D.
Dibase – Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni
In caso di somministrazioni prolungate con alti dosaggi, si consiglia di monitorare il livello sierico di 25-idrossi-colecalciferolo. Interrompere l’assunzione di Dibase (colecalciferolo) quando il livello sierico di 25-idrossi-colecalciferolo supera i 100 ng/ml (pari a 250 nmol/l).
Nei pazienti anziani già in trattamento con glicosidi cardiaci o diuretici è importante monitorare la calcemia e la calciuria. In caso di ipercalcemia o di insufficienza renale, ridurre la dose o interrompere il trattamento.
Per evitare un sovradosaggio, tenere conto della dose totale di vitamina D in caso di associazione con trattamenti contenenti già vitamina D, cibi addizionati con vitamina D o in caso di utilizzo di latte arricchito con vitamina D.
Nei seguenti casi può essere necessario un aumento dei dosaggi rispetto a quelli indicati:
- soggetti in trattamento con anticonvulsivanti o barbiturici;
- soggetti in trattamento con terapie corticosteroidee;
- soggetti in trattamento con ipolipidemizzanti quali colestipolo, colestiramina e orlistat;
- soggetti in trattamento con antiacidi contenenti alluminio;
- soggetti obesi;
- patologie digestive (malassorbimento intestinale, mucoviscidosi o fibrosi cistica);
- insufficienza epatica.
Il prodotto deve essere prescritto con cautela a pazienti affetti da sarcoidosi, a causa del possibile incremento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva. In questi pazienti occorre monitorare il livello del calcio nel siero e nelle urine.
Pazienti affetti da insufficienza renale presentano un alterato metabolismo della vitamina D; perciò, se devono essere trattati con Dibase, è necessario monitorare gli effetti sull’omeostasi di calcio e fosfato.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza
Nei primi 6 mesi di gravidanza la vitamina D deve essere assunta con cautela per il rischio di effetti teratogeni.
Allattamento
Quando necessario, la vitamina D può essere prescritta durante l’allattamento. Tale supplementazione non sostituisce la somministrazione di vitamina D nel neonato.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non sono disponibili dati sugli effetti del prodotto sulla capacità di guidare. Tuttavia, un effetto su tale capacità è improbabile.
Controindicazioni
Dibase è controindicato in caso di:
- ipersensibilità al colecalciferolo o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel preparato.
- Ipercalcemia, ipercalciuria.
- Calcolosi renale (nefrolitiasi, nefrocalcinosi).
- Insufficienza renale.

Formula strutturale del colecalciferolo
Dibase – Effetti collaterali
Se la posologia è conforme alle effettive esigenze individuali, Dibase (colecalciferolo) è ben tollerato, grazie anche alla capacità dell’organismo di accumulare il colecalciferolo nei tessuti adiposi e muscolari.
Gli effetti collaterali segnalati con l’uso della vitamina D sono i seguenti:
- Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità.
- Disturbi del metabolismo e della nutrizione: debolezza, anoressia, sete.
- Disturbi psichiatrici: sonnolenza, stato confusionale.
- Patologie del sistema nervoso: cefalea.
- Patologie gastrointestinali: costipazione, flatulenza, dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, gusto metallico, secchezza delle fauci.
- Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, prurito.
- Patologie renali e urinarie: nefrocalcinosi, poliuria, polidipsia, insufficienza renale.
- Esami diagnostici: ipercalciuria, ipercalcemia.
Interazioni
L’uso concomitante di Dibase con anticonvulsivanti o barbiturici può ridurre l’effetto della vitamina D3 per inattivazione metabolica.
In caso di trattamento con diuretici tiazidici, che riducono l’eliminazione urinaria del calcio, è raccomandato il controllo delle concentrazioni sieriche di calcio.
L’uso concomitante di glucocorticosteroidi può ridurre l’effetto della vitamina D3.
In caso di trattamento con farmaci contenenti la digitale, la somministrazione orale di calcio combinato con la vitamina D aumenta il rischio di tossicità della digitale (aritmia). È pertanto richiesto lo stretto controllo del medico e, se necessario, il monitoraggio elettrocardiografico e delle concentrazioni sieriche di calcio.
Un concomitante uso di antiacidi contenenti alluminio può interferire con l’efficacia del farmaco, diminuendo l’assorbimento della vitamina D, mentre preparati contenenti magnesio possono esporre al rischio di ipermagnesiemia. Studi sugli animali hanno suggerito un possibile potenziamento dell’azione del warfarin quando somministrato con calciferolo. Sebbene non vi siano simili evidenze con l’impiego di colecalciferolo è opportuno usare cautela quando i due farmaci vengono usati contemporaneamente.
La colestiramina, il colestipolo e l’orlistat riducono l’assorbimento della vitamina D, mentre l’alcolismo cronico diminuisce le riserve di vitamina D nel fegato.
Sovradosaggio
Interrompere l’assunzione di Dibase (colecalciferolo) quando la calcemia supera i 10,6 mg /dl (2,65 mmol/l) o se la calciuria supera 300 mg/24 h negli adulti o 4-6 mg/kg/die nei bambini. Il sovradosaggio si manifesta come ipercalciuria e ipercalcemia, i cui sintomi sono i seguenti: nausea, vomito, sete, polidipsia, poliuria, costipazione e disidratazione.
Sovradosaggi cronici possono portare a calcificazione vascolare e degli organi, come risultato dell’ipercalcemia.
Il sovradosaggio durante i primi 6 mesi di gravidanza può avere effetti tossici nel feto: esiste una correlazione tra eccesso di assunzione o estrema sensibilità materna alla vitamina D durante la gravidanza e ritardo dello sviluppo fisico e mentale del bambino, stenosi aortica sopravalvolare e retinopatia. L’ipercalcemia materna può anche portare alla soppressione della funzione paratiroidea nei neonati con conseguente ipocalcemia, tetania e convulsioni.
Trattamento in caso di sovradosaggio
Interrompere la somministrazione di Dibase (colecalciferolo) e procedere alla reidratazione.
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.