Inderal è un farmaco a base di propranololo, un principio attivo appartenente alla categoria dei betabloccanti; a differenza di altre molecole appartenenti a questa importante classe di farmaci, il propranololo è non selettivo per un determinato recettore (blocca infatti l’azione dell’adrenalina sia sui recettori adrenergici β1 sia su quelli β2 del cuore; in tal modo riduce sia la gittata cardiaca che la pressione arteriosa). È stato il primo betabloccante efficace; fu sviluppato verso la fine degli anni ’50 del secolo scorso da uno scienziato scozzese, James W. Black, che nel 1988, per questa scoperta, ottenne il premio Nobel per la Medicina.
A cosa serve Inderal
Le indicazioni all’impiego di Inderal sono le seguenti:
- ipertensione arteriosa
- angina pectoris
- profilassi post-infartuale a lungo termine
- profilassi dell’emicrania
- trattamento del tremore essenziale
- controllo della ansietà
- coadiuvante nella terapia della tireotossicosi
- profilassi delle emorragie del tratto gastro-intestinale superiore in pazienti con ipertensione portale e varici esofagee.
Posologia e modo di somministrazione
La posologia e le modalità di utilizzo di Inderal possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Inderal si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Formula strutturale del propranololo, principio attivo del farmaco Inderal
Inderal – Avvertenze e controindicazioni
Per le avvertenze e precauzioni consultare il foglietto illustrativo; di seguito si riportano quelle relative a gravidanza, allattamento e uso di macchinari.
Gravidanza
Come con tutti gli altri farmaci, il prodotto può essere usato in gravidanza soltanto in caso di effettiva necessità e sotto diretto controllo del medico.
Con il propranololo non ci sono evidenze di teratogenicità.
Tuttavia, i beta-bloccanti riducono la perfusione placentare, che può causare morte fetale intrauterina e parti immaturi e prematuri. Inoltre, si possono verificare reazioni avverse (specialmente ipoglicemia e bradicardia nel neonato e bradicardia nel feto). Esiste nel neonato un aumentato rischio di complicazioni a livello cardiaco e polmonare nel periodo post-natale.
Allattamento
La maggior parte dei beta-bloccanti, particolarmente quelli lipofilici, passano nel latte materno in quantità variabile. Non è quindi raccomandato l’allattamento durante la somministrazione di questi farmaci.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
È improbabile che Inderal (propranololo) influisca sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia va tenuto in considerazione che si possono occasionalmente verificare capogiri o affaticamento.
Per quanto riguarda in modo specifico le controindicazioni, Inderal è controindicato nei pazienti con una storia di asma bronchiale o broncospasmo, broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Come tutti gli altri beta-bloccanti, Inderal non deve essere somministrato a pazienti con: ipersensibilità al principio attivo (il propranololo) o a uno qualsiasi degli eccipienti; bradicardia; shock cardiogeno; ipotensione; acidosi metabolica; digiuno prolungato; gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica; insufficienza renale; blocco atrioventricolare di 2° e 3° grado; malattia del nodo del seno; feocromocitoma non trattato; scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata; angina di Prinzmetal.
Inderal (propranololo) non deve essere associato a terapia con verapamil e diltiazem.
Inderal (propranololo) non deve essere somministrato in pazienti predisposti ad ipoglicemia, ad esempio dopo un digiuno prolungato o a pazienti con ridotta tolleranza al glucosio.
Generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento; controindicato in età pediatrica.
Interazioni
Le interazioni farmacologiche possono modificare il funzionamento dei farmaci o aumentare il rischio di gravi effetti collaterali. Questa scheda non contiene le possibili interazioni farmacologiche di Inderal. È opportuno conservare un elenco di tutti i prodotti utilizzati (farmaci da prescrizione / senza ricetta medica e prodotti a base di erbe) e metterne a conoscenza il medico curante e/o il farmacista. Non si deve avviare, interrompere o modificare il dosaggio di alcun medicinale senza l’approvazione del proprio medico.
Per tutte le possibili interazioni consultare il foglietto illustrativo.

Il propranololo, principio attivo di Inderal, appartiene alla nutrita categoria dei betabloccanti
Inderal – Effetti collaterali
Inderal può essere causa di vari effetti collaterali, anche se non è detto che tutti i pazienti li manifestino. Ciò dipende dalla sensibilità di ciascun soggetto nei confronti del principio attivo.
Di seguito, sono riportati i principali effetti collaterali che potrebbero manifestarsi durante la terapia con Inderal (propranololo).
Patologie gastrointestinali
Il trattamento con Inderal può causare nausea, vomito e diarrea.
Patologie dei polmoni e del tratto respiratorio
In pazienti affetti da asma – durante il trattamento con Inderal (propranololo) – può verificarsi un peggioramento delle difficoltà respiratorie.
Patologie cardiovascolari
La terapia con Inderal può causare:
- Rallentamento del battito cardiaco;
- Fenomeno di Raynaud;
- Affanno e/o gonfiore alle caviglie in pazienti affetti da scompenso cardiaco;
- Blocco cardiaco;
- Alterazioni nella circolazione sanguigna.
Patologie del sistema nervoso
Durante il trattamento con Inderal possono manifestarsi capogiri, stanchezza, affaticamento e confusione.
Disturbi psichiatrici
La terapia con Inderal può causare:
- Disturbi del sonno;
- Incubi;
- Alterazioni dell’umore;
- Psicosi;
- Allucinazioni.
Altri effetti collaterali
Altri effetti collaterali che possono manifestarsi durante la terapia con Inderal (propranololo), sono:
- Perdita dei capelli;
- Svenimenti;
- Disturbi della visione;
- Rash cutanei e peggioramento della psoriasi in pazienti che ne sono affetti;
- Piastrinopenia (riduzione del numero di piastrine nel circolo ematico);
- Porpora;
- Miastenia grave;
- Ipoglicemia in pazienti diabetici e non, in pazienti a digiuno o in pazienti con insufficienza epatica cronica. Talvolta, possono manifestarsi convulsioni associate all’ipoglicemia.
Sovradosaggio
I sintomi di sovradosaggio da Inderal (propranololo) possono manifestarsi con bradicardia, ipotensione, insufficienza cardiaca acuta e broncospasmo.
Le misure di supporto generali devono comprendere: stretta sorveglianza medica, ricovero nel reparto di terapia intensiva, lavanda gastrica, impiego di carbone attivo e di un lassativo per prevenire l’assorbimento del farmaco ancora presente nel tratto gastrointestinale, impiego di plasma o sostituti del plasma per trattare l’ipotensione e lo shock.
Una spiccata bradicardia può essere corretta con 1-2 mg di atropina somministrata per via endovenosa e/o con un pace-maker cardiaco. Se necessario, a questa può far seguito una dose di 10 mg di glucagone in bolo per via endovenosa, che può essere ripetuta o seguita da 1-10 mg/h di glucagone per infusione endovenosa in funzione della risposta. Nel caso non vi fosse risposta al glucagone o questo non fosse disponibile, si ricorra a uno stimolante beta-adrenocettore quale la dobutamina alla dose di 2,5 – 10 mcg/kg/min per infusione endovenosa.
La dobutamina, per i suoi effetti inotropi positivi, potrebbe anche essere usata per trattare l’ipotensione e l’insufficienza cardiaca acuta. È probabile che queste dosi siano inadeguate per contrastare gli effetti cardiaci indotti dal beta-blocco in caso di ampio sovradosaggio. La dose di dobutamina deve quindi essere aumentata, se necessario, per ottenere la risposta desiderata sulla base delle condizioni cliniche del paziente.
Il broncospasmo può normalmente essere trattato con broncodilatatori beta-2 agonisti, quali il salbutamolo. Possono essere necessarie grandi dosi di broncodilatatori beta-2 agonisti per contrastare il beta-blocco prodotto da Inderal e la dose dovrebbe essere titolata a secondo della risposta clinica; dovrebbe essere considerata sia la somministrazione orale che endovenosa. Dovrebbe essere considerato l’uso di aminofillina endovenosa e/o di ipratropio (somministrato con nebulizzatore). L’uso di glucagone (1 o 2 mg per via endovenosa) produce un effetto broncodilatatore nei pazienti asmatici. Nei casi più gravi può essere necessario somministrare ossigeno o ricorrere alla ventilazione artificiale.
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.