Gli antidepressivi naturali sono prodotti naturali che permetterebbero di migliorare il tono dell’umore e contrastare un lieve stato depressivo. In questa sede preme sottolineare fin da subito come vi sia una profonda differenza fra la vera depressione e un generico, e auspicabilmente momentaneo, stato di tristezza. La depressione è infatti un disturbo in cui si intrecciano diverse componenti e solo un’adeguata analisi della propria condizione soggettiva può portare a ristabilire il proprio equilibrio esistenziale. Un consiglio per chi ritiene di essere interessato da questo disturbo è interessarsi è quello di informarsi nei vari articoli sul tema e di parlarne con chi si ritiene opportuno per cercare di avviare il prima possibile un percorso di analisi e miglioramento della propria situazione.
Per approfondimenti sulla patologia, consultare l’articolo sulla depressione. Inoltre, nel presente articolo non vengono citati rimedi, genericamente classificati come naturali, ma che non hanno validità scientifica e appartengono alla medicina alternativa (per esempio l’omeopatia oppure i fiori di Bach) oppure decisamente ottimistici, come rimedi fitoterapici a base di stigmi di zafferano, ginkgo biloba etc.
Antidepressivi naturali – Sono davvero efficaci?
Al netto di quanto indicato nelle righe precedenti parlare di antidepressivi naturali suona sicuramente riduttivo, e in effetti non vi sono rimedi naturali che possano considerarsi più che un blando sintomatico, specie qualora si stia considerando un quadro depressivo importante.
Pertanto dire che un rimedio naturale funziona sicuramente contro la depressione, oltre che un’affermazione non scientifica, è anche una posizione poco etica, vista la condizione del malato che non merita facili illusioni.
Gli antidepressivi naturali non possono considerarsi sostitutivi rispetto a un serio un percorso di risoluzione del problema né tantomeno possono essere considerati come scevri da effetti collaterali solo perché naturali qualora se ne abusasse o se ne facesse un utilizzo scriteriato, specie per quanto concerne rimedi erboristici. Vediamo comunque di seguito quali rimedi vengono generalmente considerati come antidepressivi natufali:
- Iperico
- Omega-3
- Folati
- Zinco
- Griffonia
- Rodiola
- Curcuma
- Magnesio
Iperico – Uno dei più noti rimedi erboristici per contrastare la depressione è l’iperico, noto anche come erba di San Giovanni. Tale pianta conterebbe sostanze in grado di influenzare i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore coinvolto nell’umore e nei suoi disturbi (molti farmaci antidepressivi agiscono riducendo l’eliminazione della serotonina per migliorare il tono dell’umore). Tuttavia, la sua efficacia è molto probabilmente limitata e come tutti i rimedi erboristici non necessariamente esente da effetti collaterali, in particolare in termini di interazioni con altri farmaci.

L’iperico (erba di san Giovanni) è uno dei più noti e sopravvalutati antidepressivi naturali
Omega-3 – Gli omega-3 sono una tipologia di grassi per i quali si suppongono diversi effetti positivi sulla salute, fra cui un effetto antinfiammatorio e di diminuzione del rischio cardiovascolare. Secondo alcuni autori potrebbero contribuire anche nel miglioramento del tono dell’umore. Visto che la loro assunzione è comunque salutare e generalmente scarsa nella dieta non sono sconsigliati, ma anche in questo caso probabilmente la loro efficacia come antidepressivi è molto limitata. Per aumentare la quantità di omega-3 nella propria dieta si può incrementare il consumo di pesci grassi come salmone e sgombro (probabilmente le fonti migliori), ma anche, sebbene siano comunque un po’ diversi, con noci e olio di lino, tenendo a mente comunque di non esagerare in quanto gli alimenti grassi sono anche ipercalorici e che il sovrappeso è sicuramente un nemico del nostro benessere.
Folati – Secondo alcuni autori vi sarebbe una relazione fra carenza di folati e disturbi dell’umore. Per assicurarsi un adeguato apporto di folati è sufficiente consumare alimenti che ne sono ricchi quali asparagi, broccoli, carciofi e spinaci, ma anche in pane e pasta integrali, fegato e frattaglie.
Zinco – Discorso analogo per lo zinco, per il quale si soppone una relazione fra carenza e umore, sebbene di certo non vi sia da sopravvalutare questo fattore. Per assicurarsi adeguati livelli di zinco è sufficiente un’alimentazione bilanciata, che in generale aiuta sempre, in cui siano presenti quantità appropriate di alimenti ricchi di zinco come il fegato bovino, le uova, formaggi stagionati e frutta a guscio.
Griffonia – Una considerazione molto semplicistica porta a considerare la griffonia come antidepressivo: i semi della pianta sono ricchi di 5-idrossi-triptofano (5-HTP), aminoacido essenziale precursore della serotonina, ormone che agisce sul tono dell’umore. Sperare di utilizzare la griffonia per incrementare i livelli di questo ormone (la cui costruzione è molto complessa) è come sperare che per costruire una casa basti fornire tanti mattoni. Stesso discorso per altri alimenti molto ottimisticamente usati per combattere la depressione (come gli anacardi).
Rodiola – La rodiola sarebbe uno stabilizzante dell’umore, ma, non ci sono prove evidenti in soggetti con depressione conclamata.
Curcuma – Ormai la curcuma si propone per tutto. Per curare la depressione si cita una ricerca (ricordiamo che la ricerca non è scienza) pubblicata su una rivista peraltro poco nota (Phytotherapy Research) che su un campione non certo statisticamente significativo (60 soggetti affetti da depressione maggiore) avrebbe mostrato che 1 g di curcumina (un dosaggio molto alto) avrebbe dato risultati migliori (cosa vuol dire “migliori”?) di 20 mg di Prozac.
Magnesio – Sarebbe uno stabilizzante dell’umore; peccato che non serva se prima non viene accertata una reale grave carenza di magnesio.