La griffonia (Griffonia simplicifolia) è una pianta nativa delle regioni tropicali dell’Africa centroccidentale; appartiene alla famiglia delle Leguminose ed è nota anche come Bandeiraea simplicifolia o Simplicifolia schotia; ha foglie ovali e frutti costituiti da baccelli a forma rotondeggiante che contengono semi rotondi e appiattiti, dai quali viene estratta la droga.
Il fagiolo africano (questa è la denominazione attribuita popolarmente alla griffonia) viene utilizzato nella medicina popolare africana per trattare i problemi di tipo gastrointestinale e come afrodisiaco.
Griffonia e triptofano
L’interesse dei Paesi occidentali verso la griffonia è relativamente recente ed è in parte stato causato da alcuni problemi verificatisi con dei farmaci prescritti per alcune forme di depressione e per l’insonnia; tali farmaci utilizzavano il triptofano sintetico (il triptofano è un precursore della serotonina, un neurotrasmettitore implicato tra l’altro nella regolazione dell’umore, del senso di fame e del sonno). Negli Stati Uniti si verificarono diversi casi di gravi reazioni (tutta una serie di vari disturbi che fu denominata EMS, sindrome di eosinofilia mialgica) dopo l’utilizzo di tali farmaci tant’è che l’FDA proibì l’utilizzo di triptofano. Tempo dopo fu scoperto che i problemi verificatisi erano stati causati da contaminanti contenuti in alcune partite di triptofano sintetico, ma nonostante questo rimase il divieto di utilizzare integratori a base di triptofano sintetico* .
Era quindi necessario reperire fonti naturali di triptofano in modo da aggirare il problema; si scoprì quindi che la griffonia contiene discrete quantità di 5-HTP (5-idrossitriptofano; il 5-HPT è un aminoacido essenziale precursore della serotonina e un intermedio della biosintesi del triptofano; la trasformazione del 5-HTP in serotonina avviene per mezzo dell’enzima L-aminoacido-decarbossilasi aromatica con la partecipazione della vitamina B6; tale trasformazione avviene sia nello stomaco che a livello di sistema nervoso); la scoperta fece entrare la griffonia nel novero delle sostanze fitoterapiche più gettonate; gli usi cui essa è destinata sono quelli antidepressivo e anoressizzante.

La griffonia contiene discrete quantità di 5-HTP (5-idrossitriptofano), un aminoacido essenziale precursore della serotonina e un intermedio della biosintesi del triptofano
Funziona?
Rispondere è abbastanza facile: alcune erbe (e fra queste c’è anche la griffonia) possono avere un’azione farmacologica, ma il fatto che siano vendute al banco (quindi senza che sia necessaria una prescrizione di tipo medico) in genere rivela che le dosi contenute negli integratori sono talmente modeste da non avere sì controindicazioni, ma nello stesso tempo da essere del tutto inefficaci; nel caso specifico della griffonia: avendo una lieve attività antidepressiva potrebbe essere utile nella fame nervosa, ma, come ogni antidepressivo, se assunta in dosi tali da funzionare, ha anche controindicazioni.
* Secondo molti, il divieto dell’FDA fu decisamente sospetto. L’operato dell’organo statunitense fu visto come una manovra politico-commerciale che aveva lo scopo di togliere dal mercato un concorrente pericoloso per una nuova tipologia di antidepressivi (gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina); di lì a poco uscì infatti quello che era destinato a diventare il farmaco antidepressivo forse più noto a livello mondiale: il Prozac.
Il divieto alla commercializzazione di prodotti a base di triptofano sintetico fu tolto soltanto molti anni dopo.