La centella asiatica è attualmente un rimedio molto usato contro un’ampia gamma di patologie, ma la medicina ufficiale le assegna un ruolo ben più marginale. La centella (Centella asiatica, Hydrocotyle asiatica o Gotu Kola) è una pianta nativa del sud-est asiatico; cresce vicino alle fonti di acqua, in zone acquitrinose o nei pressi di rocce umide. Le parti della pianta utilizzate a scopi fitoterapici sono le foglie fresche o essiccate.
I costituenti principali della droga sono terpenoidi, oli essenziali, gliceridi degli acidi grassi e steroli, flavonoidi, tannini, aminoacidi, vitamine del gruppo B e vitamina C, minerali (calcio, magnesio e sodio).
Proprietà e principi attivi
I principi attivi contenuti nella centella sono molti, ma occorre ricordare che ogni pianta praticamente ne ha decine; il loro effetto non dipende solo dalla presenza, ma anche dalla quantità. Nella centella i principi attivi più La fitoterapia attribuisce alla centella asiatica diverse proprietà terapeutiche; il ventaglio delle indicazioni è impressionante: si va dall’ansia alla cellulite, dalle cicatrici alle emorroidi, dalla psoriasi alle vene varicose ecc. Molte di queste indicazioni derivano dalla medicina cinese e ayurvedica e non sono riconosciute dalla medicina occidentale.
Le ricerche hanno mostrato che la centella asiatica agisce favorevolmente sul tessuto connettivo, quindi può essere utile nella cicatrizzazione delle ferite e nel sostentamento del tono e dell’elasticità dei vasi sanguigni. Il semplice buon senso indica che per patologie di una certa importanza non ha senso usare centella come rimedio a sintomi o segni, per esempio le cicatrici di un’ulcera gastrica o la condizione dei vasi nell’aterosclerosi.
Altre indicazioni (in particolare riguardo la psoriasi) non sono state confermate.
Attualmente gli usi più comuni sono quelli relativi sia ai problemi di vascolarizzazione del connettivo che a quelli infiammatori o di fragilità capillare (epistassi, flebiti. edemi agli arti inferiori).
Tintura madre e rimedi omeopatici a base di centella asiatica
La centella è disponibile sotto forma di integratori (estratto secco in capsule o compresse) o tintura madre. La modalità di assunzione per l’estratto secco varia da 50 a 150 mg/die per uno o due mesi, mentre per la tintura madre si impiegano 30 gocce in poca acqua, 3 volte al giorno prima dei pasti.
La nostra posizioni sull’omeopatia è chiara e quindi è abbastanza inutile dilungarci sulla scarsa scientificità dei rimedi omeopatici a base di centella asiatica.
Centella asiatica per dimagrire
La centella asiatica è presente in molti prodotti commercializzati come dimagranti; il motivo di tale scelta è dovuto all’azione diuretica della pianta (una tale azione è tipica di molte erbe, vedasi per esempio il carciofo, il tarassaco e la bardana); in effetti, un modo molto semplice per far perdere qualche centinaia di grammi nei primi momenti dell’uso del dimagrante è di far perdere liquidi; la centella asiatica inoltre ha una blanda azione sulla circolazione; ciò consente di abbassare il peso corporeo eliminando liquidi; ovviamente la riduzione è temporanea e per di più non particolarmente eclatante.

Fiore di centella asiatica (Asiatic Pennywort)
Anche gli effetti sulle altre condizioni per le quali la centella asiatica viene consigliata sono abbastanza blandi; è il tipico problema della stragrande maggioranza dei rimedi fitoterapici: gli effetti sono spesso modesti; talvolta addirittura non quantificabili.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Per quanto concerne le interazioni con farmaci di tipo convenzionale non si hanno a disposizione molte informazioni. Si sa però che la pianta possiede proprietà sedative; è quindi possibile che in caso di co-somministrazione con farmaci anticonvulsivanti, antidepressivi, anticolinergici o antistatici, vi sia un potenziamento della sedazione.
Altre interferenze possono verificarsi con statine, fibrati, niacina e farmaci ipoglicemizzanti orali. La centella asiatica sembra favorire infatti un innalzamento dei livelli sierici di glucosio e di colesterolo.
Vista la sua possibile azione rilasciante la muscolatura uterina, l’utilizzo di preparati fitoterapici a base di principi attivi contenuti nella pianta è sconsigliato durante la gravidanza.