Lioresal è un farmaco miorilassante a base di baclofene. Lioresal è un antispastico molto efficace; il baclofene, infatti, deprime il riflesso di trasmissione monosinaptico e polisinaptico nel midollo spinale probabilmente stimolando i recettori GABA-B, che inibiscono il rilascio degli aminoacidi eccitatori, glutammato e aspartato.
La trasmissione neuromuscolare non è influenzata dal baclofene. La sostanza attiva esercita un’azione antinocicettiva.
Nei disturbi neurologici associati a spasmi dei muscoli scheletrici, l’effetto clinico di Lioresal assume la forma di un’azione benefica sulle contrazioni del riflesso muscolare e migliora in modo marcato lo spasmo doloroso, l’automatismo ed il clono.
Lioresal migliora la mobilità del paziente, facilitando le attività quotidiane e la fisioterapia. La prevenzione e la cura delle piaghe da decubito, ed il miglioramento della qualità del sonno (dovuto all’eliminazione degli spasmi muscolari dolorosi) e della funzione della colecisti e dello sfintere, sono stati osservati come effetti indiretti del trattamento con Lioresal, che scaturisce in una migliore qualità di vita per il paziente.
Il baclofene stimola la secrezione dell’acido gastrico.
A cosa serve Lioresal
Adulti
Lioresal è indicato nei seguenti casi:
- Ipertonia spastica della muscolatura striata in corso di sclerosi a placche.
- Ipertonia muscolare spastica nelle malattie del midollo spinale a eziologia infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o ignota: per esempio, paralisi spinale spastica, sclerosi laterale amiotrofica, siringomielia, mielite trasversa, paraplegia o paraparesi traumatica, stati di compressione del midollo.
- Ipertonia muscolare spastica di origine cerebrale, specialmente in caso di encefalopatia infantile come pure a seguito di vasculopatia cerebrale o in corso di affezioni cerebrali di natura neoplastica o degenerativa.
Popolazione pediatrica (0-18 anni)
Lioresal è indicato per il trattamento sintomatico della spasticità di origine cerebrale in pazienti da 0 a < 18 anni di età, specialmente nei casi dovuti a paralisi cerebrale infantile così come a seguito di accidenti cerebrovascolari o se in presenza di patologia cerebrale neoplastica o degenerativa.
Lioresal è anche indicato per il trattamento sintomatico di spasmi muscolari che si verificano in malattie del midollo spinale di origine infettiva, degenerativa, traumatica, neoplastica o non nota come sclerosi multipla, paralisi spinale spastica, sclerosi laterale amiotrofica, siringomielia, mielite trasversa, paraplegia traumatica o paraparesi e compressione del midollo spinale.
Posologia e modo di somministrazione
La posologia e le modalità di utilizzo di Lioresal possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Lioresal si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Formula strutturale del baclofene, principio attivo di Lioresal
Lioresal – Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni
Disturbi psichiatrici e del sistema nervoso
I pazienti affetti da disturbi psicotici, schizofrenia, disturbi depressivi o maniacali, stati confusionali o malattia di Parkinson devono essere trattati con prudenza con Lioresal e sotto stretta sorveglianza, in quanto queste condizioni possono peggiorare.
Epilessia
Particolare attenzione deve essere riservata ai pazienti epilettici, in quanto si potrebbe verificare un abbassamento della soglia convulsiva; sono stati segnalati episodi di crisi collegati all’interruzione del trattamento con Lioresal o a sovradosaggio. Si consiglia di mantenere un’adeguata terapia anticonvulsiva e di controllare attentamente il paziente.
Altri
Lioresal deve essere usato con cautela nei pazienti con ulcera peptica in atto o pregressa, così come in quelli con disturbi cerebrovascolari, con compromissione della funzionalità respiratoria o epatica.
Popolazione pediatrica
Ci sono dati clinici molto limitati sull’uso di Lioresal nei bambini di età inferiore a un anno. L’uso in questa popolazione di pazienti deve essere basato sulla valutazione del medico del beneficio individuale e del rischio della terapia
Compromissione della funzionalità renale
Lioresal deve essere somministrato con cautela in pazienti con compromissione della funzionalità renale e in pazienti con insufficienza renale terminale deve essere somministrato solo quando il beneficio atteso sia superiore al rischio potenziale.
È richiesta una particolare cautela quando si associa Lioresal a farmaci o medicinali che possono influenzare significativamente la funzione renale. La funzione renale deve essere attentamente monitorata e il dosaggio giornaliero di Lioresal opportunamente adeguato allo scopo di prevenire una tossicità da baclofene.
In pazienti con grave tossicità da baclofene, oltre all’interruzione del trattamento può essere presa in considerazione, come trattamento alternativo, un’emodialisi non programmata. In questi pazienti l’emodialisi rimuove efficacemente baclofene dall’organismo, allevia i sintomi clinici di sovradosaggio ed abbrevia i tempi di recupero.
Disturbi urinari
Dal trattamento con Lioresal possono trovare giovamento disturbi neurogenici dello svuotamento della vescica.
Nei pazienti già affetti da ipertonia dello sfintere si può verificare una ritenzione acuta di urina; in questi casi si raccomanda cautela.
Test di laboratorio
In rari casi si sono verificati innalzamenti dei livelli delle aspartato aminotransferasi, delle fosfatasi alcaline e della glicemia. Devono quindi essere eseguiti periodici controlli, soprattutto nei pazienti con disfunzioni epatiche o diabete mellito, per essere sicuri che il farmaco non provochi alcuna alterazione delle malattie di base.
Interruzione brusca della terapia
In seguito a una brusca interruzione del trattamento con Lioresal, specialmente se di lunga durata, sono stati riportati ansietà e stati confusionali, delirio, allucinazioni, disturbi psicotici, maniacali o paranoidi, convulsioni (status epilepticus), discinesia, tachicardia, ipertermia e un temporaneo peggioramento della spasticità noto come “fenomeno di rimbalzo”.
Sono state segnalate convulsioni post natali dopo esposizione intrauterina a Lioresal orale.
Con la formulazione intratecale di Lioresal è stato riportato che le caratteristiche cliniche della sindrome da sospensione possono assomigliare a quelle osservate in caso di disreflessia autonomica, ipertermia maligna,
sindrome neurolettica maligna o altre condizioni associate a stati ipermetabolici o rabdomiolisi diffusa.
A eccezione dei casi in cui si siano verificati gravi effetti collaterali o in caso di sovradosaggio, il trattamento deve essere sempre sospeso gradatamente, riducendo progressivamente il dosaggio nell’arco di circa 1-2 settimane.
Postura ed equilibrio
Lioresal deve essere impiegato con cautela qualora fosse necessaria la spasticità per il mantenimento della postura e per l’equilibrio nella locomozione.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Lioresal contiene amido di frumento. L’amido di frumento può contenere glutine, ma solo in tracce, ed è quindi considerato sicuro per le persone affette da morbo celiaco.
Gravidanza e allattamento
Fertilità
Non ci sono dati disponibili sull’effetto di baclofene sulla fertilità nell’uomo. Non ci sono dati che possano supportare raccomandazioni specifiche per le donne in età fertile.
Nel ratto baclofene non ha effetto sulla fertilità del maschio e della femmina a dosi non tossiche per la madre.
Gravidanza
Lioresal somministrato per via orale ha mostrato di aumentare l’incidenza di onfalocele (ernia ombelicale) nei feti di ratti trattati con dosi superiori di circa 8,3 volte la dose massima orale (in mg/kg) raccomandata per l’uso nell’uomo. Questo effetto non è stato osservato nel topo e nel coniglio.
Non esistono studi adeguati e controllati in donne gravide. Il baclofene attraversa la barriera placentare e deve essere utilizzato durante la gravidanza solo se il beneficio atteso è superiore al rischio potenziale per il feto.
È stato segnalato un caso di sospetta reazione da interruzione (convulsioni generalizzate) in un neonato di una settimana la cui madre aveva assunto baclofene durante la gravidanza. Le convulsioni, che erano refrattarie a diversi anticonvulsivanti, sono cessate entro 30 minuti dalla somministrazione di baclofene al neonato.
Allattamento
Nelle madri trattate con Lioresal a dosi terapeutiche la sostanza attiva passa nel latte materno, ma in quantità talmente ridotte che non si prevedono
effetti indesiderati per il lattante.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Lioresal può essere associato a effetti indesiderati quali capogiri, sedazione, sonnolenza e compromissione della capacità visiva che possono ridurre la capacità di reazione del paziente. I pazienti che hanno presentato tali eventi avversi devono essere avvisati di astenersi dal guidare e dall’utilizzare macchinari.
Controindicazioni
Lioresal è controindicato nel caso di ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Lioresal è un farmaco miorilassante a base di baclofene. Lioresal è un antispastico molto efficace; il baclofene, infatti, deprime il riflesso di trasmissione monosinaptico e polisinaptico nel midollo spinale probabilmente stimolando i recettori GABA-B, che inibiscono il rilascio degli aminoacidi eccitatori, glutammato e aspartato
Lioresal – Effetti collaterali
Gli effetti collaterali si verificano soprattutto all’inizio della terapia (per esempio sedazione, sonnolenza), quando il dosaggio di Lioresal è aumentato troppo rapidamente, oppure quando sono impiegate alte dosi o se il paziente è anziano. Esse sono comunque spesso transitorie e possono essere eliminate o attenuate riducendo il dosaggio, e raramente sono tanto gravi da rendere necessaria l’interruzione del trattamento. Nei pazienti con storia di malattie psichiatriche o con disturbi circolatori cerebrali (per esempio infarto cerebrale) e nei pazienti anziani le reazioni possono essere più gravi.
In pazienti epilettici, si può osservare una diminuzione della soglia convulsiva e attacchi convulsivi.
Alcuni pazienti hanno mostrato aumento della spasticità muscolare come reazione paradossa al trattamento.
È noto che molti degli effetti secondari segnalati sono associabili alla malattia di base trattata.
Gli effetti collaterali sono elencati secondo la convenzione MedDRA sulla frequenza:
- molto comune (≥ 1/10)
- comune (≥ 1/100, < 1/10)
- non comune (≥ 1/1000, < 1/100)
- raro (≥ 1/10.000, < 1/1000)
- molto raro (< 1/10.000)
- non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Di seguito si riportano gli effetti collaterali con frequenza molto comune e comune.
Patologie del sistema nervoso
- Molto comune: Sedazione, sonnolenza
- Comune: Capogiri, atassia, tremore, cefalea, nistagmo
Patologie dell’occhio
- Comune: Compromissione della capacità visiva, disturbi dell’accomodazione.
Patologie cardiache
- Comune: Gittata cardiaca diminuita
Patologie vascolari:
- Comune: Ipotensione.
Patologie gastrointestinali
- Molto comune: Nausea
- Comune: Malessere gastrointestinale, stipsi, diarrea, conati di vomito, vomito, secchezza delle fauci
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
- Comune: Eruzione cutanea, iperidrosi
Patologie renali e urinarie
- Comune: Pollachiuria, enuresi, disuria
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
- Comune: depressione respiratoria.
Disturbi psichiatrici
- Comune: Stato confusionale, allucinazioni, depressione, insonnia, stato euforico, incubi.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
- Comune: Debolezza muscolare, mialgia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
- Comune: Affaticamento,
Interazioni
Associazioni osservate da tenere in considerazione
Levodopa/inibitore delle dopa-decarbossilasi (carbidopa)
In pazienti con malattia di Parkinson in trattamento con Lioresal e levodopa (da sola o in combinazione con un inibitore della dopa-decarbossilasi) sono stati riportati casi di confusione mentale, allucinazioni, cefalea, nausea e agitazione. È stato anche riportato un peggioramento dei sintomi di parkinsonismo. Pertanto si deve prestare cautela quando si somministrano contemporaneamente Lioresal e levodopa/carbidopa.
Farmaci che provocano depressione del Sistema Nervoso Centrale (SNC)
Quando Lioresal viene somministrato in concomitanza ad altri farmaci che provocano depressione del SNC, inclusi altri rilassanti muscolari (come per esempio tizanidina), a oppioidi sintetici o ad alcol, può intensificarsi l’effetto sedativo. Aumenta anche il rischio di depressione respiratoria. Inoltre è stata segnalata ipotensione con l’uso concomitante di morfina e baclofene intratecale. Nei pazienti con disfunzioni cardiopolmonari e debolezza dei muscoli respiratori si raccomanda un attento controllo della funzione respiratoria e cardiovascolare.
Antidepressivi
Durante il trattamento concomitante con antidepressivi triciclici, l’effetto di Lioresal può essere potenziato, causando una spiccata ipotonia muscolare.
Litio
L’uso concomitante di Lioresal orale e litio è risultato in un peggioramento dei sintomi ipercinetici. Pertanto si deve prestare cautela quando si somministrano contemporaneamente Lioresal e litio.
Antipertensivi
Poiché un trattamento concomitante con antipertensivi può ulteriormente diminuire la pressione arteriosa, occorre aggiustare di conseguenza la dose dell’antipertensivo.
Farmaci che riducono la funzionalità renale
I farmaci o i medicinali che possono significativamente influenzare la funzionalità renale possono ridurre l’eliminazione di baclofene producendo effetti tossici.
Sovradosaggio
Segni e sintomi
Principalmente si osservano segni di depressione nervosa centrale, quali sonnolenza, diminuzione dello stato di coscienza, depressione respiratoria, coma.
È anche possibile la comparsa di: confusione, allucinazioni, agitazione, convulsioni, anomalie dell’EEG (pattern di burst suppression e onde trifasiche), disturbi dell’accomodazione, riflesso pupillare alterato; ipotonia muscolare generalizzata, mioclonie, iporeflessia o areflessia;
vasodilatazione periferica, ipotensione o ipertensione, bradicardia, tachicardia o aritmie cardiache; ipotermia; nausea, vomito, diarrea, ipersecrezione salivare; valori elevati degli enzimi epatici.
La contemporanea assunzione di sostanze o di farmaci attivi sul SNC (per esempio alcol, diazepam, antidepressivi triciclici) può provocare un peggioramento della sindrome da iperdosaggio.
Trattamento
Non è noto un antidoto specifico.
Per complicazioni quali ipotensione, ipertensione, convulsioni, disturbi gastrointestinali e depressione respiratoria o cardiovascolare, devono essere intraprese misure a supporto e trattamento sintomatico.
Dopo l’ingestione di un quantitativo potenzialmente tossico, deve essere preso in considerazione il carbone attivo, soprattutto nel primo periodo dopo l’ingestione.
La decontaminazione gastrica (per esempio lavanda gastrica) deve essere presa in considerazione, caso per caso, soprattutto nel primo periodo (60 minuti) dopo l’ingestione di un iperdosaggio potenzialmente rischioso per la sopravvivenza. Pazienti comatosi o con convulsioni devono essere intubati prima della decontaminazione gastrica.
Poiché il farmaco viene eliminato principalmente per via renale, si raccomanda di aumentare l’apporto di liquidi ed eventualmente di somministrare un diuretico. L’emodialisi (a volte non programmata) può essere utile in caso di avvelenamento grave associato a insufficienza renale.
In caso di convulsioni somministrare diazepam e.v., con cautela.
.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.