La curcuma in polvere ha suscitato molto interesse nel mondo della medicina per i molteplici benefici che sarebbero attribuiti al suo utilizzo regolare. Quando si decide di inserire un integratore nel proprio piano alimentare, la prima cosa da chiedersi è quali siano i suoi effetti. Molti fonti annoverano un elenco veramente impressionante di proprietà del principio attivo (la curcumina), in grado di contrastare molte patologie o stati debilitanti:
- Il sovrappeso, favorendo il dimagrimento e il drenaggio di ei liquidi e stimolando il metabolismo.
- L’invecchiamento, contrastando l’azione dei radicali liberi con un’azione antiossidante.
- Le infiammazioni a livello muscolare e scheletrico, comprese quelle croniche, come l’artrite.
- Le infezioni batteriche e virali, come quella provocata dall’Helicobacter pylori.
- Alcuni tipi di tumore, legati a stati di infiammazione cronica.
- Patologie del fegato, esplicando una funzione di epatoprotettore.
- Patologie cardiovascolari legate a processi infiammatori delle pareti delle arterie.
- Infiammazioni cutanee dovute ad esposizione da radiazioni.
Curcuma in polvere – Benefici
Oltre a queste molteplici patologie, la curcumina è associata ad alcune utili funzioni, come:
- Aumentare la risposta immunitaria dell’organismo.
- Diminuire il colesterolo totale.
- Migliorare la resistenza all’insulina, contrastando l’insorgenza del diabete di tipo II
- Potenziare l’azione di serotonina e dopamina, prevenendo patologie neurodegenerative e la depressione.
- Alleviare i dolori legati al ciclo mestruale.
- Contrastare, o velocizzare la guarigione di malattie da raffreddamento, come mal di gola, tosse e raffreddore.
- Alleviare il mal di testa e dolori muscolari e scheletrici.
- Contrastare l’accumulo di gas nell’intestino e il conseguente gonfiore.
- Contrastare gli stati di affaticamento fisico.
Sfortunatamente molte di queste proprietà sono ben lontane dall’essere confermate da studi di rilevanza clinica, ma molte ricerche pubblicate negli ultimi anni hanno acceso l’interesse verso la curcuma. Tuttavia, il consumo della curcuma naturale (fresca o in polvere) ha alcuni limiti molto importanti:
- la percentuale delle sostanze biologicamente attive contenute nella curcuma naturale è molto limitata e variabile, compresa tra l’1 e il 6%.
- La biodisponibilità della curcuma è molto bassa: a livello epatico e la curcumina è immediatamente scomposta in metaboliti di minore efficacia, come la curcumina solfato.
- I tempi di assorbimento sono molto variabili; la curcumina ha un’emivita che va da due a otto ore, e ciò rende necessaria un’assunzione in dose multiple giornaliere.
Per questi motivi, l’industria degli integratori realizza da anni prodotti a base di curcumina molto più concentrata rispetto alla curcuma naturale. Le proposte tipicamente permettono di assumere 500-800 mg di curcumina per capsula. Inoltre, per aumentare la biodisponibilità, assieme alla curcumina molti prodotti associano anche estratti del pepe nero (piperina), la cui assunzione aumenta l’efficacia della curcumina.
Altre sostanze presenti in alcuni integratori a base di curcuma sono lo zenzero, vitamine (come la vitamina D3 e la vitamina C), o probiotici, la cui associazione non serve tanto a potenziare l’effetto della curcumina, ma è solo una proposta d’integratore multiplo.
Un aspetto importante è verificare l’effettiva quantità di curcumina presente in ogni capsula/compressa o assunzione, in altre parole la sua titolazione (i prodotti migliori hanno una titolazione superiore al 90%).
Nella letteratura anglosassone, la curcumina è anche indicata con il termine turmeric (o l’equivalente, seppur meno usato, in italiano, turmerico), dal nome del principale curcuminoide (principio bioattivo della curcumina).

Alla curcuma in polvere vengono attribuiti più benefici di quanti sia possibile ricavare realmente
Curcuma in povere per dimagrire: funziona?
Nonostante l’entusiasmo sollevato dalla proprietà della curcuma, uno studio comparativo del 2017 pubblicato sul Journal of Medical Chemistry, ha ridimensionato il ruolo terapeutico di questa spezia e ha evidenziato che la curcumina, pur essendo una sostanza bioreattiva, è troppo instabile e poco biodisponibile per avere effetti clinici significativi.
Controindicazioni ed effetti collaterali della curcuma in polvere
L’assunzione di curcuma in polvere non è priva di effetti collaterali e controindicazioni, descritti nell’articolo dedicato, Curcuma – Controindicazioni ed effetti collaterali.