Zerinolflu è un farmaco per uso orale che combina l’azione analgesica (antidolorifica) e quella antipiretica (antifebbrile); contiene i principi attivi paracetamolo, clorfenamina maleato e ascorbato di sodio (sale sodico dell’acido ascorbico, ovvero della vitamina C).
L’attività dei singoli componenti può essere brevemente riassunta nel seguente modo:
Paracetamolo: esercita un’azione antifebbrile e antidolorifica.
Clorfenamina maleato: è considerata fra le sostanze più attive nell’antagonizzare gli effetti dell’istamina, mentre non sembra provocare, alle dosi abitualmente impiegate nei preparati rinologici, effetti sedativi paragonabili a quelli di altri antistaminici. La sua azione tende a ridurre i sintomi del raffreddore, quali la secrezione nasale, la lacrimazione e, in genere, la congestione delle mucose.
Acido ascorbico: la principale funzione dell’acido ascorbico a livello tissutale è correlata alla sintesi del collagene. L’acido ascorbico è caratterizzato da un rilevante potere antiossidante.
L’infiammazione della mucosa rappresenta il processo patologico fondamentale di numerose affezioni delle prime vie respiratorie ed è, al tempo stesso, responsabile dei vari sintomi che la accompagnano. Zerinolflu esplica la sua attività contro questi fastidiosi sintomi che ne derivano (rinorrea, prurito nasale, lacrimazione, raucedine, tosse, cefalea, febbre, malessere generale) mediante l’azione dei tre principi attivi che lo compongono: paracetamolo, clorfenamina e acido ascorbico.
A cosa serve Zerinolflu
Zerinolflu è indicato nel trattamento dei sintomi dell’influenza e del raffreddore negli adulti.
Posologia e modo di somministrazione
La posologia e le modalità di utilizzo di Zerinolflu possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Zerinolflu si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo.

Zerinolflu è indicato nel trattamento dei sintomi dell’influenza e del raffreddore negli adulti.
Zerinolflu – Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni
Non somministrare per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico.
Se la febbre persiste per più di tre giorni oppure se i sintomi non migliorano e ne compaiono altri entro tre giorni oppure sono accompagnati da febbre elevata, esantema, quantità eccessiva di muco e tosse persistente, consultare il medico prima di continuare la somministrazione.
Paracetamolo
Durante il trattamento con Zerinolflu controllare che non sia assunto contemporaneamente nessun altro medicinale contenente paracetamolo, poiché se il paracetamolo è assunto a dosi elevate si possono verificare gravi effetti collaterali. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco.
Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare un’epatopatia ad alto rischio ed alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi.
In caso di reazioni di ipersensibilità acuta al paracetamolo (per esempio, shock anafilattico), il trattamento con Zerinolflu deve essere interrotto e devono essere attuate le misure mediche necessarie in base ai segni e ai sintomi.
Clorfenamina maleato
Alle comuni dosi terapeutiche gli antistaminici presentano reazioni secondarie assai variabili da soggetto a soggetto e da composto a composto. L’effetto secondario più frequente è la sedazione che può manifestarsi con sonnolenza; di ciò debbono essere avvertiti coloro che possono condurre autoveicoli o attendere ad operazioni che richiedono integrità del grado di vigilanza.
Acido ascorbico
L’acido ascorbico (vitamina C) deve essere usato con cautela da soggetti che soffrono, o abbiano sofferto in passato, di nefrolitiasi (calcolosi renale) e da quelli affetti da deficit di G6PD (Glucosio-6-fosfato-deidrogenasi), emocromatosi, talassemia o anemia sideroblastica.
Pazienti con insufficienza renale o epatica
Somministrare con cautela nei soggetti con insufficienza renale od epatica.
Anziani
Particolare attenzione va posta nel determinare la dose negli anziani per la loro maggiore sensibilità verso il farmaco. Nei pazienti anziani in trattamento con antistaminici si possono verificare con maggiore probabilità effetti quali vertigini, sedazione, confusione e ipotensione. I pazienti anziani sono particolarmente sensibili agli effetti secondari anticolinergici degli antistaminici quali secchezza della bocca e ritenzione urinaria (specialmente negli uomini).
Zerinolflu compresse effervescenti contiene aspartame
Questo medicinale contiene una fonte di fenilalanina. Può essere dannoso se affetto da fenilchetonuria (mancanza dell’enzima fenilalanina idrossilasi).
Sorbitolo
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.
Sodio
Una compressa effervescente contiene 14,83 mmol di sodio. Da tenere in considerazione nei pazienti con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Non sono stati condotti studi con Zerinolflu per valutare gli effetti sulla fertilità nell’uomo.
Zerinolflu è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
I pazienti devono essere avvisati che Zerinolflu può dare sonnolenza. Di ciò devono essere consapevoli coloro che si pongono alla guida di veicoli o che attendono ad operazioni richiedenti l’integrità dello stato di vigilanza.
Controindicazioni
Zerinolflu è controindicato nei seguenti casi:
- ipersensibilità a paracetamolo, a clorfenamina o ad acido ascorbico, a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel preparato;
- ipersensibilità ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare antistaminici di struttura chimica analoga alla clorfenamina;
- pazienti con manifesta insufficienza dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi e pazienti affetti da grave anemia emolitica;
- grave insufficienza epatocellulare (Child-Pugh C);
- glaucoma, ipertrofia prostatica, ostruzione del collo vescicale, stenosi piloriche e duodenali o di altri tratti dell’apparato gastroenterico ed urogenitale, a causa degli effetti anticolinergici;
- pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO) o nelle due settimane successive a tale trattamento.
Interazioni
Paracetamolo
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Dosi normalmente innocue di paracetamolo possono causare danni epatici se assunte insieme a questi farmaci. Lo stesso vale per sostanze potenzialmente epatotossiche e in caso di abuso di alcol.
L’ingestione abituale di farmaci anticonvulsivanti o di contraccettivi orali può, con un meccanismo di induzione enzimatica, accelerare il metabolismo del paracetamolo.
È sconsigliabile l’uso del prodotto se il paziente è in trattamento con antiinfiammatori.
L’assunzione di probenecid inibisce il legame del paracetamolo con l’acido glucuronico, riducendo in tal modo la clearance del paracetamolo di un fattore circa pari a 2. Pertanto, la dose di paracetamolo deve essere ridotta, se somministrato in associazione a probenecid.
La colestiramina riduce l’assorbimento di paracetamolo se somministrata entro 1 h dall’assunzione di paracetamolo.
Non è ancora possibile stabilire la rilevanza clinica delle interazioni fra il paracetamolo e gli anticoagulanti orali. Pertanto, l’uso prolungato di paracetamolo in pazienti in trattamento con anticoagulanti orali è consigliabile solo sotto controllo medico.
L’associazione del paracetamolo con cloramfenicolo può prolungare l’emivita del cloramfenicolo, aumentandone il rischio di tossicità.
L’uso concomitante di paracetamolo e zidovudina aumenta la tendenza di quest’ultima a ridurre il numero di leucociti (neutropenia). Pertanto, si dovrebbe assumere Zerinolflu insieme a zidovudina soltanto sotto controllo del medico.
Medicinali che rallentano lo svuotamento gastrico, come per esempio la propantelina, riducono la velocità di assorbimento del paracetamolo e ne ritardano l’insorgenza dell’effetto. Medicinali invece che accelerano lo svuotamento gastrico, come la metoclopramide, portano ad un aumento della velocità di assorbimento.
Interferenza con esami di laboratorio
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

Struttura del paracetamolo, uno dei principi attivi di Zerinolflu
Clorfenamina maleato
Non dovrebbero essere assunte contemporaneamente allo Zerinolflu altre sostanze ad azione anticolinergica, poiché queste possono causare interazioni significative.
Il prodotto è controindicato nei pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO) o nelle due settimane successive a tale trattamento poiché questi possono prolungare e intensificare gli effetti anticolinergici e depressivi del sistema nervoso centrale (SNC) della clorfenamina maleato.
Il prodotto può interagire con alcol, antidepressivi triciclici, neurolettici od altri farmaci ad azione depressiva sul sistema nervoso centrale come barbiturici, sedativi, tranquillanti, ipnotici. Questi prodotti non vanno assunti durante la terapia con Zerinolflu poiché possono causare un aumento dell’effetto sedativo.
Come tutti i preparati contenenti antistaminici, Zerinolflu può mascherare i primi segni di ototossicità di certi antibiotici.
La clorfenamina inibisce il metabolismo della fenitoina e può provocare tossicità da fenitoina.
Acido ascorbico
L’acido ascorbico (vitamina C) riduce i livelli di anfetamina per inibizione dell’assorbimento gastrointestinale.
La vitamina C aumenta la biodisponibilità del ferro per chelazione con deferoxamina.
Gli estrogeni possono aumentare l’eliminazione della vitamina C.
Zerinolflu – Effetti collaterali
In seguito all’utilizzo di Zerinolflu, si possono verificare gli effetti collaterali indicati di seguito. La frequenza di tali effetti indesiderati non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
- Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, pancitopenia.
- Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilità quali angioedema, edema della laringe, shock anafilattico.
- Patologie del sistema nervoso: sonnolenza, astenia, vertigini, cefalea, incapacità di concentrarsi.
- Patologie dell’occhio: visione offuscata.
- Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: ispessimento delle secrezioni bronchiali.
- Patologie gastrointestinali: secchezza delle fauci, nausea.
- Patologie epatobiliari: alterazioni della funzionalità epatica ed epatite.
- Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: con l’uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di orticaria, eritema multiforme, casi molto rari di reazioni cutanee gravi quali sindrome di Stevens- Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP). Fotosensibilizzazione.
- Patologie renali e urinarie: alterazioni renali (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), ritenzione urinaria.
Sovradosaggio
Sintomi
In caso di sovradosaggio si osservano in genere spiccati effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, sonnolenza, letargia, depressione respiratoria.
In caso di iperdosaggio, il paracetamolo contenuto nello Zerinolflu può provocare citolisi epatica che potrebbe evolvere verso la necrosi massiva.
Terapia
L’N-acetilcisteina, somministrata nelle ore immediatamente successive all’ingestione di paracetamolo è efficace nel limitare il danno epatico. Si raccomanda di ricorrere alle abituali misure per rimuovere dal tratto gastrointestinale il materiale non assorbito inducendo il vomito o possibilmente con lavaggio gastrico; tenere sotto osservazione il paziente praticando una terapia di supporto. Ulteriori misure dipenderanno dalla gravità, dalla natura e dal decorso dei sintomi clinici e dovranno seguire i protocolli standard di terapia intensiva.
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NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.