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Lixidol

Prima di assumere un farmaco consultare sempre il foglietto illustrativo che l’accompagna. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

Lixidol è il nome commerciale di un farmaco a base di ketorolac trometamina, un principio attivo che appartiene alla nutrita classe dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). La sua attività si esplica principalmente attraverso l’inibizione della sintesi delle prostaglandine, in particolare le PGE2 e PGF2 alfa.

Lixidol è disponibile in compresse rivestite con film e soluzione iniettabile per uso intramuscolare o endovenoso.

Lixidol è un farmaco dalle notevoli attività analgesica e antinfiammatoria.

Lixidol è risultato 37 volte più attivo rispetto all’aspirina nell’inibire l’aggregazione di piastrine umane indotta da collageno.

Lixidol non esplica effetti sul Sistema Nervoso Centrale; gli effetti sul sistema cardiovascolare e respiratorio sono minimi.

Dagli studi clinici è emerso che l’attività analgesica (antidolorifica) di Lixidol alla dose di 10 mg è risultata pari se non superiore all’aspirina 650 mg, al paracetamolo 600 e 1.000 mg, all’associazione paracetamolo 600 mg e 1,000 mg + codeina 60 mg, alla glafenina 400 mg, all’ibuprofene 400 mg, al diclofenac 50 mg.

Lixidol 30 mg, somministrato per via intramuscolare, ha evidenziato una durata di azione più prolungata rispetto a morfina e meperidina. L’effetto analgesico si manifesta entro un’ora dopo somministrazione orale, dopo 30 minuti dalla somministrazione intramuscolo e il massimo effetto analgesico compare rispettivamente entro 2-3 ore e 1-2 ore.

Per entrambe le formulazioni (orale e intramuscolare) la durata media dell’effetto analgesico è di 4-6 ore.

Lixidol è privo di effetti morfino-simili, non determina depressione respiratoria e, rispetto alla morfina, l’incidenza degli effetti indesiderati a carico del Sistema Nervoso Centrale (sonnolenza) è significativamente inferiore.

A cosa serve Lixidol

Lixidol compresse rivestite con film

Lixidol è indicato soltanto nel trattamento a breve termine (massimo 5 giorni) del dolore post-operatorio di grado moderato.

Lixidol soluzione iniettabile

Lixidol somministrato per via intramuscolare o endovenosa è indicato nel trattamento a breve termine (massimo due giorni) del dolore acuto post-operatorio di grado moderato-severo.

Nei casi di chirurgia maggiore o di dolore molto intenso Lixidol endovenoso può essere usato quale complemento a un analgesico oppiaceo.

Lixidol 30 mg/ml soluzione iniettabile è inoltre indicato nel trattamento del dolore dovuto a coliche renali.

Lixidol

Formula strutturale del ketorolac, principio attivo di Lixidol

Posologia e modo di somministrazione

La posologia e le modalità di utilizzo di Lixidol possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.

Prima di usare Lixidol si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.

Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Lixidol – Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni

Attenzione: Lixidol non può essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico.

Per le avvertenze e precauzioni consultare il foglietto illustrativo; di seguito si riportano quelle relative a gravidanza, allattamento e uso di macchinari.

Gravidanza e allattamento

L’impiego del Lixidol è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza, il travaglio, il parto e durante l’allattamento.

Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre- e post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.

Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, Lixidol non dev’essere somministrato se non strettamente necessario.

Se Lixidol è somministrato a donne che intendono iniziare una gravidanza o durante il primo o secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere la più bassa e la durata del trattamento la più breve possibile

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:

  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
  • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;

la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:

  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.

Il ketorolac attraversa la placenta nella misura di circa il 10%. Conseguentemente, ketorolac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Il ketorolac dovrebbe essere somministrato solo se necessario durante i primi due trimestri di gravidanza. Nelle donne in età fertile un’eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell’inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata un’efficace copertura anticoncezionale.

Travaglio e parto

Ketorolac è controindicato durante il travaglio e il parto poiché, attraverso il suo effetto inibitore della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla circolazione fetale con gravi conseguenze per la respirazione del nascituro e inibire le contrazioni uterine con eventuale ritardo del parto, aumentando così il rischio di emorragia uterina.

Allattamento

È stato dimostrato che Lixidol e i suoi metaboliti riescono a passare nel circolo fetale e nel latte di animali da esperimento.

Il farmaco è escreto in piccole quantità nel latte materno pertanto l’uso di Lixidol è controindicato durante l’allattamento.

Fertilità

L’uso di Lixidol, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.

La somministrazione di Lixidol dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Lixidol, pur non avendo effetto narcotico né effetti sul Sistema Nervoso Centrale, può determinare in alcuni pazienti sonnolenza, capogiri, insonnia o depressione.

Si consiglia pertanto di usare cautela nella guida di veicoli e nell’uso di macchinari.

Controindicazioni

Attenzione: Lixidol non è indicato nel dolore lieve o di tipo cronico.

Lixidol è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad altre sostanze strettamente correlate da un punto di vista chimico e/o a uno qualsiasi degli eccipienti.

A causa della possibilità di sensibilità crociata Lixidol è anche controindicato in pazienti nei quali l’acido acetilsalicilico e/o altri farmaci antinfiammatori non steroidei abbiano indotto manifestazioni allergiche, per il rischio di insorgenza di reazioni gravi di tipo anafilattico.

Lixidol è altresì controindicato nei seguenti casi:

  • Sindrome completa o parziale di poliposi nasale, angioedema, broncospasmo.
  • Asma.
  • Ulcera peptica attiva, o precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione.
  • Severa insufficienza cardiaca.
  • Sanguinamento cerebrovascolare pregresso, in atto o sospetto.
  • Ipovolemia o disidratazione.
  • Pazienti con insufficienza renale moderata o severa (creatinina sierica > 442 μmol/l) o pazienti a rischio di insufficienza renale a causa di ipovolemia o disidratazione.
  • Cirrosi epatica o epatiti gravi.
  • Diatesi emorragica.
  • Disordini della coagulazione.
  • Pazienti in terapia anticoagulante.
  • Trattamento concomitante con altri farmaci antinfiammatori non steroidei e con sali di litio, probenecid o pentossifillina.
  • Pazienti in terapia diuretica intensiva.
  • Profilassi analgesica prima della chirurgia e durante gli interventi chirurgici perché aumenta il rischio di sanguinamento, a causa dell’inibizione dell’aggregazione piastrinica e del prolungamento del tempo di sanguinamento.
  • pazienti con emorragie cerebrovascolari sospette o confermate (il ketorolac inibisce la funzione piastrinica).
  • Pazienti che sono stati sottoposti a interventi con un alto rischio di emorragia o di emostasi incompleta e in quelli ad alto rischio di sanguinamento.
  • Bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni.

L’ impiego di Lixidol è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza, il travaglio, il parto e durante l’allattamento.

Attenzione: la soluzione iniettabile contiene etanolo pertanto è controindicato l’uso per via neuroassiale (epidurale o intratecale).

Lixidol

Lixidol è il nome commerciale di un farmaco a base di ketorolac trometamina, un principio attivo che appartiene alla nutrita classe dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). La sua attività si esplica principalmente attraverso l’inibizione della sintesi delle prostaglandine, in particolare le PGE2 e PGF2 alfa.

Lixidol – Effetti collaterali

I seguenti effetti collaterali possono verificarsi in pazienti trattati con ketorolac; le frequenze degli eventi segnalati non sono noti, perché sono stati segnalati volontariamente da un numero non quantificabile di persone.

  • Infezioni e infestazioni: meningite asettica. Patologie del sistema emolinfopoietico trombocitopenia, porpora, epistassi.
  • Disturbi del sistema immunitario: anafilassi; le reazioni anafilattoidi, quali l’anafilassi, possono avere esito fatale; reazioni da ipersensibilità (broncospasmo, vasodilatazione, vampate, rash, ipotensione, edema laringeo).
  • Disturbi del metabolismo e della nutrizione: anoressia, iperkaliemia, iponatriemia.
  • Disturbi psichiatrici: pensiero anormale, depressione, insonnia, ansia, irritabilità, nervosismo, reazioni psicotiche, anomala attività onirica, allucinazioni, euforia, ridotta capacità di concentrazione, stati di torpore, confusione.
  • Patologie del sistema nervoso: cefalea, capogiri, convulsioni, parestesia, ipercinesia, alterazioni del gusto. Patologie dell’occhio: visione anormale, gonfiore intorno agli occhi
  • Patologie dell’orecchio e del labirinto: tinnito, perdita dell’udito, vertigini.
  • Patologie cardiache: palpitazioni, bradicardia, insufficienza cardiaca. In associazione al trattamento con i FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.
  • Patologie vascolari: ipertensione, vasodilatazione, ipotensione, ematomi, flushing, pallore, sanguinamento post-operatorio delle ferite. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Sebbene ketorolac non abbia dimostrato di aumentare gli eventi trombotici come l’infarto del miocardio, non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile con ketorolac. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: edema polmonare, dispnea, asma.
  • Apparato gastrointestinale: gli effetti collaterali più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, ulcera, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Dopo somministrazione di Lixidol sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore/disturbo addominale, senso di pienezza, melena, sanguinamento rettale, ematemesi, stomatiti ulcerative, esofagite, eruttazioni, flatulenza, ulcerazione gastrointestinale, pancreatite, secchezza delle fauci, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
  • Patologie epatobiliari: epatite, ittero colestatico, insufficienza epatica.
  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: angioedema, dermatite esfoliativa, aumentata sudorazione, rash maculo-papulare, orticaria, prurito, porpora, reazioni bollose, comprese sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente).
  • Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia.
  • Patologie renali e urinarie: poliuria, pollachiuria, oliguria, insufficienza renale acuta, sindrome uremico- emolitica, nefrite interstiziale, ritenzione urinaria, sindrome nefrosica, dolore al fianco (con o senza ematuria +- azotemia). Come con altri farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine segni di insufficienza renale, come per esempio aumenti di creatinina e di potassio
  • Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella: infertilità femminile.
  • Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia, febbre, reazione al sito di iniezione, edema, dolore toracico, sete eccessiva, aumento di peso.
  • Esami diagnostici: aumento del tempo di sanguinamento, aumento dell’urea sierica, aumento della creatinina e del potassio, alterazione dei test di funzionalità epatica.

Interazioni

Deve essere evitato l’uso contemporaneo di Lixidol e altri farmaci antinfiammatori non steroidei.

L’uso concomitante di Lixidol e corticosteroidi aumenta il rischio di ulcerazione gastrointestinale o sanguinamento.

L’uso concomitante di Lixidol e di agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRIs) aumenta il rischio di emorragia gastrointestinale.

I FANS possono amplificare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin. Lixidol inibisce l’aggregazione piastrinica, riduce le concentrazioni di trombossano e prolunga il tempo di sanguinamento. A differenza dell’aspirina, i cui effetti sono prolungati, la funzione piastrinica ritorna alla normalità entro 24-48 ore dopo l’interruzione del trattamento con Lixidol. In vitro Lixidol determina una riduzione trascurabile del legame del warfarin con le proteine plasmatiche. Il ketorolac non modifica il legame proteico della digossina. Studi in vitro indicano che, a concentrazioni terapeutiche di salicilato (300 µg/ml), il legame di ketorolac è stato ridotto da circa il 99,2-97,5%, pari a un incremento potenziale duplice della concentrazione plasmatica di ketorolac non legato. Concentrazioni terapeutiche di digossina, warfarin, ibuprofene, naprossene, piroxicam, acetaminofene, fenitoina e tolbutamide non hanno alterato il legame di ketorolac trometamina con le proteine. Come per altri farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine, la somministrazione contemporanea di Lixidol con metotressato o con litio deve essere attuata con cautela, in quanto può verificarsi una diminuzione della clearance di questi ultimi, con conseguente aumento della loro tossicità.

Ketorolac soluzione iniettabile ha ridotto la risposta diuretica alla furosemide nei soggetti sani normovolemici di circa il 20%, quindi si deve prestare attenzione nei pazienti con scompenso cardiaco Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II: i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa), la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Lixidol in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante e periodicamente in seguito.

Il ketorolac non deve essere somministrato in concomitanza con pentossifillina poiché può aumentare il rischio di sanguinamento.

Il ketorolac non deve essere somministrato in concomitanza con probenecid poiché la somministrazione contemporanea di probenecid e Lixidol porta a una riduzione della clearance di quest’ultimo e, di conseguenza, a concentrazioni plasmatiche più elevate e prolungate.

Ketorolac ha dimostrato di ridurre la necessità di una terapia analgesica concomitante con oppioidi, quando viene utilizzato per il sollievo del dolore post-operatorio.

La somministrazione orale di Lixidol compresse dopo un pasto ricco di grassi ha determinato un ritardo e una riduzione del picco di concentrazione di ketorolac di circa 1 ora. Gli antiacidi non hanno influenzato il grado di assorbimento.

Incompatibilità – Lixidol è compatibile con aminofillina, xilocaina, morfina, meperidina, dopamina, insulina ed eparina mischiate insieme in soluzione contenuta in una sacca per fleboclisi per somministrazione e.v., ma non può essere miscelato a morfina, meperidina, prometazina o idrossizina in una siringa.

Sovradosaggio

Dosaggi di 360 mg/die intramuscolo sono stati somministrati a volontari sani per 5 giorni. Sono stati riscontrati: gastrite erosiva, ulcera peptica e dolore addominale, scomparsi con la sospensione del trattamento.

Può insorgere sanguinamento gastrointestinale.

Raramente possono insorgere ipertensione, insufficienza renale acuta, depressione respiratoria e coma dopo ingestione di FANS.

Sono state riportate reazioni anafilattoidi con l’assunzione terapeutica di FANS; ciò può accadere in seguito a sovradosaggio.

Trattamento

Non esistono antidoti specifici. Va eventualmente adottata una terapia sintomatica e di supporto. In caso di ingestione accidentale, a questa vanno aggiunte le normali misure di sicurezza (induzione del vomito, lavanda gastrica, somministrazione di carbone attivo).

La dialisi non elimina ketorolac dal torrente ematico in modo significativo.

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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

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