Sereupin è uno psicofarmaco a base di paroxetina (più precisamente paroxetina cloridrato), un antidepressivo che appartiene alla categoria dei cosiddetti SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) in commercio dal 1992.
Come nel caso degli altri SSRI, l’assunzione di Sereupin genera un aumento della disponibilità sinaptica della serotonina, che è carente nei soggetti affetti da depressione.
Rispetto ad altre molecole della stessa classe terapeutica (per esempio la fluoxetina, la sertralina ecc.) ha, a parità di dosaggio, un effetto più potente.
Come nel caso di tutti gli SSRI, l’effetto è graduale e generalmente bisogna attendere circa 2-4 settimane per poter valutare la sua eventuale efficacia. Solitamente, gli SSRI sono preferiti agli antidepressivi triciclici a motivo di una maggiore tollerabilità e di minori effetti collaterali.
A cosa serve Sereupin
Come riportato nel foglietto illustrativo che accompagna il farmaco, l’indicazione all’utilizzo di Sereupin è il trattamento di vari disturbi:
- episodi di depressione maggiore;
- disturbo ossessivo-compulsivo;
- disturbo da attacchi di panico, con o senza agorafobia;
- disturbo d’ansia sociale o fobia sociale;
- disturbo d’ansia generalizzata;
- disturbo da stress post-traumatico.
Ricordiamo qui brevemente che l’agorafobia è una forma di ansia che viene innescata da luoghi o situazioni da cui potrebbe risultare difficile fuggire; il termine significa letteralmente “paura degli spazi aperti”; va comunque precisato che gli effetti di questo disturbo si manifestano anche in condizioni diverse, come in alcuni luoghi chiusi (banche a chiusura controllata, ascensori o altri spazi ristretti) nei quali si instaurano inoltre i disturbi da claustrofobia.
Posologia e modalità di utilizzo
Sereupin è disponibile sotto forma di compresse o di sospensione orale. In genere viene consigliata l’assunzione al mattino a stomaco pieno.
Il dosaggio del farmaco è di stretta competenza del medico curante o dello specialista previa valutazione della specifica situazione (gravità del disturbo da trattare, condizioni generali di salute ecc., patologie concomitanti, risposta al trattamento iniziale ecc.). Nel valutare il dosaggio, il medico terrà di conto l’eventuale presenza di alterazioni della funzionalità epatica e/o di quella renale.
Premesso quanto sopra, riportiamo di seguito i dosaggi di Sereupin che sono impiegati abitualmente.
- Episodi di depressione maggiori – Dose iniziale di 20 mg al giorno; il dosaggio può essere aumentato gradualmente fino a un massimo di 50 mg.
- Disturbo ossessivo-compulsivo – Dose iniziale di 20 mg al giorno; il dosaggio può essere aumentato fino ad arrivare a 40 mg giornalieri (dosi frazionate). Nel caso in cui la risposta non sia quella voluta, è possibile aumentare il dosaggio fino a un massimo di 60 mg pro die.
- Disturbo da attacchi di panico, con o senza agorafobia – Dose iniziale di 10 mg al giorno. In seguito la dose viene aumentata fino a 40 mg (da suddividere in due somministrazioni). Nel caso in cui la risposta non sia quella voluta, è possibile aumentare il dosaggio fino a un massimo di 60 mg pro die.
- Disturbo d’ansia sociale o fobia sociale; disturbo d’ansia generalizzato; disturbo da stress post-traumatico – Dose raccomandata di 20 mg giornalieri. Nel caso in cui la risposta non sia quella voluta, è possibile aumentare il dosaggio fino a un massimo di 50 mg pro die.
- Utilizzo in soggetti anziani – I dosaggi iniziali sono gli stessi di quelli utilizzati nei soggetti adulti, ma in nessun caso il dosaggio giornaliero deve oltrepassare il limite dei 40 mg pro die.
Per approfondidre si consulti il foglietto illustrativo.

Struttura della paroxetina, principio attivo di Sereupin
Sereupin – Avvertenze e controindicazioni
Nei soggetti sofferenti di depressione non è escluso un aumento dei pensieri suicidi, tentativi di suicidio e autolesionismo; è quindi necessario, nelle prime settimane di trattamento, un’attenta sorveglianza del paziente (ricordiamo, come accennato in apertura di articolo, che occorrono dalle 2 alle 4 settimane per una valutazione dell’efficacia della terapia) fino a quando non si manifestano i primi miglioramenti della sintomatologia.
Di norma, la somministrazione di Sereupin è controindicata nel caso di soggetti minori di 18 anni; purtuttavia, in quei casi in cui lo specialista lo ritenga del tutto necessario, è possibile utilizzare il farmaco anche in questa categoria di persone. La sorveglianza di questi pazienti deve essere, a maggior ragione, particolarmente attenta.
Nel caso in cui si noti che i pazienti entrano in una fase maniacale, la terapia con Sereupin deve essere sospesa. Le modalità di sospensione devono essere concordate assolutamente con il proprio medico o con lo specialista. Si consiglia, a tale proposito la lettura dell’articolo Dipendenza da ansiolitici, ipnotici e sedativi.
Nei soggetti affetti da preesistenti malattie epatiche o renali, la somministrazione di Sereupin deve essere valutata con estrema attenzione.
Notevole cautela deve essere utilizzata anche nel caso in cui il paziente sia affetto da epilessia; Sereupin, infatti, può essere causa di crisi convulsive; lo stesso vale per i soggetti trattati con terapia elettroconvulsivante (trattamento noto popolarmente come elettroshock).
Occorre cautela anche nella somministrazione del farmaco a coloro che sono affetti da glaucoma; Sereupin, infatti, può essere causa di un aumento della pressione interna dell’occhio.
Una certa attenzione va prestata anche nel caso in cui il farmaco debba essere somministrato a soggetti cardiopatici.
Sereupin può provocare un’alterazione dei livelli di glicemia; di conseguenza, nei soggetti diabetici, potrebbe essere necessario un aggiustamento dei dosaggi di insulina e/o dei farmaci antidiabetici che il paziente sta assumendo.
Dal momento che Sereupin aumenta il rischio di emorragie, è opportuno che il paziente contatti il medico o lo specialista se osserva dei sanguinamenti anomali.
Per quanto concerne lo stato di gravidanza, vi sono alcuni studi che hanno messo in evidenza il rischio di insorgenza di difetti cardiaci in quei neonati le cui madri hanno assunto il farmaco nel corso dei primi mesi di gestazione.
L’assunzione di Sereupin nel corso degli ultimi tre mesi di gravidanza può invece aumentare il rischio di insorgenza di ipertensione polmonare persistente nel neonato. Altri segni e sintomi che potrebbero manifestarsi sono letargia, difficoltà nell’addormentarsi, debolezza muscolare, tremori, crisi convulsive, rigidità muscolare, nervosismo ecc. Di solito, queste manifestazioni sono osservabili nel giro di un giorno dalla nascita.
Si deve tenere anche presente che, seppure in quantità minime, Sereupin viene escreta nel latte materno; considerato tutto ciò, prima di assumere Sereupin, le gestanti o le donne che allattano devono necessariamente consigliarsi con il proprio medico curante o con uno specialista, i quali valuteranno il rapporto rischi/benefici dell’assunzione del farmaco.
La somministrazione di Sereupin è inoltre controindicata nel caso di ipersensibilità al principio attivo, nei soggetti trattati con inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO), nei soggetti che assumono pimozide o tioridazina (farmaci appartenenti alla categoria degli antipsicotici).
Interazioni
Sereupin può interagire con moltissime sostanze e occorre quindi che il medico valuti con attenzione le terapie che il soggetto sta eventualmente seguendo.
Dal momento che la somministrazione concomitante di Sereupin e determinati farmaci (IMAO, litio, fluoxetina, sertralina, fluvoxamina, triptofano, triptani, tramadolo, linezolid, blu di metilene, fentanile) può dar luogo all’insorgenza della cosiddetta sindrome serotoninergica (una condizione clinica, potenzialmente letale, associata all’uso di farmaci che modificano la concentrazione della serotonina a livello centrale), dovrebbe essere evitata.
Lo stesso può dirsi dell’assunzione concomitante di Sereupin e preparati a base di iperico (un rimedio fitoterapico noto anche come erba di San Giovanni).
Altri farmaci con cui Sereupin può interagire sono il già citato pimozide e il ritonavir (farmaco utilizzato nel trattamento dell’AIDS).
Sereupin può interagire (potenziandone efficacia ed effetti collaterali) con molti altri farmaci fra cui prociclidina (usato nel trattamento della malattia di Parkinson), atomoxetina (farmaco utilizzato nel trattamento del disturbo da deficit dell’attenzione), flecainide (un antiaritmico), metoprololo (usato per trattare l’ipertensione arteriosa e l’angina pectoris), fenotiazine (farmaci con azione antipsicotica e antistaminica), anticoagulanti, tamoxifene (un chemioterapico utilizzato nella terapia del tumore al seno).
Occorre molta cautela nell’utilizzo concomitante di Sereupin e altri farmaci quali la clozapina (principio attivo utilizzato nella terapia della schizofrenia), gli antidepressivi triciclici, l’acido acetilsalicilico (la comune aspirina) e i FANS.
Inutile ricordare che l’assunzione concomitante di Sereupine alcolici (o superalcolici) deve essere assolutamente evitata.
Effetti collaterali di Sereupin
L’assunzione di Sereupin può causare l’insorgenza di uno o più effetti avversi, anche se non è detto che questi si debbano obbligatoriamente manifestare.
Oltre alla già citata sindrome serotoninergica, Sereupin può dar luogo a
- disturbi del sistema nervoso quali capogiri, cefalea, tremore, sintomatologia Parkinson-like, difficoltà nel concentrarsi, crisi convulsive, attacchi epilettici e sindrome delle gambe senza riposo;
- disturbi psichiatrici (agitazione, ansia, attacchi di panico, depersonalizzazione, irrequietezza, confusione, insonnia, incubi, allucinazioni, periodi maniacali, impossibilità di stare seduti o fermi, autolesionismo, pensieri o comportamenti suicidari, sonnolenza);
- reazioni allergiche (sotto forma di orticaria o prurito);
- disturbi del sistema emolinfopoietico (in particolare piastrinopenia, con conseguente comparsa di sanguinamenti anomali, emorragie, lividi ecc.);
- sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (con conseguente comparsa di ritenzione idrica e iponatriemia);
- disturbi metabolici e della nutrizione (per esempio, aumento della colesterolemia e inappetenza);
- disturbi oculari (annebbiamento della visione, dilatazione della pupilla, aumento della pressione intraoculare);
- acufeni;
- disturbi cardiovascolari (bradicardia, tachicardia, aumenti o diminuzioni transitori della pressione arteriosa);
- disturbi gastrointestinali (diarrea, stitichezza, secchezza delle fauci, nausea, vomito, emorragie gastrointestinali);
- disturbi epatobiliari (eccessivo aumento degli enzimi epatici, epatite talvolta associata a ittero e/o insufficienza epatica);
- disturbi renali e urinari (ritenzione e incontinenza urinarie);
- disturbi cutanei (rash cutanei, sindrome di Stevens-Johnson ecc.);
- disfunzioni sessuali (calo della libido, impotenza, impossibilità a raggiungere l’orgasmo, priapismo);
- iperprolattinemia;
- sintomi da sospensione (si veda Dipendenza da ansiolitici, ipnotici e sedativi);
- fragilità ossea;
- mialgia;
- artralgia;
- astenia,
- aumento ponderale ecc.
Sovradosaggio
Sulla base delle informazioni disponibili riguardo al sovradosaggio con Sereupin, appare evidente un ampio margine di sicurezza.
L’esperienza nei casi di sovradosaggio di paroxetina ha indicato che, oltre ai sintomi descritti nel paragrafo relativo agli effetti collaterali, sono stati riportati febbre e contrazioni muscolari involontarie.
I pazienti si sono generalmente ripresi senza gravi sequele anche nei casi in cui la paroxetina sia stata assunta, da sola, fino a dosi di 2.000 mg. Eventi quali coma o alterazioni dell’ECG sono stati occasionalmente riportati, molto raramente con esito fatale, ma in genere quando paroxetina è stata assunta in associazione ad altri farmaci psicotropi, con o senza alcol.
Trattamento
Non è noto nessun antidoto specifico.
Il trattamento deve basarsi sulle misure generali utilizzate nel trattamento del sovradosaggio con antidepressivi. Per ridurre l’assorbimento di paroxetina, può essere presa in considerazione la somministrazione di 20-30 g di carbone attivo, se possibile entro poche ore dall’assunzione del sovradosaggio. È indicata una terapia di supporto con attenta osservazione e frequente monitoraggio dei segni vitali. La gestione del paziente deve seguire le indicazioni cliniche.
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.