I calmanti naturali sono prodotti fitoterapici in grado di esplicare un’azione calmante, sedativa o ansiolitica in grado di contrastare uno stato di ansia, di stress o di facilitare l’addormentamento.
Occorre sottolineare fin da subito come troppo spesso ci si rivolga a prodotti di questo tipo per contrastare stati emotivi in modo sintomatico, quando invece la genesi di uno stato di tensione o ansia sarebbe più correttamente imputabile e alla nostra visione della vita e alle nostre scelte e dovrebbe essere combattuto cercando di cambiare il proprio comportamento e alcuni aspetti della propria personalità.
Rimandando agli altri articoli del sito per approfondire i singoli temi (come la felicità, la depressione, ansia, stress) in questo articolo verranno invece considerati alcuni rimedi naturali che è possibile considerare per occasionali e gestibili stati di agitazione o tensione. Da notare infine che contro blandi stati di ansia o di stress funzionano molto bene l’esercizio fisico (almeno 20 minuti), training autogeno e yoga, bagni caldi.
Nel presente articolo non vengono citati rimedi, genericamente classificati come naturali, ma che non hanno validità scientifica e appartengono alla medicina alternativa (come l’omeopatia, l’aromaterapia e i fiori di Bach).
Calmanti naturali – I più usati
Questi i calmanti naturali più impiegati:
- Valeriana
- Camomilla
- Luppolo
- Melissa
- Lavanda
- Iperico
- Passiflora
- Tè verde
Camomilla – La camomilla (Matricaria chamomilla) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee nota per il suo effetto rilassante. Essa è ricca di bioflavonoidi per i quali esistono evidenze a supporto di un certo effetto antinfiammatorio. La camomilla può facilmente essere impiegata come tisana.

La camomilla, uno dei calmanti naturali più noti, è dotata di buone proprietà antinfiammatorie, calmanti, digestive e spasmolitiche
Iperico – L’iperico, noto anche come erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) è una pianta considerata come avente un effetto antidepressivo e ansiolitico. Specie in Germania questa pianta sembra essere molto usata, eppure i dubbi circa il suo impiego sono molti e gli effetti collaterali possibili. Si veda a tal proposito lo specifico articolo sull’iperico.
Luppolo – Anche per il luppolo (Humulus lupulus), la nota pianta le cui inflorescenze sono impiegate per la produzione della birra, si suppongono effetti sedativi, sebbene i composti che produrrebbero tale effetto (comunque probabilmente modesto), sono oli essenziali che quindi vengono difficilmente estratti durante la preparazione di un infuso, e quindi viene maggiormente impiegato come estratti e tinture.
Lavanda – Secondo una ricerca greca, i pazienti in attesa in uno studio dentistico hanno provato meno ansia se sottoposti alla fragranza di lavanda. Stesso risultato per una ricerca americana condotta in Florida: gli studenti che annusavano la lavanda prima di un esame erano portati ad avvertire meno ansia degli altri durante la prova.
Melissa – La melissa (Melissa officinalis) è una pianta usata per finalità terapeutiche già dal medioevo e note per il fatto che lo sfregamento delle foglie rilascia un aroma simile a quello del limone. La melissa è in grado di esplicare un effetto calmante, ma può non essere scevra da effetti collaterali (invero sempre possibili nei casi di rimedi fitoterapici) tale per cui la sua assunzione dovrebbe essere valutata in relazione alla risposta individuale.
Passiflora incarnata – Uno dei calmanti naturali più consigliati in caso di insonnia è la Passiflora incarnata, una pianta spontanea nel sud-est degli Stati Uniti il cui infuso, come indicato per la valeriana sembra mostrare effetti sedativi, mentre non sono generalmente presenti effetti collaterali degni di nota, sebbene valgano le stesse considerazioni citate per la valeriana.
Tè verde – Anche il tè contiene alcune sostanze appartenenti alla classe dei bioflavonoidi, in particolare le catechine, per le quali si suppone un blando effetto antinfiammatorio e altre sostane utili ad esercitare un effetto clamante. Non si esageri però in quanto il tè contiene anche teina (un altro nome per indicare la caffeina), col risultato che assunzioni eccessive di tè possono invece avere un effetto eccitatorio (sebbene il tè contenga meno caffeina del caffè e quindi sia più difficile eccedere).
Valeriana – La valeriana (Valeriana officinalis) è una pianta naturalmente diffusa in Europa e Asia, la cui radice è notoriamente impiegata per il trattamento di ansia e insonnia. La valeriana ha effettivamente un effetto sedativo e il suo utilizzo è generalmente sicuro, tuttavia, come anticipato in apertura, in caso di insonnia prolungata è preferibile approfondire le cause che la determinano e agire su quelle, al posto di cercare di aggirare il problema impiegando calmanti naturali o rimedi farmacologici. La valeriana può essere consumata come infuso, sebbene in molti ritengano che non abbia un buon aroma e per questo ricorrono ad altre tipologie di supplementi. Per approfondimenti è possibile anche consultare l’articolo sui rimedi naturali per l’insonnia.