Olio di ricino in gravidanza: si può prendere? È una domanda che molte donne in stato interessante si pongono; gli scopi di un’eventuale assunzione di olio di ricino sono essenzialmente due: o stimolare le contrazioni uterine (nel caso di gestanti vicine alla data del parto) oppure combattere la stitichezza (un problema che si riscontra di frequente nelle donne in gravidanza.
La risposta alla domanda è: assolutamente no. L’olio di ricino in gravidanza non deve essere assunto per alcun motivo, né per indurre il travaglio, né per combattere l’intestino pigro.
Nota – L’azione purgante dell’olio di ricino è dovuta all’azione irritante di uno dei suo componenti, l’acido ricinoleico, responsabile anche dell’aumento della motilità dell’intestino.
L’olio di ricino è un prodotto la cui azione purgante è dovuta all’azione irritante di uno dei suoi componenti principali, l’acido ricinoleico, responsabile anche dell’aumento della motilità intestinale
Olio di ricino in gravidanza come induttore del travaglio
Non è infrequente sentir parlare dell’uso dell’olio di ricino in gravidanza come induttore del travaglio è una pratica controversa, un rimedio della nonna assolutamente da sconsigliare senza se e senza ma, anche se purtroppo ci sono ancora delle ostetriche che suggeriscono questa pratica alle gestanti.
A parte il fatto che, a tutt’oggi, l’efficacia nell’induzione del travaglio non è confortata da riscontri scientifici di un certo rilievo, è bene ricordare che l’assunzione di integratori, rimedi erboristici, farmaci ecc. da parte di una donna in stato interessante deve essere sempre fatta dietro la supervisione del proprio medico curante o dello specialista ginecologo.
Nel caso dell’olio di ricino, nessun medico consiglierà mai a una donna incinta l’assunzione di tale sostanza per l’induzione del travaglio; non c’è infatti alcuna ragione per la quale una gestante dovrebbe assumere un preparato che causa diarrea, disidratazione, forti dolori addominali e squilibri elettrolitici. Esistono infatti metodiche decisamente più sicure e di una certa efficacia per indurre il travaglio nel caso ciò si renda necessario.

Il ricorso all’olio di ricino in gravidanza per indurre il travaglio o per combattere la stitichezza è altamente sconsigliato
Olio di ricino in gravidanza per combattere la stitichezza
La stitichezza in gravidanza è un’evenienza comune, in particolar modo specialmente nelle prime settimane di gestazione; si ritiene che interessi circa il 50% delle future mamme. L’olio di ricino è uno dei tanti rimedi suggeriti per combattere questo fastidioso disturbo e a tale proposito non possiamo che ribadire quanto già espresso nel paragrafo precedente; l’olio di ricino in gravidanza non deve essere utilizzato, né nelle fasi iniziali della gestazione né in prossimità del parto.
In linea generale, comunque, anche l’uso di altri tipi di lassativi (osmotici o di contatto) durante la gravidanza è decisamente sconsigliato perché si tratta di sostanze che tendono a irritare le pareti intestinali e possono causare contrazioni addominali potenzialmente pericolose per il feto. Anche i lassativi a base di glicerina andrebbero evitati o comunque utilizzati soltanto dietro stretto controllo medico.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.