Froben è un farmaco a base di flurbiprofene, una molecola derivante dall’acido fenilpropionico e appartiene alla grande famiglia dei FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei. È un principio attivo che si caratterizza per le sue spiccate azioni antinfiammatoria, analgesica (antidolorifica) e antipiretica (antifebbrile).
I farmaci a base di flurbiprofene sono molto diffusi e sono disponibili in varie formulazioni adatte alla somministrazione orale, cutanea, oculare e rettale (compresse, collutorio, supposte, spray per mucosa orale ecc.); nel nostro Paese il principio attivo è commercializzato da diverse case farmaceutiche con vari nomi commerciali fra i quali il più noto è appunto il Froben. Il Benactiv è un noto prodotto per la salute della gola e il Transact è un cerotto ortopedico.
A cosa serve Froben
In funzione dell’elevata attività antiprostaglandinica, Froben (flurbiprofene) trova impiego in tutti quegli stati morbosi in cui la componente infiammatoria è caratteristica preponderante ed elettivamente in: flebologia, ginecologia, pneumologia, reumatologia, traumatologia, ortopedia, ecc.

Formula strutturale del flurbiprofene, principio attivo di Froben
Posologia e modo di somministrazione
La posologia e le modalità di utilizzo di Froben possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Froben si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.
Froben – Avvertenze e controindicazioni
Per le avvertenze e precauzioni consultare il foglietto illustrativo; di seguito si riportano quelle relative a gravidanza, allattamento e uso di macchinari.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre e post-impianto e della mortalità embrio-fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, Froben (flurbiprofene) non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.
Se Froben è usato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre
il feto a:
- tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
- disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligoidramnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
- possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse;
- inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente flurbiprofene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento
Froben è escreto nel latte materno; tuttavia la quantità escreta è solo una piccola frazione della dose materna. La somministrazione di Froben non è raccomandata nelle madri che allattano.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non interferisce sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari.
Controindicazioni
Froben (flurbiprofene) è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità (asma, orticaria o di tipo allergico) verso il flurbiprofene o a uno qualsiasi degli eccipienti, e verso aspirina o altri FANS.
Froben è inoltre controindicato in pazienti con storia di emorragia gastrointestinale o perforazione correlata a precedenti trattamenti con FANS.
Froben non deve essere assunto da pazienti con colite ulcerosa attiva o anamnestica, morbo di Crohn, ulcera peptica ricorrente o emorragia gastrointestinale (definita come due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Froben è controindicato in pazienti con severa insufficienza cardiaca e nel terzo trimestre di gravidanza.
Interazioni
Attenzione deve essere prestata in pazienti trattati con uno qualsiasi dei medicinali di seguito riportati, poiché in alcuni pazienti sono state riportate interazioni.
Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II: I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Froben (flurbiprofene) in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante e successivamente su base periodica.
- Glicosidi cardiaci: i FANS possono esacerbare l’insufficienza cardiaca, ridurre il grado di filtrazione glomerulare e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi cardiaci.
- Anticoagulanti, come il warfarin: aumento dell’effetto anticoagulante.
- Aspirina: come con altri medicinali contenenti FANS, la somministrazione concomitante di Froben e aspirina non è generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati.
- Agenti-anti aggreganti: aumento del rischio di emorragia gastrointestinale.
- Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale.
- Sali di litio: diminuzione di eliminazione di litio.
- Metotrexato: si consiglia cautela in caso di somministrazione concomitante di Froben (flurbiprofene) e metotrexato poiché i FANS possono aumentare i livelli di quest’ultimo.
- Ciclosporine: aumento del rischio di nefrotossicità con i FANS.
- Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcera gastrointestinale o di emorragia con FANS.
- Inibitori della Cox-2 e altri FANS: l’uso concomitante di altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, deve essere evitata a causa di potenziali effetti additivi.
- Antibiotici chinoloni: risultati di studi condotti sugli animali suggeriscono che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associato all’uso degli antibiotici chinoloni. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un aumento del rischio di sviluppare convulsioni.
- Mifepristone: i FANS non devono essere assunti per 8-12 giorni dopo la somministrazione di mifepristone poiché i FANS possono ridurre gli effetti del mifepristone.
- Tacrolimus: possibile aumento del rischio di nefrotossicità in caso di cosomministrazione con FANS.
- Zidovudina: aumento del rischio di tossicità ematica in caso di cosomministrazione con FANS. C’è evidenza di un aumento del rischio di emartrosi e di ematoma in pazienti emofiliaci affetti da HIV in contemporaneo trattamento con zidovudina e altri FANS.

Froben è un farmaco a base di flurbiprofene, una molecola derivante dall’acido fenilpropionico e appartiene alla grande famiglia dei FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei. È un principio attivo che si caratterizza per le sue spiccate azioni antinfiammatoria, analgesica (antidolorifica) e antipiretica (antifebbrile).
Froben – Effetti collaterali
Frobenpuò determinare l’insorgenza di uno o più effetti collaterali, anche se non è detto che questi si debbano obbligatoriamente manifestare.
Gli effetti collaterali più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.
Dopo somministrazione di flurbiprofene sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, emorragia gastrointestinale ed esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono state osservate gastrite, ulcera peptica, perforazione e emorragia da ulcera. Con le supposte si può verificare irritazione al livello locale. Molto raramente sono stati riportati casi di pancreatite.
Altri possibili effetti collaterali sono i seguenti:
- Disturbi del sangue e del sistema linfatico – Trombocitopenia, anemia aplastica e agranulocitosi.
- Disturbi del sistema immunitario – Anafilassi, angioedema, reazione allergica.
- Disturbi psichiatrici – Depressione
- Disturbi del sistema nervoso – Capogiri, accidenti cerebrovascolari, disturbi visivi, neurite ottica, emicrania, parestesia, depressione, confusione, allucinazione, vertigine, malessere, affaticamento e sonnolenza.
- Disturbi acustici e del labirinto – Tinnito.
- Disturbi cardiovascolari – Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’assunzione di alcuni FANS (soprattutto se a dosaggi elevati e in caso di trattamento a lungo termine) può essere associato ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio oppure ictus).
- Disturbi respiratori, toracici e mediastinali – Reattività del tratto respiratorio (asma, broncospasmo e dispnea)
- Disturbi cutanei e ai tessuti sottocutanei – Disturbi cutanei inclusi rash, prurito, orticaria, porpora, angioedema e molto raramente dermatosi bollose (includenti Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica ed eritema multiforme). Durante studi clinici effettuati con cerotti a base di flurbiprofene, le reazioni avverse più comunemente riportate sono state reazioni cutanee locali (inclusi arrossamento, rash, prurito, eruzioni, insensibilità e formicolio); tuttavia l’incidenza è stata bassa (4.6%).
- Disturbi renali e all’apparato urinario – Nefrotossicità in varie forme, inclusi nefrite interstiziale e sindrome nefrosica. Come con gli altri FANS, sono stati riportati rari casi di insufficienza renale.
Sovradosaggio
Sintomi
I sintomi da sovradosaggio di Froben possono includere nausea, vomito e irritazione gastrointestinale.
Trattamento
Il trattamento deve prevedere lavanda gastrica e, se necessario, correzione del quadro elettrolitico sierico.
Non esiste uno specifico antidoto per il flurbiprofene.
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.