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Triatec

Prima di assumere un farmaco consultare sempre il foglietto illustrativo che l’accompagna. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

Triatec è un farmaco a base di ramipril, un principio attivo appartenente alla classe degli ACE-inibitori (inibitori dell’enzima che converte l’angiotensina), farmaci che sono soprattutto impiegati nel trattamento dell’ipertensione arteriosa (pressione alta), del post-infarto del miocardio e dell’insufficienza cardiaca cronica.

Nel nostro Paese, il ramipril è venduto dalla società farmaceutica Sanofi con il nome commerciale di Triatec, e dalla società farmaceutica Polifarma con il nome commerciale di Quark. Il ramipril è inoltre prodotto e commercializzato da numerose altre società farmaceutiche come farmaco equivalente.

A cosa serve

Le indicazioni principali all’utilizzo di Triatec sono:

  • trattamento dell’ipertensione arteriosa;
  • prevenzione cardiovascolare: riduzione della morbilità e mortalità cardiovascolare in pazienti con: patologie cardiovascolari aterotrombotiche conclamate (pregresse patologie coronariche o ictus, o patologie vascolari periferiche) o diabete con almeno un fattore di rischio;
  • trattamento delle patologie renali (nefropatia glomerulare diabetica incipiente, definita dalla presenza di microalbuminuria; nefropatia glomerulare diabetica conclamata, definita da macroproteinuria in pazienti con almeno un fattore di rischio cardiovascolare; nefropatia glomerulare non diabetica conclamata definita da macroproteinuria >3g/die)
  • trattamento dell’insufficienza cardiaca sintomatica.
  • prevenzione secondaria dopo infarto miocardico acuto (riduzione della mortalità dopo la fase acuta dell’infarto miocardico in pazienti con segni clinici di insufficienza cardiaca quando iniziato dopo 48 ore dall’insorgenza dell’infarto miocardico acuto).

Posologia e modo di somministrazione

La posologia e le modalità di utilizzo di Triatec possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.

Prima di usare Triatec si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.

Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Triatec - ramipril

Formula e struttura del ramipril, principio attivo di Triatec

Triatec – Avvertenze e controindicazioni

Per le avvertenze e precauzioni consultare il foglietto illustrativo; di seguito si riportano quelle relative a gravidanza, allattamento e uso di macchinari.

Gravidanza e allattamento

La terapia con ACE-inibitori, come Triatec o antagonisti del recettore dell’angiotensina II non deve essere iniziata durante la gravidanza. Le pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore o antagonisti del recettore dell’angiotensina II; qualora venga accertata una gravidanza, il trattamento con questi principi attivi deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa.

Il ramipril viene escreto in piccola parte nel latte materno; pertanto sarebbe necessario sospendere l’allattamento al seno in caso di assunzione di Triatec.

Guida di autoveicoli o utilizzo di macchinari

La somministrazione di farmaci antipertensivi come Triatec espone di solito il paziente a potenziali episodi ipotensivi, a vertigini e a sonnolenza, condizioni che potrebbero compromettere le normali capacità percettive e reattive, rendendo particolarmente pericoloso l’utilizzo di autoveicoli o macchinari.

Fra le controindicazioni principali si ricordano:

  • ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel farmaco;
  • riscontro anamnestico di angioedema (ereditario, idiopatico o pregresso angioedema con ACE-inibitori o antagonisti del recettore dell’angiotensina II);
  • trattamenti extracorporei che portano il sangue a contatto con superfici caricate negativamente;
  • stenosi bilaterale significativa dell’arteria renale o stenosi unilaterale in pazienti con rene unico funzionante;
  • secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Triatec non deve essere usato in pazienti con ipotensione o emodinamicamente instabili.

L’uso concomitante di Triatec con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (GFR<60 ml/min/1.73 m2).

Interazioni

Le interazioni di Triatec con altre sostanze sono diverse, di seguito sono illustrate quelle maggiormente significative:

  • la somministrazione contemporanea di integratori a base di potassio o quella di diuretici risparmiatori di potassio potrebbe determinare un aumento della potassiemia;
  • la contemporanea assunzione di farmaci ipoglicemizzanti può determinare un significativo calo della glicemia, vista l’aumentata sensibilità all’insulina indotta da Triatec;
  • i corticosteroidi e i FANS possono determinare un aumento della ritenzione idro-salina con riduzione dell’effetto ipotensivo;
  • i sali di litio potrebbero accumularsi e aumentare l’effetto citotossico;
  • interazioni con membrane cariche negativamente, come quelle da emodialisi, potrebbero determinare un aumento degli episodi anafilattici.

Triatec – Effetti collaterali

La gran parte degli effetti collaterali legati all’assunzione di Triatec è correlata all’effetto ipotensivo di tale principio attivo. Più precisamente, abbastanza frequenti possono essere episodi di ipovolemia, soprattutto nelle fasi iniziali di trattamento, alterazioni del sonno, capogiri, sudorazione, tosse secca, palpitazioni, affaticamento, nausea e diarrea.

Più rari, e solitamente associati alla concomitante somministrazione di diuretici, sono invece effetti collaterali quali iponatriemia e iperpotassiemia, angioedema periferico, aumento dei livelli di creatinina e urea, e alterazioni dell’emocromo e dei valori plasmatici degli enzimi epatici.

In caso di ipersensibilità al farmaco, si descrivono prevalentemente reazioni cutanee e respiratorie.

Sovradosaggio

Sintomi

I sintomi associati al sovradosaggio di ACE-inibitori, classe cui appartiene Triatec, possono includere vasodilatazione periferica eccessiva (con marcata ipotensione, shock), bradicardia, alterazione degli elettroliti, scompenso renale.

Gestione

I pazienti devono essere attentamente monitorati e il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. Le principali misure suggerite includono detossificazione (lavaggio gastrico, somministrazione di adsorbenti) e misure per ripristinare la stabilità emodinamica, inclusa la somministrazione di agonisti alfa 1 adrenengici o angiotensina II (angiotensinamide). Ramiprilato, il metabolita attivo di ramipril è scarsamente rimosso dalla circolazione generale con l’emodialisi.

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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.

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