I lassativi naturali sono sostanze che, tramite diversi effetti, sono in grado di facilitare l’evacuazione delle feci e di conseguenza contrastare la stitichezza (nota anche come stipsi). La stitichezza è infatti una condizione estremamente diffusa nella popolazione e consiste in evacuazioni poco frequenti a cui può sommarsi anche una certa difficoltà di espulsione delle feci. Per prevenire o migliorare questa situazione esiste qualche rimedio naturale al quale possiamo affidarci. In questo articolo vedremo quali.
La stitichezza può essere episodica o cronica. Episodi occasionali di stitichezza non devono destare preoccupazione e sono generalmente a risoluzione spontanea, mentre caso diverso è quello di una situazione di stitichezza che dura da diverso tempo, la quale invece può essere meritevole di approfondimento mediante il proprio medico in quanto può comportare un aumento del rischio di patologie piuttosto sgradevoli, come le emorroidi. Le condizioni che facilitano la stitichezza sono una dieta troppo scarsa di fibre alimentari, una scarsa idratazione e assunzione di liquidi, nonché la sedentarietà. Inoltre, anche la tendenza a posticipare l’evacuazione delle feci può creare problemi di stitichezza perché durante la permanenza nel colon le feci possono diventare più secche e compatte a causa di un eccessivo riassorbimento di acqua. È quindi possibile migliorare la situazione lavorando su questi elementi e migliorando il proprio stile di vita.
Per approfondimenti, consultare l’articolo sulla stitichezza. Inoltre, nel presente articolo non vengono citati rimedi, genericamente classificati come naturali, ma che non hanno validità scientifica e appartengono alla medicina alternativa (per esempio l’omeopatia).
Lassativi naturali – Efficaci e immediati
I lassativi naturali possono agire in relazione a diversi meccanismi, possono per esempio essere alimenti ricchi di fibra che rendendo più voluminose le feci ne facilitano l’espulsione, avere un effetto lubrificante sulla superficie delle feci e delle pareti dell’intestino, stimolare la propulsione delle feci nell’intestino stimolando l’attività dell’intestino stesso, agendo sul riequilibrio della composizione microbica intestinale oppure ancora richiamare acqua nell’intestino innescando l’evacuazione. I migliori lassativi naturali sono elencati di seguito.
Crusca d’avena – Un’altra possibilità per migliorare il contenuto di fibra della propria dieta è l’impiego di crusca d’avena, per esempio a colazione. La crusca si ottiene dagli strati più esterni del chicco d’avena ed è effettivamente ricca di fibre. Si sottolinea comunque come sia importante non esagerare col consumo di fibre o di variare troppo la loro assunzione (un giorno tante fibre, l’altro pochissime) se si vuole raggiungere la regolarità intestinale.
Frutta – Sebbene la frutta abbia generalmente contenuti di fibra minori di quelli della verdura, alcune tipologie possono comunque risultare interessanti. Fra queste vi sono le mele, che oltre ad essere sazianti e ipocaloriche contengono anche una certa quantità di fibre solubili chiamate pectine che possono aiutare nella prevenzione della stitichezza, magari abituandosi a consumare questo frutto come spuntino. Noti lassativi sono poi anche le prugne, o susine, che contengono sorbitolo, un composto che non viene digerito, ma lega acqua nelle feci.
Legumi – Fra le scelte alimentari per favorire l’espulsione delle feci vi è il consumo di legumi in quanto questa categoria di alimenti contiene quantità significative di fibra solubile, un particolare tipo di fibra che forma un gel nell’intestino migliorando la consistenza delle feci e apportando anche altri benefici salutistici. Sono legumi i fagioli, i ceci, le lenticchie e i piselli. Si raccomanda comunque cautela nel loro consumo in quanto se non si è abituati oppure se ne si mangiano porzioni eccessive vi possono essere effetti spiacevoli legati a gonfiore, flatulenza e meteorismo. Curiosità: da un punto di vista botanico appartengono alla categoria dei legumi anche le arachidi, che però hanno caratteristiche nutrizionali molto diverse dagli altri legumi citati e per questo sono un discorso a parte.
Semi di chia – I semi di chia contengono elevati valori di fibra, che contribuisce alla formazione di feci consistenti e di più facile espulsione. Si sottolinea tuttavia che questo effetto è valido per tutti gli alimenti ricchi di fibra, fra cui anche alimenti meno esotici come i cavoli e la verza, l’insalata e alcune tipologie di frutta, in particolare le more. Si consulti a proposito l’articolo indice di fibra.

I semi di chia sono molto ricchi di fibre
Semi di lino – Altri semi gettonati come lassativi naturali sono i semi di lino. Anch’essi contengono fibre e anche acidi grassi essenziali, che tuttavia per essere liberati necessitano di una masticazione adeguata di questi semi.
Aloe vera – Fra i rimedi in grado di migliorare la consistenza delle feci vi sono anche i prodotti a base di aloe vera, una pianta il cui contenuto gelatinoso favorisce l’espulsione delle feci.
Senna – Con “senna” si intende un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Fabacee, dotate di proprietà lassative in funzione della presenza di composti come i sennosidi che stimolano l’intestino all’evacuazione. Essa è molto impiegata per la preparazione di rimedi da banco in diverse forme quali capsule oppure infusi. Si raccomanda l’utilizzo solo per episodi occasionali in quanto un utilizzo prolungano potrebbe portare ad irritazioni dell’intestino. È inoltre sconsigliata nel caso di condizioni quali sindrome del colon irritabile e patologie infiammatorie come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.
Psillio – Oltre alla senna non si può non menzionare lo psillio, ovvero un prodotto lassativo ricavato dai semi della pianta Plantago psyllium, anch’esso molto impiegato per preparati da banco. Anche in questo caso tuttavia è meglio non esagerare o abituarsi all’impiego frequente di questi rimedi nel caso di stitichezza ricorrente per non esacerbare il problema a lungo andare a fronte di un beneficio momentaneo, bensì è preferibile cercare di migliorare le proprie abitudini di vita.
Kefir – Il kefir è un prodotto ottenuto dalla fermentazione del latte da parte di specifici microrganismi. Si differenzia dallo yogurt proprio per la diversità dei microrganismi che veicolano la fermentazione. Sebbene a essere pignoli il kefir non si possa considerare un probiotico vero e proprio l’utilizzo di questo tipo di prodotti potrebbe comunque avere un effetto positivo sulla composizione microbica dell’intestino e migliorare la regolarità intestinale. Un’altra possibilità è affidarsi all’utilizzo di yogurt arricchiti con probiotici riconosciuti come i bifidobatteri.
Caffè – Il caffè è in grado di stimolare l’evacuazione, come molti soggetti sperimentano in seguito al consumo di questa bevanda. L’effetto potrebbe essere dipendente dall’aumento di produzione di un ormone chiamato gastrina, la quale a sua volta stimola i movimenti intestinali. Si raccomanda sempre di non eccedere le 4-5 tazzine di caffè al giorno e che il consumo di caffè può anche avere effetti collaterali, come agitazione, tachicardia e difficoltà ad addormentarsi.
Olio di ricino – L’olio di ricino si ottiene dai semi dall’omonima pianta ed oltre ad essere già tristemente noto nel nostro Paese come purga viene utilizzato come lubrificante in numerosi altri ambiti, compreso quello cosmetico e meccanico. L’olio di ricino contiene sostanze in grado di innescare lo stimolo ad evacuare, tuttavia questo rimedio è decisamente più drastico di altri e pertanto decisamente meno preferibile. Curiosità: l’olio di ricino è noto in lingua inglese come “castor oil”, e lo si può trovare così indicato nella lista degli ingredienti di alcuni cosmetici, sebbene ovviamente non centri nulla con il mammifero castoro, che peraltro in inglese si dice “beaver”.
L’acqua
Come anticipato una delle cause della stitichezza è la scarsa assunzione di liquidi che rende le feci troppo piccole e compatte e per questo di difficile espulsione. Ne consegue che bere un po’ di più, o in generale aumentare il proprio consumo di liquidi anche attraverso un adeguato consumo di frutta e verdura, possa migliorare la situazione. Esistono poi acque definite “essenziali” che dovrebbero facilitare l’evacuazione. Si tratta di acqua estremamente mineralizzate (più di 2500 mg/l) e ricche di magnesio che possono stimolare per effetto osmotico l’evacuazione lasciando le feci più liquide. Se si soffre di patologie renali può essere controindicato usare abitualmente questo tipo di acqua ed è in generale preferibile affidarsi ad una normale acqua oligominerale, limitandosi a bere un po’ più del consueto.