Procaptan è un farmaco ipertensivo a base di perindopril, principio attivo appartenente alla classe degli inibitori dell’enzima che converte l’angiotensina I in angiotensina II (ACE-inibitori). Procaptan migliora il flusso sanguigno prevenendo la produzione delle molecole che restringono i vasi sanguigni.
Il perindopril è attivo in tutti gli stadi dell’ipertensione: leggera, moderata, grave; è stata osservata una riduzione della pressione arteriosa sistolica e diastolica sia in clinostatismo che in ortostatismo.
Procaptan riduce le resistenze vascolari periferiche provocando una riduzione della pressione arteriosa. Di conseguenza si verifica un aumento del flusso sanguigno periferico, senza alcun effetto sulla frequenza cardiaca.
Il flusso sanguigno renale di regola aumenta, mentre il tasso di filtrazione glomerulare (GFR) rimane generalmente immodificato.
Il picco dell’effetto antipertensivo sopraggiunge 4-6 ore dopo somministrazione singola e l’efficacia antipertensiva si mantiene per almeno 24 ore: l’efficacia intermedia è compresa tra l’87 e il 100% dell’effetto di picco.
La riduzione della pressione arteriosa avviene rapidamente. Nei pazienti che rispondono al trattamento con Procaptan, la normalizzazione pressoria è raggiunta dopo un mese di trattamento e si mantiene tale senza comparsa di tachifilassi.
L’arresto del trattamento con Procaptan non è accompagnato da fenomeni di rebound. Il perindopril riduce l’ipertrofia ventricolare sinistra.
A cosa serve Procaptan
Procaptan ha le seguenti indicazioni:
- Trattamento dell’ipertensione.
- Trattamento dell’insufficienza cardiaca congestizia.
- Riduzione del rischio di eventi cardiaci in pazienti con una anamnesi di infarto miocardico e/o rivascolarizzazione.
Posologia e modo di somministrazione
La posologia e le modalità di utilizzo di Procaptan possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Procaptan si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.
Procaptan – Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni
Per le avvertenze e precauzioni consultare il foglietto illustrativo; di seguito si riportano quelle relative a gravidanza, allattamento e uso di macchinari.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza
L’uso degli ACE-inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L’uso degli ACE-inibitori è controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza.
L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un piccolo aumento del rischio. A meno che il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore non sia considerato essenziale, per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
È noto che nella donna l’esposizione ad ACE-inibitori durante il secondo e il terzo trimestre induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia).
Se dovesse verificarsi un’esposizione a un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.
I neonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione.
Allattamento
Poiché non sono disponibili dati riguardanti l’uso di Procaptan durante l’allattamento con latte materno, Procaptan non è raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento con latte materno, specialmente in caso di allattamento con latte materno di neonati o prematuri.
Fertilità
Non ci sono stati effetti sulla capacità riproduttiva o sulla fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Procaptan non influenza direttamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari, tuttavia in alcuni pazienti si possono verificare delle reazioni individuali correlate a un calo della pressione arteriosa, soprattutto a inizio del trattamento o al momento dell’associazione con un altro farmaco antipertensivo.
Di conseguenza, la capacità di guidare veicoli o di utilizzare macchinari può risultare ridotta.
Controindicazioni
Procaptan è controindicato nei seguenti casi:
- ipersensibilità al principio attivo, a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel preparato o a qualunque altro ACE-inibitore;
- Storia di angioedema correlata a precedente terapia con ACE-inibitori.
- Angioedema ereditario o idiopatico.
- Secondo e terzo trimestre di gravidanza.
- Procaptan non deve essere usato in concomitanza con medicinali contenenti aliskiren in pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (GFR < 60 ml/min/1,73m2).
Procaptan – Effetti collaterali
Il profilo di sicurezza del perindopril è coerente con il profilo di sicurezza degli ACE-inibitori: gli effetti collaterali più frequenti riportati negli studi clinici e osservati con perindopril sono:
- capogiro
- cefalea
- parestesia
- vertigini
- disturbi visivi
- tinnito
- ipotensione
- tosse
- dispnea
- dolore addominale
- costipazione
- diarrea
- disgeusia
- dispepsia
- nausea
- vomito
- prurito
- rash
- crampi muscolari
- astenia.
Per l’elenco completo degli effetti collaterali, anche quelli rari o molto rari, quelli meno comuni e quelli di frequenza non nota, consultare il foglietto illustrativo presente all’interno della confezione.

Procaptan è un farmaco ipertensivo a base di perindopril, principio attivo appartenente alla classe degli ACE-inibitori
Interazioni
Le interazioni farmacologiche possono modificare il funzionamento dei farmaci o aumentare il rischio di gravi effetti collaterali. Questa scheda non contiene le possibili interazioni farmacologiche di Procaptan. È opportuno conservare un elenco di tutti i prodotti utilizzati (farmaci da prescrizione / senza ricetta medica e prodotti a base di erbe) e metterne a conoscenza il medico curante e/o il farmacista. Non si deve avviare, interrompere o modificare il dosaggio di alcun medicinale senza l’approvazione del proprio medico.
Alcuni principi attivi che possono interagire con Procaptan farmaco includono: aliskiren, sali d’oro iniettabili, litio, sacubitril, alcuni farmaci che indeboliscono il sistema immunitario / aumentano il rischio di infezione (per esempio everolimus, sirolimus), farmaci che possono aumentare il livello di potassio nel sangue come gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II (per esempio losartan e valsartan) e le pillole anticoncezionali contenenti drospirenone.
Alcuni prodotti contengono ingredienti che potrebbero aumentare la pressione sanguigna o peggiorare l’insufficienza cardiaca (per esempio prodotti per la tosse e il raffreddore, prodotti dimagranti o FANS come ibuprofene e naprossene).
Può verificarsi una reazione molto grave se si stanno facendo iniezioni per le allergie alle punture di api o vespe (procedura di desensibilizzazione) e si sta assumendo anche perindopril.
Per tutte le possibili interazioni consultare il foglietto illustrativo.
Sovradosaggio
Sono disponibili dati clinici limitati relativi al sovradosaggio nell’uomo.
I sintomi associati al sovradosaggio con ACE inibitori possono includere ipotensione, shock circolatorio, alterazione degli elettroliti, insufficienza renale, iperventilazione, tachicardia, palpitazioni, bradicardia, capogiro, ansia e tosse.
In caso di sovradosaggio si consiglia il trattamento con una infusione endovenosa di una soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%). Se si manifesta ipotensione il paziente deve essere posizionato come in caso di shock. Ove disponibile, può inoltre essere preso in considerazione il trattamento con un’infusione endovenosa di angiotensina II e/o di catecolamine.
Il perindopril può essere rimosso dal circolo generale con l’emodialisi (vedere paragrafo 4.4). L’impiego di un pacemaker è indicato in caso di bradicardia resistente alla terapia. Si devono controllare continuamente i segni vitali, gli elettroliti del siero e le concentrazioni della creatinina.
.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.