Lanoxin è un farmaco a base di digossina, una molecola che appartiene alla classe dei glicosidi digitalici, sostanze che fanno parte dei farmaci cardiocinetici (cardiotonici); i digitalici sono così denominati in quanto isolati da piante che appartengono al genere Digitalis (la più nota è la Digitalis purpurea o digitale rossa).
La digossina aumenta la contrattilità del miocardio per azione diretta. L’effetto è proporzionale alla dose nei valori più bassi dell’intervallo terapeutico e un qualche effetto si manifesta con dosaggi piuttosto bassi. Ciò si manifesta anche nel miocardio normale, benché sia totalmente privo di benefici fisiologici.
Lanoxin è disponibile sotto forma di compresse, soluzione iniettabile e sciroppo.
A cosa serve Lanoxin
Lanoxin è indicato nel:
- trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica con prevalente disfunzione sistolica. I suoi effetti terapeutici sono più evidenti nei pazienti con dilatazione ventricolare. La digossina è particolarmente indicata quando lo scompenso cardiaco è accompagnato da fibrillazione atriale.
- Trattamento della fibrillazione e del flutter atriale cronico al fine di contenere la frequenza di risposta ventricolare.
Posologia e modo di somministrazione
La posologia e le modalità di utilizzo di Lanoxin possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Lanoxin si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Struttura della digossina, principio attivo di Lanoxin
Lanoxin – Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni
Per le avvertenze e precauzioni consultare il foglietto illustrativo; di seguito si riportano quelle relative a gravidanza, allattamento e uso di macchinari.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza
L’uso della digossina durante la gravidanza non è controindicato; sebbene il suo dosaggio sia meno prevedibile nella donna gravida rispetto allo stato non gravidico, in alcuni casi può essere necessario un aumento della posologia durante la gravidanza. Si veda, tuttavia, il paragrafo relativo alle controindicazioni per quanto riguarda la formulazione sciroppo.
Come per tutti i farmaci, l’uso in gravidanza deve essere considerato solo quando i benefici terapeutici attesi per la madre superino ogni rischio potenziale per il feto.
Nonostante la notevole esposizione ai digitalici prima della nascita, non sono stati osservati effetti indesiderati rilevanti nei feti o neonati quando le concentrazioni materne sieriche di digossina si mantenevano entro il range di normalità.
Sebbene sia stato ipotizzato che un effetto diretto della digossina sul miometrio possa determinare la nascita di neonati relativamente prematuri e con peso basso alla nascita, non può essere escluso un ruolo della patologia cardiaca sottostante.
La somministrazione della digossina alle madri, è stata utilizzata con successo per trattare tachicardia e scompenso cardiaco congestizio del feto.
Effetti indesiderati a carico del feto sono stati riportati in madri con intossicazione digitalica.
Allattamento
Benché la digossina sia escreta nel latte materno, le quantità di farmaco sono trascurabili e l’allattamento al seno non è controindicato.
Fertilità
Non ci sono dati disponibili circa l’effetto della digossina sulla fertilità nella specie umana. Non sono disponibili dati relativi a effetti teratogeni della digossina.
Neonati e prematuri
Nel neonato e nel prematuro le dosi devono essere stabilite tenendo conto di una eventuale minore tolleranza verso la digitale, in relazione a una possibile immaturità funzionale del fegato e del rene.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Poiché in pazienti in trattamento con digossina sono stati segnalati casi di disturbi visivi e a carico del sistema nervoso centrale, i pazienti debbono adottare cautela prima di condurre veicoli, usare macchinari o partecipare ad attività pericolose.
Per la presenza di alcol etilico Lanoxin sciroppo può ridurre la capacità di guida e di operare sui macchinari.
Controindicazioni
Lanoxin è controindicato:
- in pazienti con ipersensibilità al principio attivo, ad altri glicosidi digitalici o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel preparato;
- nel blocco cardiaco completo intermittente o nel blocco atrioventricolare di secondo grado, specialmente se c’è una storia di attacchi di Stokes-Adams;
- nelle aritmie causate da intossicazione da glicosidi cardioattivi;
- nelle aritmie sopraventricolari, associate a vie accessorie atrioventricolari, come nella Sindrome di Wolff-Parkinson-White, a meno che le caratteristiche elettrofisiologiche delle vie accessorie, ed i possibili effetti sfavorevoli della digossina su tali caratteristiche siano stati adeguatamente valutati; se c’è il riscontro di una via accessoria o il sospetto che essa sia presente, senza storia di precedenti aritmie sopraventricolari, la digossina è comunque controindicata;
- nella tachicardia ventricolare e nella fibrillazione ventricolare;
- nella cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, a meno che non ci siano una concomitante fibrillazione atriale o insufficienza cardiaca, ma anche in tal caso è necessaria molta prudenza nell’uso di digossina.
Per il contenuto in alcol etilico, Lanoxin sciroppo non deve essere somministrato in gravidanza, nei pazienti affetti da patologie epatiche, da epilessia, da alcolismo, da lesioni o patologie cerebrali.

La digossina è una molecola che appartiene alla classe dei glicosidi digitalici, composti così denominati dal momento che sono stati isolati da piante appartenenti al genere Digitalis come la Digitalis lanata e Digitalis purpurea (nell’immagine).
Lanoxin – Effetti collaterali
In generale gli effetti collaterali della digossina sono dose-dipendenti e si verificano a dosaggi maggiori di quelli necessari per ottenere un effetto terapeutico. Quindi, gli effetti indesiderati sono meno frequenti quando la digossina è impiegata entro il range della dose raccomandata o della concentrazione sierica terapeutica e quando viene posta particolare attenzione al trattamento contemporaneo con altri farmaci e alle condizioni del paziente.
Di seguito si riportano gli effetti collaterali più comuni:
Patologie del sistema nervoso centrale
- Comune: disturbi del sistema nervoso centrale, vertigini
Patologie dell’occhio
- Comune: disturbi visivi (visione offuscata o xantopsia).
Patologie cardiache
- Comune: aritmia, disturbi della conduzione, bigeminismo, trigeminismo, prolungamento del tratto PR, bradicardia sinusale
Patologie gastrointestinali
- Comune: nausea, vomito, diarrea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
- Comune: rash*.
Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione
- Molto raro: affaticamento, malessere, astenia.
* Descrizione di reazioni avverse selezionate
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzioni cutanee a carattere orticarioide o scarlattiniforme, che possono essere accompagnate da marcata eosinofilia.
Interazioni
Le interazioni farmacologiche possono modificare il funzionamento dei farmaci o aumentare il rischio di gravi effetti collaterali. Questa scheda non contiene le possibili interazioni farmacologiche di Lanoxin. È opportuno conservare un elenco di tutti i prodotti utilizzati (farmaci da prescrizione / senza ricetta medica e prodotti a base di erbe) e metterne a conoscenza il medico curante e/o il farmacista. Non si deve avviare, interrompere o modificare il dosaggio di alcun medicinale senza l’approvazione del proprio medico.
Per le possibili interazioni di Lanoxin consultare il foglietto illustrativo.
Sovradosaggio
Sintomi e segni
I sintomi ed i segni di tossicità sono generalmente simili a quelli descritti nel paragrafo relativo agli effetti collaterali ma possono essere più frequenti e possono essere più gravi.
Trattamento
Se l’assunzione è stata recente, come in caso di avvelenamento accidentale o volontario, il carico disponibile per l’assorbimento può essere ridotto con la lavanda gastrica. La lavanda gastrica aumenta il tono vagale e può precipitare o peggiorare le aritmie. Prendere in considerazione un pretrattamento con atropina se viene effettuata una lavanda gastrica. Il trattamento con frammenti anticorpali antidigitale di solito rende non necessaria la lavanda gastrica. Nei rari casi in cui la lavanda gastrica è indicata, deve essere effettuata solo da persone esperte che abbiano avuto appropriato addestramento.
I pazienti che hanno ingerito dosi massicce di digitale vanno trattati con carbone attivo ad alto dosaggio per prevenire l’assorbimento e fissare la digossina nell’intestino durante il ricircolo enteroenterico.
Se è presente ipokaliemia essa deve essere corretta con supplementi di potassio, o per via orale, o per via endovenosa, in relazione all’urgenza della situazione. Nei casi in cui è stata ingerita una grande quantità di digossina, può essere presente una iperkaliemia, dovuta al rilascio di potassio dalla muscolatura scheletrica.
Prima di somministrare potassio, in caso di sovradosaggio da digossina, bisogna conoscere i livelli sierici di potassio.
Le bradiaritmie possono rispondere all’atropina, ma può essere necessaria una regolazione temporanea del ritmo cardiaco. Le aritmie ventricolari possono rispondere alla lidocaina o alla fenitoina.
La dialisi non è particolarmente efficace nel rimuovere la digossina dall’organismo, in condizioni di tossicità potenzialmente pericolose per la vita.
I frammenti anticorpali specifici per la digossina Fab costituiscono il trattamento specifico per la tossicità indotta da digossina e sono molto efficaci.
Una rapida risoluzione delle complicazioni associate alla grave intossicazione da digossina, digitossina e glicosidi correlati, è determinata dalla somministrazione endovenosa di frammenti (Fab) anticorpali digossino-specifici, di origine ovina. Per dettagli consultare la letteratura fornita con i frammenti anticorpali.
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.