Pantorc è un farmaco a base di pantoprazolo, un antiacido (gli antiacidi sono medicinali usati per trattare la sintomatologia dell’iperacidità gastrica, per la terapia di ulcere peptiche e per il reflusso gastroesofageo).
Il pantoprazolo appartiene alla classe degli inibitori della pompa protonica, una proteina responsabile della fase finale della secrezione di acido cloridrico nello stomaco. Altri principi attivi molto noti appartenenti a questa classe sono l’omeprazolo e il lansoprazolo.
Gli inibitori della pompa protonica non influenzano la secrezione di altri componenti del succo gastrico (come la pepsina).
Fra i farmaci più noti a base di pantoprazolo si ricordano appunto il Pantorc e il Pantopan.
A cosa serve Pantorc
Pantorc è indicato negli adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre per:
- Sintomi da reflusso gastroesofageo.
- Trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso.
Pantorc è indicato negli adulti per:
Prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuativo con FANS.

Formula strutturale del pantoprazolo, principio attivo di Pantorc
Pantorc – Posologia e modo di somministrazione
La posologia e le modalità di utilizzo di Pantorc possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Pantorc si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Pantorc è un farmaco a base di pantoprazolo, un antiacido (gli antiacidi sono medicinali usati per trattare la sintomatologia dell’iperacidità gastrica, per la terapia di ulcere peptiche e per il reflusso gastroesofageo)
Pantorc – Avvertenze e controindicazioni
Per le avvertenze e precauzioni consultare il foglietto illustrativo; di seguito si riportano quelle relative a gravidanza, allattamento e uso di macchinari.
Gravidanza
Una modesta quantità di dati in donne gravide (tra 300-1.000 esiti di gravidanza) non indicano malformazioni feto-neonatali causate dalla tossicità di Pantorc (pantoprazolo).
Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva.
In via precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Pantorc (pantoprazolo) durante la gravidanza
Allattamento
Studi sugli animali hanno dimostrato l’escrezione di Pantorc (pantoprazolo) nel latte materno. Non ci sono informazioni sufficienti sull’escrezione di Pantorc (pantoprazolo) nel latte materno, anche se è stata riportata l’escrezione nel latte materno. Non può essere escluso un rischio per il neonato/lattante. Pertanto deve essere presa una decisione circa la sospensione dell’allattamento al seno o la sospensione/astensione dalla terapia con Pantorc (pantoprazolo), tenendo conto del beneficio dell’allattamento al seno per il neonato e del beneficio della terapia con Pantorc (pantoprazolo) per le madri.
Fertilità
Studi su animali non hanno evidenziato la diminuzione della fertilità in seguito alla somministrazione di Pantorc (pantoprazolo).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Pantorc (pantoprazolo) non altera o al limite influenza in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e l’uso di macchinari.
Possono manifestarsi reazioni avverse al farmaco quali capogiro e disturbi visivi. In tali casi, i pazienti non devono guidare veicoli o usare macchinari.
Controindicazioni
Pantorc (pantoprazolo) è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo, ai derivati benzimidazolici o aduno qualsiasi degli altri eccipienti presenti nel preparato.
Interazioni
- Prodotti medicinali con assorbimento dipendente del pH Farmacocinetica – A causa della inibizione marcata e di lunga durata della secrezione acida gastrica, Pantorc (pantoprazolo) può interferire con l’assorbimento di altri medicinali per la biodisponibilità orale, per esempio, alcuni antifungini azolici come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo e altri medicinali come ad esempio l’erlotinib.
- Medicinali inibitori della proteasi dell’HIV – La co-somministrazione di Pantorc (pantoprazolo) non è raccomandata con inibitori della proteasi dell’HIV per i quali l’assorbimento dipende dal pH acido intragastrico come ad esempio atazanavir, a causa della notevole riduzione della loro biodisponibilità. Se la combinazione di inibitori della proteasi dell’HIV con un inibitore della pompa protonica è ritenuta inevitabile, si raccomanda uno stretto monitoraggio clinico (per esempio, la carica virale). Non deve essere superata la dose giornaliera di 20 mg di Pantorc (pantoprazolo). Può essere necessario regolare il dosaggio dell’inibitore della proteasi dell’HIV.
- Anticoagulanti cumarinici (fenprocumone o warfarin) – La co-somministrazione di Pantorc (pantoprazolo) con warfarin o fenprocumone non ha influenzato la farmacocinetica di warfarin, fenprocumone o dell’INR. Tuttavia, ci sono state segnalazioni di aumento del tempo di protrombina INR nei pazienti in trattamento con inibitori della pompa protonica in concomitanza di trattamento con warfarin e fenprocumone. L’incremento del tempo di protrombina INR può portare a sanguinamenti anomali e persino alla morte. Pazienti trattati con Pantorc (pantoprazolo) e fenprocumone o warfarin (Coumadin), potrebbero necessitare di essere monitorati per l’aumento del tempo di protrombina/INR.
- Metotrexato – È stato osservato che l’uso concomitante di metotrexato ad alte dosi (per esempio 300 mg) e inibitori di pompa protonica porta ad un aumento dei livelli di metotrexato in alcuni pazienti. Pertanto, in situazioni in cui sono utilizzate alte dosi di metotrexato, ad esempio il cancro e la psoriasi, può essere necessario considerare la sospensione temporanea di Pantorc (pantoprazolo).
- Altri studi di interazioni – Pantorc (pantoprazolo) è ampiamente metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. La principale via di metabolizzazione è la demetilazione da parte del CYP2C19 e altre vie metaboliche includono l’ossidazione mediante il CYP3A4. Studi di interazione con sostanze anch’esse metabolizzate attraverso questi sistemi enzimatici, come carbamazepina, diazepam, glibenclamide, nifedipina, e un contraccettivo orale contenente levonorgestrel ed etinilestradiolo non hanno rivelato interazioni clinicamente significative. Non può essere esclusa un’interazione di Pantorc (pantoprazolo) con altri medicinali o composti che vengano metabolizzati attraverso lo stesso sistema enzimatico. I risultati di una serie di studi di interazione dimostrano che Pantorc (pantoprazolo) non influenza il metabolismo di sostanze attive metabolizzate dal CYP1A2 (come caffeina, teofillina), CYP2C9 (come piroxicam, diclofenac, naprossene), CYP2D6 (come metoprololo), CYP2E1 (come etanolo) e non interferisce con l’assorbimento della digossina mediato dalle p-glicoproteine. Non si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente. Sono stati anche condotti studi di interazione somministrando Pantorc (pantoprazolo) in concomitanza con i rispettivi antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina). Non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative.
- Prodotti medicinali che inibiscono o inducono il CYP2C19 – Gli inibitori di CYP2C19 come fluvoxamina potrebbero aumentare l’esposizione sistemica di Pantorc (pantoprazolo). Può essere considerata una riduzione della dose per i pazienti trattati a lungo termine con alte dosi di Pantorc (pantoprazolo), o quelli con insufficienza epatica. Gli induttori enzimatici che influenzano il CYP2C19 e il CYP3A4 come la rifampicina e l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre le concentrazioni plasmatiche degli IPP che vengono metabolizzati attraverso questi sistemi enzimatici.
Pantorc – Effetti collaterali
Ci si può aspettare che circa il 5% dei pazienti manifesti effetti collaterali al farmaco; quelli più comunemente riportati sono diarrea e mal di testa, entrambi riscontrabili in circa l’1% dei pazienti.
Sovradosaggio
Non sono noti sintomi da sovradosaggio di pantoprazolo nell’uomo. È stata ben tollerata l’esposizione sistemica fino a 240 mg somministrati per via endovenosa in 2 minuti.
Poiché Pantorc è ampiamente legato alle proteine, non è prontamente dializzabile.
In caso di sovradosaggio con segni clinici di intossicazione, non possono essere fatte specifiche raccomandazioni terapeutiche, tranne per un trattamento sintomatico e di supporto.
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.